I presepi artistici della regione messaggeri di pace – 23 opere d’arte, realizzate dagli artigiani scultori del Trentino Alto Adige dall’1 gennaio sono esposte per la prima volta al pubblico a Mosca, nella Cattedrale ortodossa di Cristo Salvatore, dove si potranno ammirare fino al prossimo 28 febbraio.
È un forte messaggio di pace e fratellanza fra i popoli quello che la Comunità del Trentino Alto Adige ha affidato per questo Santo Natale a degli “Ambasciatori” molto particolari. Sono i 23 presepi artistici, realizzati con diverse tecniche di intaglio dagli artigiani scultori di questa regione, esposti per la prima volta al pubblico a Mosca, nella Cattedrale ortodossa dedicata a Cristo Salvatore dal 1 gennaio e dove si potranno ammirare fino al prossimo 28 febbraio.
L’iniziativa è stata patrocinata dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige, dal Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e dal Santissimo Patriarca di Mosca e di Tutta la Russia Kirill, in collaborazione con le Province autonome di Trento e di Bolzano,l’Arcidiocesi di Trento, l’Ambasciata d’Italia a Mosca, la Comunità di Sant’Egidio, ideata ed allestita da “ Associazione Amici del Presepio “ di Tesero – Trento e “ Unika “ Val Gardena – Bolzano.
Queste opere, memoria della Natività di Cristo Signore, ma anche simboli e segni dell’incontro tra Dio e Ia sua Umanità, hanno raggiunto la Terra di Russia riallacciando il dialogo trentennale instaurato fra le due Comunità, alimentato dai sentimenti più importanti e più autentici dell’incontro tra fratelli.
Sentimenti e occasioni di dialogo che il Presidente della Provincia autonoma di Trento ha ben evidenziato nella lettera indirizzata al Patriarca Kirill proponendo la Cattedrale di Mosca come nuova tappa di un cammino di pace e di condivisione fraterna fra i popoli. Un messaggio che il Trentino da più di dieci anni affida ai presepi artistici realizzati dai propri maestri artigiani.
“La Comunità trentina – queste le parole del Governatore – conserva un ricordo vivo delle precedenti occasioni di Comunione fra Chiese Sorelle, a partire dalla visita del Metropolita Nikodim di San Pietroburgo alla Città di Trento nel 1975 e di quelle successive del Metropolita emerito, l’Arcivescovo di Trento Luigi Bressan, a Sua Santità Kirill, Patriarca di Mosca e di tutte le Russie e alla Sede del Patriarcato moscovita. ll rapporto con la Sua terra, Santità, è rimasto nel nostro cuore, nelle nostre intenzioni, nella nostra storia e nelle nostre preghiere.”
Nella mostra allestita nella Cattedrale di Mosca e intitolata “Presepi del Trentino Alto Adige – Ambasciatori di pace e del dialogo ecumenico“, fino al 28 febbraio sono esposti 12 presepi realizzati dagli artigiani trentini e 11 dagli artigiani gardenesi con diverse tecniche di intaglio, dalla scultura al bassorilievo, e di decorazione.
Diversi media della capitale russa hanno parlato in questi giorni della rassegna dei presepi artistici del Trentino Alto Adige, tra i quali spicca in particolare il principale canale tv pubblico Rossija 1.
L’iniziativa è stata patrocinata dalla Regione autonoma Trentino Alto Adige, dal Pontificio Consiglio per l’Unità dei Cristiani e dal Santissimo Patriarca di Mosca e di Tutta la Russia Kirill, in collaborazione con le Province autonome di Trento e di Bolzano,l’Arcidiocesi di Trento, l’Ambasciata d’Italia a Mosca, la Comunità di Sant’Egidio, ideata ed allestita da “ Associazione Amici del Presepio “ di Tesero – Trento e “ Unika “ Val Gardena – Bolzano.
Da dodici anni l’iniziativa che ha nei presepi artistici i propri originali ambasciatori segna il rapporto tra la Comunità trentina e altrettanti luoghi significativi per Ia storia dei popoli e della fede cristiana.
Le prime due edizioni, nel 2006 e nel 2007, hanno visto l’allestimento del presepe a grandezza naturale al centro di piazza San Pietro a Roma. La rassegna ha quindi proseguito le sue tappe nella città natale di papa Giovanni Paolo ll, Cracovia, nel 2008, ritornando poi in ltalia, a L’Aquila in segno di simbolica vicinanza alle popolazioni terremotate, e successivamente nel 2010 ad Assisi.
ln un clima di particolare attenzione ecumenica – legato proprio alle radici della storia cristiana di Trento – i presepi trentini hanno sostato, nel 2011, a Costantinopoli, accolti e benedetti da Sua Santità il Patriarca Bartolomeo, che in tale occasione ha voluto rinsaldare, con parole commoventi e significative, la comunione tra Chiese Sorelle nel nome dei Santi Martiri cappadoci Sisinio, Martirio e Alessandro, santi in terra trentina nel 397.
ll viaggio è quindi proseguito toccando la Terra Santa, a Betlemme e Gerusalemme, nel 2012, per poi riapprodare in Italia, nel 2013, a Mirandola, in segno di vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma dell’Emilia Romagna. Nel dicembre 2015 il percorso dei presepi trentini ha fatto di nuovo tappa a Roma, in Piazza San Pietro, accolti dalla benevolenza di Sua Santità Papa Francesco che ha poi voluto donare l’opera presepistica alla Terra Santa, ragione per la quale nel 2016 è stata nuovamente allestita presso Ia Basilica della Natività di Betlemme.