il nuovo e terzo singolo della band che dopo Méliès ed Evolvere chiude un trilogia.
L’importante è sempre ritrovarsi, cercare se stessi dove meno ci si aspetta, negli angoli più nascosti della nostra percezione del mondo. Quante volte ci siamo sentiti smarriti, disorientati e poi stanchi di cercare una soluzione e semplicemente ci siamo adagiati sull’idea che la nostra condizione sia inevitabile. Quante volte ci siamo sentiti diversi da come eravamo anni fa, variazione figlia delle vicissitudini della vita, figli degli eventi. Il punto focale di tutto, la soluzione finale, è una ricerca personale che abbia come base la percezione che non è vero che non possiamo cambiare modo o sfaccettatura d’essere e che, cercando noi stessi “nella scatola degli abiti dismessi”, possiamo tornare ad essere chi volevamo da sempre essere.
Gli À Rebours nascono nell’autunno 2018 dalle ceneri di altri progetti musicali. Per casi fortuiti Angelo Fierro, Antonio Morgese, Salvatore Monaco e Antonio Caporale formano la band con l’intenzione univoca di creare musica inedita sfruttando le diverse influenze. Fra idee determinate e occhio attento al panorama musicale italiano, si indirizzano sull’indie/alternative rock uscendo allo scoperto fra club e festival e dando vita ad una lunga serie di live. All’inizio del 2020 decidono di lanciare il loro primo singolo “Méliès”, seguito, a fine anno, dal secondo inedito “Evolvere”. La trilogia si chiude con l’uscita del brano “Ritrovandoti”. Tutti i videoclip portano la firma del regista Davide Lupi. Nell’attesa di riprendere l’attività dei live, stanno lavorando al loro primo album.
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