Spettacoli, residenze artistiche e cantieri itineranti, sperimentazione, scambio e relazione tra danza, teatro, arte circense e performativa. La rassegna internazionale Logos/Cortoindanza diretta da Simonetta Pusceddu ritorna anche quest’anno, XIV edizione, con un programma molto nutrito di appuntamenti. Colonna portante di tutte le creazioni è la capacità di valorizzazione dell’ambiente, del luogo che racconta e crea una dimensione culturale ogni volta diversa, in un dialogo profondo tra corpo e spazio.
Logos è l’arte unita alla dimensione storica dei luoghi in cui si esprime, sono le esperienze di scambio individuali e collettive tra i giovani artisti europei e del mondo con il pubblico locale, in luoghi non convenzionali. È un viaggio tra storia, paesaggi, monumenti, natura, alberi secolari, geografie e culture differenti che genera l’incontro tra le persone e una potente relazione artistica tra i protagonisti della nuova danza d’autore e i diversi linguaggi artistici. Un appuntamento organizzato dall’Associazione Tersicorea che, partito a gennaio con il workshop Anatomie Teatrali, si snoderà nel corso dell’anno tra residenze artistiche e ventotto spettacoli da luglio a novembre in undici luoghi diversi della Sardegna.
A Cagliari nello spazio InOut, al TOff, Ex Lazzaretto e Teatro Conservatorio; e ancora il dialogo tra archeologia, botanica e arte contemporanea in giro per la Sardegna, all’ombra dei bellissimi alberi monumentali del Parco naturalistico degli ulivi millenari di S’Ortu Mannu a Villamassargia e del Parco Ulivi Millenari con la Chiesa di San Sisinnio nel Comune di Villacidro; la Chiesa romanica San Giuliano a Selargius, Piazza Santo Isidoro nel Comune di Allai (OR) e Su Romanzesu anfiteatro a Bitti (NU).
FESTIVAL CORTOINDANZA – XIV EDIZIONE
Al via il primo appuntamento sabato 10 luglio alle 21.00, nello spazio teatrale InOut in viale Marconi 173, piano rialzato, con il cuore pulsante di Logos: il Festival Cortoindanza XIV edizione che porta nell’isola i coreografi delle precedenti edizioni con un progetto non più in forma embrionale (corto) ma sviluppato attraverso il percorso nelle residenze artistiche e il supporto di tutor internazionali e le migliori compagnie di danza contemporanea, partners del festival.
Sette i progetti coreografici accolti per il bando di scrittura coreografica dalla commissione artistica, tra centinaia di candidature pervenute all’organizzazione da tutto il mondo. Quattordici danzatori-interpreti per sette titoli diversi: Beautiful Chaos di e con Sin Yi Lau; Oh Peter, hello. Goodbye di Laura Matano con Diletta Antolini e Francesco Corvino; Prometeo? di e con Lorenzo Covello; Rua da Saudade di Adriano Bolognino con Rosaria Di Mauro; No Caption needed di e con Giulia Cannas; Tutto nel segno di Lei_at the first glance di Roberta Ferrara con Antonello Amati e Laila Lovino; Unsaid di Alessandra Scalambrino con Giulia Barbera e Gaia Melluzzo. Ospite fuori bando a conclusione della serata “Comme un symbole” di e con Alexandre Fandard Compagnia Al-Fa Parigi.
L’evento Cortoindanza è a numero chiuso, sono obbligatorie le prenotazioni dei biglietti (10€) su www.tersicorea.it con possibilità di abbonamento per tutti gli spettacoli di Logos/Cortoindanza. Per chi volesse è prevista anche l’opportunità di cenare nello spazio InOut dopo lo spettacolo con gli artisti presenti, per prenotare si può chiamare ai numeri 335 268009 e 331 1423909.
“Il bando alla scrittura Cortoindanza costituisce il cuore del progetto, il motore dell’innovazione coreografica nazionale, con progettualità che si snodano tutto l’anno, finalizzate a sedimentare processi creativi e relazioni inedite tra opere e spettatori. In questi quattordici anni ha concretamente sostenuto e sostiene la giovane danza e la creazione artistica di tanti coreografi e interpreti. Grazie al festival oltre duecento progetti sono potuti decollare e circuitare nei migliori festival europei. Una vetrina importante per lo sviluppo dell’arte contemporanea in Sardegna”, spiega Simonetta Pusceddu, anima instancabile di Tersicorea che dal 1996 promuove e sostiene gli artisti attraverso le residenze artistiche: percorsi creativi, in un dialogo stretto e ininterrotto fra corpo e ambiente.
La Commissione artistica del Cortoindanza: Enrico Pastore, critico di teatro e danza su Pickwick Torino; Andres Morte Teres, Vice Presidente della Fondazione Fabbrica Europa per le arti contemporanee, tra i membri fondatori della compagnia “La Fura dels Baus, Barcelona; Stefano Mazzotta, Zerogrammi/Torino e socio-fondatore di Med’Arte; Loredana Parrella, Twain-Centro produzione Danza, Roma/Tuscania; Clotilde Tiradritti, Heliotropion, Francia; Valentina Tibaldi, Lavanderia a Vapore, centro di residenza e casa della danza, Torino; Alicia Trueba, Cafè de les artes Teatro Santander, Spagna; Laura Kumin, Certamen Coreografico de Madrid, Spagna); Raffaella Venturi, critica d’arte; Simona Nordera, Fabbrica Europa per le arti contemporanee, Firenze; Moreno Solinas e Igor Urzelai, Spazio S’Ala, Sassari; Anthony Mathieu, regista e drammaturgo di teatro, Parigi; Monica Sava, coreografa Conservatorio di Musica “G. F. Ghedini” Cuneo; Giuseppe Muscarello, Festival Conformazioni, Palermo.
LOGOS/CORTOINDANZA – XIV EDIZIONE
L’11 luglio parte la rassegna Logos con i progetti i progetti coreografici presentati in forma breve nelle precedenti edizioni e sviluppati grazie alle residenze artistiche e al supporto dei tutor e delle compagnie internazionali di danza, partners del festival, in una stretta simbiosi con lo spazio che li accoglie. Logos è soprattutto un progetto di residenza internazionale che attraverso l’offerta di tutoraggio, ospitalità, residenze artistiche e programmazione, sostiene la ricerca, promuove l’incontro e il confronto tra artisti di compagnie di diversa formazione e provenienza.
A dare il via alla XIV edizione di Logos è Elegia delle cose perdute, scrittura, regia e coreografia di Stefano Mazzotta, socio e fondatore della compagnia Zerogrammi di Torino, tra gli organismi di produzione della danza più apprezzati in Italia e in Europa, che da diversi anni collabora con Tersicorea. Elegia è una riscrittura dal romanzo “I Poveri” dello scrittore e storico portoghese Raul Brandao. “Il paesaggio evocato da questo riferimento letterario – sul tema dell’esilio – in bilico tra crudo, aspro, onirico e illusorio, ha la forma della nostalgia, della memoria come materia che determina la traccia delle nostre radici e identità, e allo stesso tempo la separazione da esse e il sentimento di esilio morale che ne scaturisce: sogno di ritorni impossibili, rabbia di fronte al tempo che annienta, commiato da ciò che è perduto e che ha scandito la mappa del nostro viaggio interiore”, spiega Mazzotta. Sei le tappe in giro per i luoghi storici e naturali tra i più affascinanti della Sardegna per questa narrazione in quadri pensata e costruita per spazi a cielo aperto, creata con e interpretata da Amina Amici, Damien Camunez, Manuel Martin, Miriam Cinieri, Gabriel Beddos, Alessio Rundeddu; Riccardo Micheletti: l’11 luglio nello spazio InOut a Cagliari; il 12 luglio nello splendido Parco Naturalistico ulivi millenari di S’Ortu Mannu a Villamassargia; il 13 luglio al Parco ulivi millenari e Chiesa di San Sisinnio a Villacidro; il 14 luglio nella Chiesa Romanica di San Giuliano a Selargius; il 18 luglio in Piazza Santo Isidoro ad Allai (OR); il 19 luglio all’anfiteatro Su Romanzesu di Bitti (NU).
Il 18 luglio a Cagliari nello spazio teatrale TOff in via Nazario Sauro, in scena due creazioni: alle 20.30 “Graft”, scrittura e interpretazione di Sofia Casprini. Graft inteso come “innesto” che rimanda alla formazione di una nuova specie ibrida, risultato delle due componenti. In una società che tende all’omologazione, a creare stereotipi e a chiudere gli individui in schemi predefiniti, l’autrice elabora con leggera ironia il conflitto tra pensiero e irrazionalità. Il corpo della danzatrice modella la personalità dell’individuo, spesso indotto ad entrare all’interno di determinati schemi sociali. Come con gli origami, dove la carta, così come la personalità dell’uomo, è vista come elemento potenzialmente in continua trasformazione e pertanto flessibile e mutevole. In collaborazione con il regista Anthony Mathieu, produzione di Ariella Vidach Aiep.
Alle 21.00 “752 Giorni”, scrittura e interpretazione di Silvia Bandini. Un dialogo muto e sospeso tra due personaggi: una danzatrice ed una marionetta di legno si incontrano in uno spazio rarefatto dove il tempo si dilata e il silenzio ne scandisce il ritmo. Tra giochi di luce e ombra i due personaggi entrano in connessione alimentando l’uno l’anima dell’altro.
Compagnia Oltrenotte
Il 24 e il 31 luglio la compagnia indipendente di ricerca artistica “Oltrenotte”, fondata da Lucrezia Maimone e Riccardo Serra, presenta al TOff tre opere in fase di creazione dove l’indagine artistica ruota attorno all’immaginario rivelatore del sogno, alla vita quotidiana trasposta su un piano metafisico, alla frantumazione dell’io e l’enigma dell’identità, fino alla costruzione di un luogo dove la verità si confonde con l’invenzione. Tre progetti in forma di studio che si sviluppano intorno alle tecniche coreografiche, l’acrobatica e la manipolazione d’oggetto. Quest’ultima rappresenta il cuore dell’indagine, fondamentale per avviare una ricerca sul corpo e portarla verso una narrazione singolare.
Il 24 luglio alle 21.00 “Eterna”, regia e coreografia di Lucrezia Maimone, in scena. Violino: Elsa Paglietti; allestimento luci e scenografia: Riccardo Serra e Gerardo Gouvela. Produzione Tersicorea, coproduzione: Festival Raid Salerno. Alle 21.30 “Il Sogno di Giacobbe”, regia e coreografia di Lucrezia Maimone. In scena: Elie Chateignier; pianoforte: Lucia Paglietti; Cappello Pepebianco; allestimento luci e scenografia: Riccardo Serra e Gerardo Gouvela. Produzione Tersicorea.
Il 31 luglio sempre al TOff alle 21.00 “Notte”, scrittura di Lucrezia Maimone e Riccardo Serra; regia e coreografia di Lucrezia Maimone; in scena Amedeo Podda e Giulia Cannas; allestimento luci e scenografia: Riccardo Serra e Gerardo Gouvela; pianoforte: Lucia Paglietti; Cappello Pepebianco; Produzione Tersicorea.
Oltrenotte è una compagnia che trova la propria dimensione nell’unione di diverse discipline, quali il teatro gestuale, il teatrodanza, il circo contemporaneo e la musica. È impegnata nella produzione di opere teatrali e filmiche. Nasce dopo anni di ricerca nel campo artistico e creativo dello spettacolo dal vivo e trova la sua dimensione in Sardegna, nella città di Cagliari, dove autori, interpreti, artisti e artigiani vengono invitati a prendere parte ai progetti, unirsi e sostenersi vicendevolmente.
Il 22 agosto altre due creazioni all’Ex Lazzaretto: alle 20.30 “Mapa”, un’indagine sul movimento migratorio, basato sul mondo dei rifugiati e dei confini. Barriere che durante i secoli abbiamo posto tra mondi, paesi e persone. Questa distanza, reale e ipotetica, colloca entrambi gli interpreti, in una relazione di avvicinamento e allontanamento, di potere e rivolta, e l’impossibilità infine di confine con se stessi. Scrittura e interpretazione: Esther Latorre e Hugo Pereira.
Alle 21.00 “Vicina distanza”, un viaggio alla scoperta della nostra profonda complessità e sul precario equilibrio delle relazioni dove l’ascolto profondo è l’unico strumento per nutrire un incontro autentico. Esplorare uno spazio di intimità, capace di preservare il dispiegarsi di dinamiche personali, paure, insicurezze, dove poter dare voce ad alcune parti di noi alle quali non sempre sappiamo dare ascolto da soli. Scrittura e interpretazione: Giorgia Gasparetto e Priscilla Pizziol; costumi e scenografia: Santo Pablo Krappmann.
Il 5 settembre Logos si trasferisce a Selargius nell’antica Chiesa di San Giuliano per presentare altri due progetti: alle 20.30 “C’est toi qu’on adore” della giovane coreografa e danzatrice francese Leila Ka che si interroga ancora una volta sul destino e sulle possibilità di cambiamento. Una nuova creazione in duo che tratta della difficoltà di essere all’altezza della comunità. Scrittura: Leila Ka; interpretazione: Leila Ka e Alexandre Fandard; luci: Laurent Fallot.
Alle 21.00 il coreografo e danzatore francese Alexandre Fandard porta “Tres loin, à l’horizon”. Una nuova creazione in cui torna ancora al tema infinito dell’alterità, stavolta però attraverso un altro punto di vista: quello della nostra posizione in divenire del sé, nel tutto, nel mondo. Scrittura: Alexandre Fandard; Interpretazione: Leila Ka e Alexandre Fandard.
Il 6 settembre alle 21.00 nello spazio InOut a Cagliari il progetto multidisciplinare “La donna che aveva due ombelichi”. Movimento, teatralità e teatro di figura, sulla linea sottile che separa l’ironia dal dramma ed esplora gli aspetti esistenziali dell’identità tra passato e futuro. Due poli magnetici, o meglio due ombelichi, che si influenzano inevitabilmente a vicenda. Scrittura: Sara Angius; Interpreti: Sara Angius e Stefano Roveda. Tutor manipolazione dell’oggetto: Anthony Mathieu; costruzione marionetta: Johanna Ehlert.
Il 17 settembre all’Ex Lazzaretto alle 21.00 il progetto di residenza di co-creazione Logos 2021 vede l’incontro tra i due autori Milan Tomasik (Slovenia) e Sara Angius (Italia) in “Match?”. Due artisti provenienti da culture, territori e esperienze diverse che danno voce potente ed anima alle poetiche di creazione di ciascun autore creando un tessuto drammaturgico a più voci.
Il 25 settembre al TOff ore 21.00 “La crisi de la Imaginacion”: in un mondo grigio due adulti riescono a tuffarsi nell’immaginario dei bambini, dove tutto diventa nuovamente possibile e dove i confini tra il reale e l’irreale non sono ancora stabiliti. Attraverso il circo, le acrobazie, la danza, la manipolazione di oggetti e un burattino molto particolare, i personaggi creano situazioni assurde e poetiche, piene di magia e fantasia. Regia, drammaturgia e interpretazione: Xavi Sànchez e Analìa Serenelli; musica: Fira Tàrrega; in collaborazione con il Teatre de Foment di Juneda e il Teatre de l’Escorxador” di Lleida.
Il 19 novembre “Simposio del silenzio” al Teatro Conservatorio di Cagliari, ore 21.00. Un racconto tra danza, clownerie e teatro, pensato e costruito come un viaggio fiabesco nel mondo oscuro dell’inconscio, le cui geografie si ispirano alle opere illustrate di Lorenzo Mattotti. Al centro l’inquetudine e la fragilità di una giovane protagonista e la sua goffa relazione interrogativa con grossi e pesanti libri, metafora di ipotetiche risposte e strade percorribili, in un viaggio alla ricerca di sé. Scrittura ecoreografia: Lucrezia Maimone; in scena: Lucrezia Maimone e Damien Camunez; ambiente sonoro: Lorenzo Crivellari; disegno luci: Tommaso Contu; violino: Elsa Paglietti; coaching drammaturgico: Stefano Mazzotta; collaborazione all’allestimento: Jonathan Giard; fotografia: Stefano Mazzotta; produzione Zerogrammi con il contributo di Interconnessioni 2018.
Il 21 novembre al TOff gli ultimi due appuntamenti della XIV edizione di Logos/Cortoindanza: alle 20.30 la commovente storia di “Piramo e Tisbe” raccontata da Ovidio nelle sue Metamorfosi, divenuta più in là negli anni d’ispirazione per l’amore shakespeariano sfortunato di Romeo e Giulietta. Scrittura: Claudio Malangone; Interpretazione: Adriana Cristiano, Antonio Formisano; produzione: Borderlinedanza.
Alle 21.00 “Ain”, una ricerca di ricordi dimenticati o esiliati. Nasce dal desiderio di un’arte plurale che abbatte i diversi confini: quelli che separano le lingue, che dividono i vari atti della creazione e che murano lo spazio pubblico al di fuori dello spazio scenico. Scrittura e interpretazione: Elie Chateignier; produzione Tersicorea, con il sostegno di Festival Cortoindanza; progetto in residenza al TOff 2020/2021; menzione speciale Cortoindanza 2019.
Info, prenotazioni biglietti con possibilità di abbonamento per tutti gli spettacoli di Logos/Cortoindanza sul sito www.tersicorea.it – tel. 070/275304 – 328/9208242 – 338/7423243 – tersicoreat.off@gmail.com
ANATOMIE TEATRALI – WORKSHOP
Nasce il primo progetto di formazione professionale rivolto a danzatori e circensi nella città di Cagliari, con l’obiettivo di fornire gli strumenti necessari per la creazione artistica contemporanea. Il progetto è sostenuto dalla Tersicorea con la direzione artistica di Simonetta Pusceddu e dal Teatro del Sottosuolo diretto da Vincenzo De Rosa.
Anatomie teatrali è un percorso formativo che si articola da gennaio a dicembre rivolto ad artisti di danza, circo, teatro e autori della scena che desiderano acquisire o approfondire le tecniche di creazione teatrale e concepito per fornire agli artisti gli strumenti necessari alla creazione teatrale multidisciplinare, prefiggendosi inoltre di ampliare la percezione e la consapevolezza delle realtà poetiche contemporanee. Dalla ricerca alla nascita delle idee, dalla scrittura drammaturgica alle tecniche di creazione multidirezionali. I partecipanti avranno la possibilità di conoscere e consolidare un metodo che li porterà a comprendere come mettere in scena le proprie idee creative. Professionisti nazionali ed internazionali condivideranno il proprio sapere dei loro relativi campi artistici e tecnici. L’originalità e la diversità degli artisti ospitati e scelti con cura per il corso di formazione 2021 è in grado di restituire quell’impulso necessario verso la ricerca di un modo alternativo di esprimersi e raccontare.
ANATOMIE TEATRALI 8 WORKSHOP
8 workshop di tre giornate ciascuno, l’ultima settimana di ogni mese per 8 mesi a partire da gennaio a maggio 2021 e da ottobre a dicembre 2021. I workshop si rivolgono a tutti tipi di artisti e autori professionisti dello spettacolo dal vivo. (135 ORE)
ANATOMIE TEATRALI PROGRAMMA INTENSIVO
Laboratorio di formazione quotidiana di 5 settimane consecutive dal 30 agosto 2021 al 2 ottobre 2021. Questo programma è rivolto ad artisti neo-professionisti che intendano perfezionare la propria formazione. (220 ORE)
Info: anatomieteatrali@gmail.com; www.oltrenotte.org