Una ventata di freschezza, ma senza la banalità che spesso si associa alla musica che ultimamente arriva dal Sudamerica, specialmente d’estate: i Radio Tahuania partono dalla Cumbia colombiana e compongono canzoni appassionate, ben suonate e molto vive, tutte confluite nel nuovo album, “Kuru Lalla”.
La band, di origine campana, ha attraversato svariate esperienze di vita, ha frequentato anche le zone da cui si è fatta ispirare a livello musicale, dando anche origine a progetti sociali di grande interesse. Ma è interessante soprattutto la musica che hanno miscelato nel nuovo disco, un confronto tra i ritmi tropicali e un mood spesso psichedelico.
Il disco è cantato per lo più in spagnolo, ma non è difficile capire i concetti espressi da canzoni come “La vida”, con le sue considerazioni che mettono a paragone realtà e sogno. Ci sono danze piuttosto scatenate come “La Niña”, che però poi prendono derive strumentali tutt’altro che ovvie.
C’è soprattutto moltissima sostanza in queste otto canzoni, tutte potenziali singoli, che viaggiano molto dirette senza badare particolarmente a possibili compromessi. La band porta avanti i propri messaggi di fratellanza a fianco di una musica sempre colorata e ispirata.
Tra piccole preghiere e canti quasi tribali, il lavoro scorre per oltre trentasei minuti portando l’ascoltatore in una giungla animatissima di suoni e di armonie. Tutto funziona alla perfezione in un album che trova subito il proprio equilibrio e lo mantiene fino all’ultima nota suonata.
“Kuru Lalla”, racconta la band, rappresenta il desiderio nato durante il lockdown di spegnere, di resettare ogni cosa e cominciare a immaginare un modo nuovo di vivere la terra. Un foglio bianco sul quale scrivere sensazioni nuove.
E come la scimmietta della copertina, si guarda con fiducia verso un mondo che sicuramente dovrebbe essere molto più verde, ma anche popolato di musica. I Radio Tahuania fanno sicuramente la loro parte.