Quando I Colori Raccontano. L’arte nelle Marche fra gli anni Settanta e i primi Duemila
L’Accademia di Belle Arti di Macerata è lieta di annunciare l’apertura della mostra Quando I Colori Raccontano. L’arte nelle Marche fra gli anni Settanta e i primi Duemila. L’evento è in programma per martedì 28 marzo 2023 alle ore 17.00 presso la GABA.MC la galleria dell’Accademia.
Fra gli eventi del cinquantesimo, questa mostra, curata da Vittoria Coen e M. Letizia Paiato, offre uno spaccato sull’arte nelle Marche negli ultimi trent’anni del secolo scorso che, grazie al lavoro di amanti dell’arte, visionari e pionieri come Roberto Rossini, ha visto il diffondersi in regione dei linguaggi più moderni dell’arte nazionale e internazionale dell’epoca.
Una delle figure nodali del territorio, Roberto Rossini, appunto, si avvicina al mondo dell’arte grazie all’esperienza della Casa Editrice La Nuova Foglio. Inizialmente fondata da Giorgio Cegna nel 1964, nel 1970, con l’arrivo di Roberto Rossini, Il Foglio si trasforma acquisendo l’appellativo femminile “La Nuova”, che ne evidenzia lo spirito di rinnovamento del progetto. Un’esperienza che condusse in breve all’apertura della Galleria del Foglio in Via Condotti a Roma. È una dimensione nuova e sperimentale che Rossini abbraccia e porta avanti anche nelle esperienze della “Galleria Arte e Dintorni” di Pollenza, di “Piazza delle Erbe” a Montecassiano, in quella “Del Falconiere” di Ancona insieme ad Alfio Vico, senza dimenticare la società con Dagoberto Pavia della Galleria “Vinciana” nel cuore di Milano all’inizio degli anni Ottanta.
Galleristi, collezionisti e operatori culturali sono stati e sono, tuttora, i compagni di viaggio degli artisti. Senza il loro sostegno e fiducia, infatti, molti risultati non avrebbero rappresentato altro se non fenomeni transitori, circoscritti a limitati ambienti culturali e professionali.
Roberto Rossini, con il proprio impegno ed energia, ha contribuito alla valorizzazione di molti artisti internazionalmente riconosciuti e apprezzati. La sua grande passione per l’arte è stata ed è la linfa vitale in un percorso scandito da successi e riconoscimenti importanti. Ne è testimonianza anche il ricco archivio storico della sua attività e delle relazioni intercorse con gli artisti dei quali ha seguito il lavoro.
La mostra vuole dunque testimoniare come l’impegno dell’attività di operatore culturale di Roberto Rossini, abbiano contribuito alla diffusione dell’arte più moderna, attraverso una selezione di opere attinenti ai linguaggi dell’arte concettuale e performativa e della cosiddetta Pop Art italiana.
I lavori, provenienti da varie collezioni private che Roberto Rossini ha contribuito ad arricchire, rispondono ai nomi di Ubaldo Bartolini, Joseph Beuys, Gastone Biggi, Eugenio Carmi, Ugo Carrega, Lucio del Pezzo, Vincenzo Ferrari, Giosetta Fioroni, Hsiao Chin, Gino Marotta, Fabio Mauri, Magdalo Mussio, Angela Occhipinti, Luca Maria Patella, Mimmo Rotella, Fausta Squatriti, Tino Stefanoni, Emilio Tadini, Emilo Vedova, Nanda Vigo.
Alla mostra hanno collaborato anche i docenti dell’Accademia di Belle Arti di Macerata Mariangela Canale e Paolo Gobbi. Inoltre ha preso parte al progetto Loredana Finicelli docente dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone.
La mostra è aperta al pubblico fino al 6 maggio 2023.