Ravenna Festival 2021: la biglietteria del teatro riapre al pubblico per le prevendite

Dal 13 al 15 maggio riservate ai possessori di voucher, da lunedì 17 maggio per tutti 

Oltre 70 eventi, pianeti e satelliti che ruotano attorno al sole centrale del Poeta e del suo capolavoro ma seguono anche altre e più eccentriche orbite, 65 giorni di programmazione, 121 alzate di sipario e 1200 artisti coinvolti: “Dedicato a Dante”, la XXXII edizione di Ravenna Festival, si inaugura il 2 giugno e continua fino al 31 luglio prima di tornare in scena con gli appuntamenti autunnali. Da giovedì 13 maggio a sabato 15 maggio, la prevendita è riservata ai titolari di voucher della Fondazione Ravenna Manifestazioni 2020, esclusivamente tramite telefono (0544 249244) e alla Biglietteria del Teatro Alighieri, che riapre al pubblico (lun-sab 9-13 e 15-19). Da lunedì 17 maggio prevendite per tutti presso la Biglietteria del Teatro con gli stessi orari, telefonicamente (0544 249244), online (www.ravennafestival.org), presso filiali La Cassa di Ravenna Spa e IAT di Ravenna e Cervia. Il servizio di prevendita comporta la maggiorazione del 10% sul prezzo del biglietto; è possibile acquistare massimo due biglietti per evento, in considerazione delle platee ridotte nel rispetto del distanziamento sociale. In tutti gli spazi fra Ravenna, Cervia, Russi e Lugo – per lo più sotto le stelle – il Festival conferma la scelta di prezzi accessibili (da 1 a 45 Euro). 

Il Festival rinnova inoltre il proprio impegno per la sicurezza di pubblico, artisti e staff, aggiornando secondo la normativa vigente i protocolli già efficacemente applicati nel 2020.

Il Festival si inaugura con due prime: nella Basilica di S. Vitale Teodora di Mauro Montalbetti su libretto e drammaturgia di Barbara Roganti; all’Alighieri Alessandra Ferri e Carsten Jung per la coproduzione con il Royal Ballet de L’heure exquise di Béjart. Riccardo Muti percorre con la sua Orchestra Cherubini Le vie dell’Amicizia fino a Erevan per Purgatorio di Tigran Mansurian, parte del trittico di nuove commissioni che parte dall’Inferno di Giovanni Sollima e raggiunge il Paradiso di Valentin Silvestrov nella Basilica di Sant’Apollinare in Classe. Dante è infatti il punto di partenza per molti eventi concepiti ad hoc: dall’omaggio di Arto Lindsay a Carmelo Bene e le sue Lecturae Dantis ai Vespri danteschi nella Basilica di San Francesco, con un programma che spazia dai trovatori a nuove composizioni. La dedica dantesca continua con le proposte di teatro: Lumina in tenebris di Elena Bucci e Chiara Muti, Verso Paradiso di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, gli Esercizi per voce e violoncello della Societas Raffaello Sanzio. Nei Chiostri del Museo Nazionale si rinnova invece Giovani artisti per Dante. La Commedia è anche cinema con un capolavoro del muto quale Inferno (1911), sonorizzato live da Edison Studio. Accanto ai concerti diretti da Muti, il programma sinfonico include Ottavio Dantone alla guida di Accademia Bizantina; Leōnidas Kavakos con la Cherubini e il violista Antoine Tamestit; Charles Dutoit con la Slovenian Philharmonic Orchestra per una serata dedicata a Stravinskij. Il compositore russo sarà oggetto di diversi omaggi, accanto a Piazzolla e Morricone; ricorrenze celebrate con appuntamenti quali Les noces in lingua garganica di Roberto De Simone e la soirée Stravinsky’s Love con le stelle della danza e Beatrice Rana, Massimo Spada e Andrea Obiso; la partecipazione del Quinteto Astor Piazzolla e l’operita Maria de Buenos Aires; il concerto della Roma Sinfonietta e Tosca per il compositore premio Oscar. Il solo recital pianistico è quello del fuoriclasse Daniil Trifonov. Ma ci sono anche Vinicio Capossela con Bestiario d’amore, Elio a cantare Jannacci, il tributo a Lucio Dalla, il racconto di Federico Buffa dell’amicizia fra Faber e Gigi Riva, Giovanni Lindo Ferretti per il più iconico repertorio di CCCP e CSI. Palazzo S. Giacomo ospita due notti dedicate rispettivamente al rap, con Rancore e Moder, e al prog rock con Uno nel tutto, omaggio all’esperienza del Progetto Uno. La sezione danza include anche il Don Juan creato da Inger per Aterballetto e La rivolta degli oggetti della Gaia Scienza, riproposta da Fattore K. nell’ambito del progetto Ricci. 

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