Una superficie di 1,08 ettari e 1.105 alberi di 17 specie diverse: questa è la “Foresta della vita” di IVI, clinica mondiale specializzata nella riproduzione assistita, che ultimamente ha attuato una serie di iniziative volte a ridurre l’impatto ambientale e a salvaguardare quel mondo che accoglierà i nostri figli.
Questa foresta assorbirà più di 200 tonnellate di CO2 in 40 anni. In questo periodo, la foresta catturerà l’equivalente di tutte le emissioni di CO2 generate dai viaggi e dagli spostamenti aziendali nel 2021. La foresta è suddivisa in aziende forestali di 174 m2, che rappresentano ciascuno dei centri del gruppo IVIRMA Global. “Una delle iniziative a cui teniamo di più – ha commentato la dottoressa Daniela Galliano, specialista in Ostetricia, Ginecologia e Medicina della Riproduzione, responsabile del centro PMA IVI di Roma – è la “Foresta della Vita”, una nostra foresta condivisa nell’ambito del progetto di riforestazione Reforestum a Calahorra de Boedo (Spagna). Tutto questo con l’obiettivo di mitigare la nostra impronta di carbonio e continuare a perseguire anche attraverso altre strade la nostra mission: creare la vita”.
Ma non è finita. Nell’ambito del modello di sviluppo sostenibile di IVI, sono in corso altre iniziative, tra cui la trasformazione digitale. In questo senso, una delle azioni sostenibili più importanti è il portale pazienti di IVI, utilizzato dall’80% dei pazienti. È uno strumento con le più recenti innovazioni digitali per contattare e interagire con la clinica. Inoltre, con il duplice obiettivo di rendere i processi più comodi per i pazienti, nel corso del 2021 è stata anche consolidata la prima visita online e la conferma automatica della prima visita via e-mail. Questa digitalizzazione ha anche portato a ridurre la documentazione cartacea di oltre il 30% nel 2021 rispetto all’anno precedente. Un altro dei principali progressi in termini di sostenibilità è stato l’inserimento delle prescrizioni elettroniche. In questo modo, i pazienti non devono recarsi in clinica per ritirare una prescrizione cartacea. Il funzionamento prevede che i pazienti ricevano un codice QR sull’app del portale per ritirare il medicinale in farmacia.
Inoltre, è stato incluso nel processo di digitalizzazione anche la biometria facciale, che permette di identificare i pazienti in base alla foto. In questo modo, ci si assicura anche che il paziente firmi i consensi corrispondenti, eliminando l’uso della carta. Infine, è stato incorporato anche uno strumento di riconoscimento vocale. Tutto ciò permette di snellire i processi, eliminare l’uso della carta e rendere più efficiente il lavoro. L’intelligenza artificiale utilizzata da questo strumento rileva i complessi cambiamenti di intenzione in un dialogo, in modo che il paziente si senta compreso.