Ritorna il concorso di poesia «Il Federiciano». Ospiti del festival anche Mogol e l’artista fondano Gianmarco Carroccia – Ritorna, per gli appassionati di scrittura, il consueto appuntamento con il concorso di poesia «Il Federiciano», che ha reso famosa la cittadina di Rocca Imperiale con l’appellativo di «Paese della Poesia». Sulle facciate delle case del borgo antico, infatti, sono affisse le poesie realizzate in stele di ceramica, utilizzate come arredo urbano. E così, incamminandosi nei vicoli del suggestivo centro storico, si incontrano i versi di autori italiani e di fama mondiale, come Dacia Maraini, Alda Merini, Manlio Sgalambro, Lawrence Ferlinghetti, Alejandro Jorodowsky, e tanti altri.
Ma la speciale antologia a cielo aperto è un sogno ambito da tanti aspiranti poeti di tutta Italia e dall’Estero che, grazie al concorso di poesia «Il Federiciano» (il concorso è il più importante in Italia per i testi inediti), possono sognare di conseguire una stele tutta loro, raffigurante la propria poesia, che va ad aggiungersi a quelle dei Grandi nomi della Cultura. Un premio speciale, quindi, per chi coltiva l’arte in versi, che può accostarsi così all’Olimpo dei Grandi Autori, vedendosi legittimata la propria vocazione poetica.
Ci sono ancora pochissimi giorni per partecipare. La data di scadenza ultima è fissata per il 20 giugno (il bando è consultabile a questo link: http://www.rivistaorizzonti.net/concorsofedericiano.htm). Dopodiché un’autorevole giuria decreterà i nomi dei due vincitori del prestigioso premio, che non verranno avvisati in anticipo, ma comunicati soltanto durante il festival «Il Federiciano», la cui edizione del 2019 si terrà dal 27 luglio al 4 agosto.
Tra i giurati, spicca il nome di Mogol. Il più importante autore della musica italiana, che ha scritto grandi successi per Lucio Battisti, ma anche per Celentano, Mango, Riccardo Cocciante e Gianni Bella è, anche quest’anno, uno dei prestigiosi presidenti di giuria del premio. Gli altri giurati del concorso sono: l’ideatore del Premio Giuseppe Aletti, Davide Rondoni, Francesco Gazzè, Franco Arminio, Pino Suriano, il direttore editoriale Valentina Meola, Lucia Abbate, la giornalista Caterina Aletti, i redattori della casa editrice Aletti: Donatella Imbastari, Giorgia Marcelli e Veronica Cerqua, e alcuni tra i più importanti poeti internazionali, come Dato Magradze (Georgia), Hafez Haidar (Libano), Ahmad Al-Shahawy (Egitto).
Dal 2014, Mogol è un habitué dell’omonimo festival, che prende vita dal concorso poetico e che si svolge nella cittadina calabrese di Rocca Imperiale, dove ha tenuto incontri pubblici, ripercorrendo le tappe della sua bellissima carriera, accompagnato nel racconto dagli intermezzi musicali di Alfjo Greco, Omar Pedrini, Ugo Mazzei, Giuseppe Anastasi. Anche quest’anno vi farà ritorno, questa volta insieme a Gianmarco Carroccia, cantante che ha frequentato la «Scuola di Mogol» nella splendida campagna umbra (ad Avigliano Umbro, per l’esattezza) riservata ad interpreti, autori e musicisti. Da allievo, Carroccia, originario di Fondi (LT), classe 1988, con una sorprendente somiglianza fisica e vocale con il grande Lucio Battisti, ha ora l’onore di accompagnare il Maestro negli appuntamenti lungo lo Stivale nel tour «Emozioni 2019», e inoltre negli incontri televisivi (insieme sono stati recentemente ospiti del «Maurizio Costanzo Show» e della trasmissione «Che tempo che fa» condotta da Fabio Fazio).
L’incontro con Mogol e Carroccia sarà uno dei tanti appuntamenti del ricco calendario, che proporrà numerosi eventi: dai colloqui letterari, agli spettacoli, alla musica, al teatro, al cinema, con la partecipazione di importantissimi ospiti su cui vi è il più totale riserbo (l’unico nome svelato è quello del cantautore Gianluca Grignani). Come si suppone da un festival di cultura di alto livello, che è anche sostenuto dalla Regione Calabria e dal Comune di Rocca Imperiale, un aspetto molto importante è rappresentato dalla formazione: i frequentatori del festival avranno la possibilità di frequentare corsi di perfezionamento di scrittura e una masterclass mai realizzata prima, che coinvolge 10 docenti tra autori, poeti e artisti prestigiosi (tra cui lo stesso Mogol), che si dedicheranno all’insegnamento per far conoscere i trucchi del mestiere.
I tanti frequentatori del festival potranno cimentarsi nella scrittura, in un luogo accogliente, tra natura, mare, storia e buon cibo, coltivando la passione dell’arte con gli eventi in programma, e sentirsi a casa, in quella che è diventata la dimora per eccellenza della poesia. Conosciuta in tutta Italia, e oltre i confini nazionali.