Tanti abbracci sinceri, sorrisi, pensieri, doni, aneddoti, biglietti, ricordi, foto e volti: ciascun intervenuto ha reso la festa dei quarant’anni del Teatro Bertolt Brecht unica ed emozionante. Domenica sera un’onda di affetto ha animato la pinetina Ginillat vestita a festa fuori dalla storica sede in Via delle Terme Romane: abbonati, rappresentanti delle istituzioni, docenti, operatori teatrali, associazioni hanno condiviso questa importante tappa del collettivo formiano.
Uno speciale di “Incontri e racconti” con le voci dei fondatori, di chi ha visto nascere il collettivo, degli spettatori più fedeli, degli ex allievi e delle nuove leve, un racconto partecipato per presentare il libro fotografico “Come un albero che cresce” edito da De – Comporre che ripercorre la storia del Brecht.
“Una zattera, una nave, un treno, una locomotiva, un aereo, un aquilone, un rischio. Insomma, il teatro Bertolt Brecht è qualcosa che si muove, viaggia, trasporta, consegna, incontra, sconfina, avvolge e travolge. Così come vive da quarant’anni ha vissuto la bella festa di ieri con i tanti amici di sempre, le tante tantissime associazioni con cui collabora, con le istituzioni che partecipano, con i pochi teatranti che riescono a vivere il Brecht come un fratello maggiore con cui crescere. Le feste fanno bene a tutti perché mettono un punto di arrivo e riaprono per nuovi progetti, viaggi, avventure, utopie: i teatri del mare, i circuiti pontini, l’Europa delle emozioni. La carovana Brecht si rimette in movimento dopo la sosta di una notte intorno al fuoco dei ricordi, si spegne il falò ma la brace continuerà a rinnovare il calore dei sogni”, afferma il direttore artistico Maurizio Stammati.