Premio Paolo Prodi 2017

Premio Paolo Prodi 2017. “Se oggi la Ricerca in Trentino ha raggiunto questi livelli di eccellenza dobbiamo ringraziare due persone, Paolo Prodi e Bruno Kessler. Abbiamo pensato di ricordare il prof. Prodi in modo concreto e duraturo con quello che immaginiamo gli farebbe più piacere: intitolare un premio di ricerca a suo nome”. Queste le parole del presidente Francesco Profumo durante il discorso di fine anno alla Fondazione Bruno Kessler di Trento lo scorso dicembre. Ora la Fondazione Bruno Kessler (FBK), in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, l’Università degli Studi di Trento e il Centro Studi Paolo Prodi di Bologna, bandisce un premio in onore di Paolo Prodi, fondatore dell’Istituto Storico Italo-Germanico / Italienisch-Deutsches Historisches Institut (ISIG) e suo primo direttore dal 1973 al 1997.

L’ISIG è uno dei centri di ricerca della FBK e si occupa di storia europea, con particolare attenzione alle relazioni tra l’Italia e il mondo di lingua tedesca. Promuove studi e ricerche sulla storia italiana e tedesca dalla prima età moderna al passato più recente in un contesto europeo. Paolo Prodi è stato uno dei più illustri studiosi dell’età della Riforma e della storia della Chiesa dall’età moderna fino ai giorni nostri. Sotto la sua direzione l’ISIG è cresciuto come luogo di incontro e di scambio a livello internazionale sui principali temi della storia europea. Per onorare la sua memoria, a un anno di distanza dalla sua scomparsa, FBK promuove un bando per il conferimento di un premio per una tesi di dottorato riguardante uno dei seguenti ambiti tematici:

Storia delle Chiese in età moderna e/o contemporanea;

Rapporti tra Stati e Chiese nella prima età moderna;

Storia della Riforma e le sue ripercussioni in età moderna e/o contemporanea.

La tesi ritenuta più meritevole dalla Commissione appositamente istituita sarà premiata con un importo di 3.200 euro (lordi) e con l’eventuale possibilità di pubblicazione nelle collane FBK-ISIG. Il/la vincitore/rice avrà inoltre l’opportunità di trascorrere un mese di studio presso l’ISIG per approfondire le proprie ricerche sul tema. I costi di alloggio per il soggiorno saranno a carico di FBK.

Possono partecipare al bando giovani studiosi/e di età inferiore ai 35 anni che abbiano discusso la tesi di dottorato nel periodo 1 novembre 2013 – 31 ottobre 2017 presso una Università europea. La tesi dovrà essere scritta in una delle seguenti lingue: italiano, francese, inglese, spagnolo, tedesco.

La candidatura va presentata entro e non oltre il 31 ottobre 2017 inviando la seguente documentazione all’indirizzo paoloprodiaward@fbk.eu:

  1. modulo Candidatura Premio Prodi 2017 compilato in ogni sua parte;
  2. copia PDF della tesi di dottorato;
  3. Curriculum Vitae con lista delle pubblicazioni.

La proclamazione del/la vincitore/rice del Premio avverrà in occasione della Giornata in ricordo di Paolo Prodi  con la partecipazione di importanti personalità e in programma per mercoledì 13 dicembre 2017 presso la sede di FBK in via Santa Croce 77 a Trento.

Informazioni e moduli al link: http://isig.fbk.eu/it/news/bando-premio-paolo-prodi-2017 

Dal discorso di fine anno del presidente della Fondazione Bruno Kessler Francesco Profumo – Trento, dicembre 2016

Quando Paolo Prodi giunse a Trento, chiamato da Bruno Kessler per assumere la guida della neonata “Libera Università”, di cui fu il primo rettore dal 1972 al 1978, il Trentino aveva da poco recuperato la pacificazione con l’Alto Adige (con il “Pacchetto” del 1969) e si preparava a varare il Secondo statuto di autonomia (1972).

Intellettuale cattolico segnato dalla lezione dossettiana e studioso acuto del Concilio di Trento e dei suoi legami con la moderna civiltà europea, Prodi riconobbe subito nel Trentino una naturale “stazione di posta” tra la cultura latina e il mondo tedesco.

Fu su queste basi che egli ideò, insieme a Bruno Kessler e a mons. Iginio Rogger, quella che nel 1973 divenne la sua realizzazione più importante nel nostro territorio, ossia l’Istituto Storico Italo-Germanico, di cui fu direttore fino al 1997.

Sostenne, negli anni immediatamente successivi, la nascita anche degli altri centri di ricerca dell’allora Istituto Trentino di Cultura – l’Istituto di Scienze Religiose nel 1975 e l’IRST nel 1977 -, convinto come era che la ricerca storica e umanistica e ricerca scientifica dovessero camminare insieme in nome di una visione integrale dell’uomo.

Attraverso la ricerca in ISIG, così come attraverso la docenza universitaria presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, di cui fu Preside dal 1985 al 1988, Paolo Prodi ha contribuito a formare intere generazioni di giovani studenti e docenti di altissima qualità, che a loro volta hanno avviato nuovi filoni di ricerca, all’insegna di quel rigore e di quel pensiero libero e anticonformista che sono proprie della “spiritualità laica” di Paolo Prodi.

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