Proprio adesso che ci stavamo divertendo, il quarto album della band Il disordine delle cose

Proprio adesso che ci stavamo divertendo”, quarto album della band piemontese IL DISORDINE DELLE COSE, esce oggi, venerdì 7 maggio, per LaPOP/Freecom Music.

Registrato in Italia (dopo le straordinarie esperienze in Islanda e Scozia), il disco è stato scritto per lo più nell’inverno 2019 e poi inciso nella strana primavera del 2020, tra Novara, Milano e Aosta. 10 tracce influenzate dal grande cantautorato italiano, incentrate su temi di vita quotidiana, rapporti sentimentali e metafore costruite tra immaginari di natura cosmica e semplici estratti di umanità.

Le sonorità riportano alla fine degli anni ’70, tra sintetizzatori, quartetti d’archi e pianoforti bagnati d’effetti. Il risultato finale è un lavoro solare, distintivo e rassicurante, che riesce a far convivere il cantautorato con la maniacale attenzione agli arrangiamenti e alle singole parti, quasi a contrastare l’attuale stato di incertezza che sembra trasparire anche nella musica.

In questo disco ritroviamo la nostra più profonda dimensione cantautorale – commenta la band –È qui che incontriamo, ci ritroviamo e conosciamo i nostri più grandi autori, come Dalla. Non a caso abbiamo affidato il mix a Roberto Bob Costa, storico bassista di Lucio.» 
Il Disordine delle Cose sono Marco Manzella (voce e chitarra acustica), Luke Schiuma (voce, pianoforte e synth), Alessandro Marchetti (voce e basso), Vinicio Vinago (voce e batteria), Emanuele Sarri (chitarre), Mattia Boschi (violoncello).

BIO
Il Disordine delle Cose è una band piemontese in scena dal 2009 e composta — nella sua formazione base — da sei elementi con variegate esperienze sulla scena musicale indipendente nazionale e internazionale. La spiccata attitudine al concerto dal vivo li porta, fin dal primo anno di attività e senza alcun disco alle spalle, a più di quaranta concerti su palchi condivisi con i migliori rappresentanti della musica italiana indipendente e non: Daniele Silvestri, Marlene Kuntz, Syria, Marta Sui Tubi, Perturbazione e molti altri.
Nel 2009 esce il disco d’esordio omonimo per Tamburi Usati/Venus, con la produzione artistica di Gigi Giancursi e Cristiano Lo Mele (Perturbazione) con la partecipazione di numerosi artisti come Syria, Carmelo Pipitone (Marta Sui Tubi), Paolo Benvegnù, Marco Notari, Naif Hèrin, gli stessi Perturbazione e Marcello Testa (La Crus). Il gruppo si afferma come una delle band indipendenti rivelazione dell’anno. Nel 2010 la band affronta una lunga tournée nazionale con più di 100 concerti in tutta Italia. Il 6 gennaio 2011 la band accompagna Cecilia Cipressi, in arte SYRIA, nel suo concerto evento per i 15 anni di carriera per poi dedicarsi alla realizzazione del secondo album. Registrato al Sundlaugin Studio dei Sigur Ros in Islanda da Birgir “Biggi” Birgisson (Sigur Ros, Amiina, Jönsi, Mugison), il secondo full-length si intitola “La Giostra” (Cose in Disordine/ Quite Please/ Audioglobe) e viene pubblicato il 29 febbraio 2012. Un disco in cui il più autentico, intimo e introspettivo cantautorato italiano coesiste con diverse influenze musicali provienti dal nord Europa. La band dimostra la propria maturità artistica producendosi artisticamente l’intero disco, con la partecipazione del famoso quartetto d’archi islandese delle Amiina. Nel 2014 esce il terzo album della band, registrato nello storico CaVa Sound di Glasgow (Belle and Sebastian, Mogwai, Mercury Rev, e molti altri) da Geoff Allan, un disco che apre le porte internazionali alla band, che nella primavera del 2015 affronta il primo tour europeo tra Svizzera, Francia, Olanda, Regno Unito e Belgio. Nel 2018 la band festeggia il decimo anno di vita con l’uscita del singolo “Molto più lucido” (Manita Dischi) e un bellissimo videoclip d’autore pensato e realizzato dal fotografo e ritrattista romano Matteo Casilli. Il nuovo disco, intitolato “Proprio adesso che ci stavamo divertendo”, uscirà il 23 aprile 2021 e sarà anticipato dal singolo “Sul ramo di un ciliegio”. Il quarto album è ancora frutto di una ricerca maniacale degli ambienti, degli studi e delle persone più adatte alle sonorità immaginate dalla band. Il disco è stato registrato negli studi Black Star di Milano con Angelo Di Mino e Valerio Mina, negli studi TDE Production di Aosta (con Momo Riva e la partecipazione straordinaria ai violini di Sylvie Blanc e Flavia Simonetti, dirette dal maestro Davide Sanson) e nello studio Kt con Alessandro Marchetti. Per il mix la band si è affidata al mitico Roberto “Bob” Costa (Lucio Dalla, Mina, Pavarotti, Ivan Graziani, Ron, Luca Carboni, Stadio e molti altri), mentre il master è stato realizzato negli studi di Synchro Lab da Andrea Valfrè, vincitore di tre Latin Grammy e un Grammy Award.

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