Il giorno 4 maggio 2021 dalle ore 10.00, nella Sala espositiva Il Laboratorio, inaugura la mostra Forme & Volumi di Riccardo Masini, a cura di Michela Becchis.
L’esposizione, prevista per lo scorso mese di marzo e rimandata causa emergenza sanitaria, è composta da sculture in legno appartenenti alle due serie Forme e Volumi e Coralli, frutto della recente ricerca dell’artista.
“Il lavoro di Riccardo Masini prende l’avvio da un dialogo stretto con la natura e soprattutto con la capacità che egli riconosce alla natura di modificare la percezione che lui ha della forma. Una forma che viene osservata e ricondotta dentro il percorso dell’opera nel suo stato di assoluta potenzialità, cioè nell’attimo primo del suo dischiudersi, del diventare oggetto maturo e finito. […]
Le sue opere sono un costante confronto e una costante fatica che la materia che ha scelto, il legno, lo costringono a intraprendere per raggiungere un risultato che passi per il possesso della tecnica. Un possesso in cui ogni richiamo all’elemento naturale è simbolo di esperienza, un possesso che diventa un itinerario stratificato di ricerca, la misura di un continuo spostarsi di ciò che nella mente di ogni artista è il risultato eccellente, di un misto di consapevolezza e stupore di fronte alla quantità di sapere che la materia trasmette lavorandola; anche quando la propria tecnica si è scelto di farla crescere confrontandola con un’essenza non rara, non “nobile” come il legno di orniello, che pure, a leggerne le sue qualità, la sua diffusione, la sua capacità di resistere, ci appare davvero come un legno sapiente. Ma nello stesso tempo in cui ciascun singolo arnese che Masini sceglie per questo tecnico colloquio stacca pezzi, alza polveri, intacca, curva, brucia, distende migliaia di ombre o esalta il rapporto della materia con la luce, si condensa dentro quell’opera l’irriducibile sfera del ricordo, dell’emozione, delle immagini che mantiene nel suo sguardo di osservazioni silenziose, viaggi che sono mutati in esplorazioni del sentire, avvicinamenti a culture lontane in apparenza, ma che sono diventate lenti per osservare diversamente altre realtà e se stesso.
La materialità cromatica che egli determina nei suoi lavori diventa un modo per raccontare, a chi guarda i suoi lavori, il continuo intrecciarsi esistenziale di tecnica e sentimento. Nella serie di FORME e VOLUMI i neri, ottenuti con lo stress termico della bruciatura, sfidando la resistenza della materia, rapiscono la luce, la inghiottono nel profondo del carbone, non le permettono di riflettersi ma solo di delineare il confine tra l’opera e il circostante. I bianchi, ottenuti sbiancando il legno con l’acido, confondono quel confine, lo rendono labile in un’apparire di luce che, sia quando compare in piccoli filamenti o piccole sfere nel buio del carbone sia quando espande il volume dell’opera nella sua interezza, spiazza lo sguardo. Il rovello a cui è sottoposta la luce nei CORALLI lavora su una vera e propria metamorfosi, trasformare cioè l’immagine di una splendida concrezione naturale in una forma che in ogni suo anfratto, in ogni piega, in ogni alveolo, in ogni minuscola curvatura, racchiuda, mutata dal rapporto incessante luce ombra, non più la semplice naturalità di una resistenza e di un accrescimento, ma il farsi visibilità dell’esperienza dell’autore. […]” (dal testo critico di Michela Becchis)
Riccardo Masini nasce a Roma nel 1984. Nel 2015 si avvicina alla tecnica della tornitura del legno grazie al maestro francese Claude Arragon. Nel 2016 inoltre arricchisce le sue competenze con l’intaglio e la scultura lignea con il maestro italiano Giacomo Malaspina. Nel 2017 viene selezionato tra i partecipati del Concorso Internazionale d’Arte I Dauni di Vieste II edizione vincendo il premio come miglior esordiente e classificandosi al quinto posto. Nel medesimo anno viene a contatto con due esponenti del movimento artistico romano Simone Sirna e Piero Petracci, che avranno una grande influenza sui suoi lavori. Nel 2018 approfondisce alcune tecniche di stress termico (bruciatura a cannello) con Marco Bellini. Nel 2019 entra a far parte di Italiano Plurale, un gruppo di eccellenze di artigianato ed arte che rappresenterà l’Italia al “Museum Art Craft” di Filadelfia nel 2021. Nel medesimo anno viene a contatto con l’artista siciliano Matteo Raciti, carrista al Carnevale di Viareggio e viene nuovamente selezionato tra i finalisti del Concorso Internazionale d’Arte I Dauni IV edizione classificandosi quarto. Dal 2020 collabora con la Wood Symphony Gallery di Los Angeles, una delle più importanti gallerie tematiche sulla Tornitura Artistica. Sempre dal 2020 comincia a trasformare la materia attraverso la scultura, alterando i colori del legno grazie all’uso di acidi e composti chimici autoprodotti.