Lo storico cortile di Via Margutta 51a, luogo noto ai più per il film “Vacanze Romane” con Gregory Peck e Audrey Hepburn, ha aperto le porte al Roma Summer Jazz Fest, l’unico Festival jazz estivo della capitale con un cartellone di artisti nazionale e internazionali.
Apertura ore 19, inizio concerti ore 21,30
Lunedì 8 settembre, il quartetto del batterista Lucrezio de Seta presenta in anteprima l’album “Movin’ On”, con lui sul palco il sassofonista Gianni Denitto, il pianista Ettore Carucci e il bassista Leonardo De Rose (ingresso 10 euro).
Melodie terse e seducenti, arrangiamenti calibrati con cura, interplay ai massimi livelli, “Movin’ On” è un disco ispirato: ogni tema, ogni solo sono animati da un’intenzione profonda che rendono la musica attuale, presente e viva.
La ballad Playtime, la suite per percussioni Seguendo la Luna Laerte veleggiò verso Levante, i due brani di ispirazione vedica, Suresh e Vedanta, il jazz standard You don’t know what Love is sono perle di un disco ricchissimo di idee e intenso, che va dritto al cuore.
Il quartetto di Lucrezio de Seta ha un suono prorompente e duttile, capace di esaltare la varietà dei materiali sonori mantenendo una forte identità. Ottima la ripresa in studio e l’equilibrio fra le voci degli strumenti!
FORMAZIONE
Lucrezio de Seta, Batteria e Percussioni,
Gianni Denitto Sax Alto,
Ettore Carucci Piano,
Leonardo De Rose Basso.
Martedì 9 settembre, il sassofonista Rosario Giuliani presenta il suo ultimo album “Images” (ingresso 12 euro).
Il talento artistico di Rosario Giuliani può considerarsi affermato da molti di anni a questa parte. Il giovane sassofonista non ha più bisogno di provare le sue doti: generosità, virtuosismo, energia e lirismo sono le caratteristiche principali del sax alto romano.
Giuliani riceve il Premio Massimo Urbani nel ’96 come miglior artista italiano. Attualmente, non rinnega la sua reputazione ma è alla ricerca continua di nuovi orizzonti. Sorprendente più che mai in questa nuova avventura, Giuliani raggiunge la maturità artistica e presenta attraverso “Images” il suo album più intimista e personale.
In “Images” Rosario Giuliani compone quasi tutti i brani (tranne il tema “Light At Night” ad opera del talentuoso pianista milanese Roberto Tarenzi). L’album è stato concepito e realizzato come un diario intimo, una sorta di quaderno di appunti di viaggio dove il giovane sassofonista romano traduce in musica una serie di impressioni istantanee legate a dei momenti particolari della sua vita.
Rosario Giuliani, all’età di 45 anni si impone definitivamente come uno dei più grandi sassofonisti apparsi sulla scena jazz degli ultimi vent’anni.
FORMAZIONE
Rosario Giuliani sax
Roberto Tarenzi pianoforte
Luca Fattorini contrabbasso
Marco Valeri batteria
Mercoledì 10 settembre, doppio concerto con due giovanissime, e pluripremiate formazioni: il trio del pianista Alessandro Lanzoni e con il quartetto del contrabbassista Francesco Ponticelli (ingresso 10 euro).
Il 2013 è stato un anno intenso e ricco di soddisfazioni per Alessandro Lanzoni, 21enne pianista fiorentino ancora giovanissimo ma con esperienze già molto importanti.
Per prima cosa la pubblicazione di Dark Flavour, secondo album da leader e primo in trio con Matteo Bortone (contrabbasso) ed Enrico Morello (batteria). Il tour di Dark Flavour lo ha portato ad esibirsi nelle maggiori città italiane ed in alcune trasmissioni su Radio 3. A luglio in occasione di Siena Jazz poi l’esibizione a fianco di grandi musicisti americani come Ambrose Akinmusire, Jeff Ballard, Larry Grenadier, Ben Street, Steven Bernstein, e Miguel Zenon. Infine la collaborazione con il New Blood Quartet di Aldo Romano, con il disco New Blood, omaggio a The Connection di Freddie Redd, pubblicato dalla Dreyfus Jazz, con il quale ha suonato a Parigi ed in altre città francesi.
A coronamento di questo anno straordinario arriva la vittoria come Miglior Nuovo Talento al Top Jazz 2013 di Musica Jazz. Alessandro è stato premiato il 1 gennaio 2014 presso il Teatro Mancinelli di Orvieto nella consueta serata di Umbria Jazz Winter dedicata ai vincitori del Top Jazz.
Con il primo album “Dark Flavour” il trio di Alessandro Lanzoni ha subito espresso una fisionomia ben delineata, con un repertorio per lo più di brani originali, frutto delle doti compositive del leader. Ad un anno dall’uscita del disco, e con un secondo album in progetto, il gruppo volge lo sguardo a nuove idee e nuovi approcci focalizzandosi esclusivamente sulle composizioni del pianista, ovvero brani spesso multi tematici, divisi in più sezioni, in cui il feeling e il mood generale varia spesso e inaspettatamente. Gli elementi tematici, melodici o ritmici vengono estrapolati dal tema dei brani e trovano ampio spazio nella libera improvvisazione che ora più di prima è parte fondamentale dell’esecuzione. Un lavoro fatto di ascolto reciproco ed equilibrio tra spazi sonori e silenzi lasciando al “hic et nunc” libero sfogo
Mentre stava nascendo il quartetto di Francesco Ponticelli, nel 2011, con Enrico Zanisi, Enrico Morello e Dan Kinzelman, da Gianluca Petrella giunse l’input di lavorare sulla fusione tra il suono acustico e l’elettronica. Così, in una mano qualche spartito appena scritto e nell’altra un AKAI appena acquistato, il progetto ha cominciato a prendere forma, essenzialmente come ricerca di un suono.
Il gruppo ha messo in discussione l’idea di registrazione neutrale del suono acustico di un quartetto jazz, affrontando il tema “studio” come un’avventura a parte, che non è la ripetizione di altre esperienze. Per quanto sia stato largamente usato Pro Tools, c’è poco di artificiale; a riprova che non è il mezzo a creare il contenuto.
Nel disco, insieme al quartetto, sono stati invitati vari ospiti, Luisiana Lorusso alla voce e al violino, Francesco Diodati, Mirco Rubegni e John Arnold. Una grande tavolozza timbrica con artisti che hanno sempre fatto una ricerca personale sulla musica e che hanno sempre cercato di non chiudersi in linee di confine estetiche definite.
La scelta di chiamare vari ospiti e dare un suono diverso ad ogni brano è venuta per l’esigenza di integrare in modo strutturale l’elettronica. Per questo la cura del suono è il leitmotif del disco, predominante sull’improvvisazione più aperta che è invece il fulcro della musica del gruppo in concerto.
Solo alcune sovrincisioni di elettronica sono state fatte da John Arnold (loop ed effetti digitali), mentre Francesco ha suonato “live” gran parte dei campioni, lavorato con i synth, e curato l’editing.
Sono tutte composizioni del leader, eccetto gli ultimi due minuti dell’ultima traccia, in cui ha orchestrato l’inizio del primo concerto per violino di Shostakovich.
FORMAZIONE 1set
Alessandro Lanzoni pianoforte
Matteo Bordone Contrabbasso
Enrico Morello batteria
FORMAZIONE 2 set
Dan Kinzelman sax e clarinetti
Enrico Zanisi pianoforte
Francesco Ponticelli contrabbasso
Enrico Morello batteria
Giovedì 11 settembre, chiude il Roma Summer Jazz Fest il batterista e cantante Israel Varela (ingresso 12 euro).
Abile e raffinato, compositore, batterista e cantante dalla soprendente e ricca musicalità, Irsael Varela è originario di Tijuana, Messico. Oggi è considerato uno dei migliori talenti della scena musicale internazionale che grazie alla sua orginalità vanta già collaborazioni con i migliori musicisti del mondo tra i quali: Pat Metheny, Charlie Haden, Yo Yo Ma, George Benson, Mike Stern, Bireli Lagrene, Bob Mintzer, Diego Amador, Jorge Pardo, Pino Daniele, Andrea Bocelli, Kamal Musallam, Michael Manring, Rita Marcotulli, Palle Danielson, Victor Bailey, Abe Laboriel, Amit Chatterjee, e tanti altri.
Vincitore del Euro Latin Award come miglior artista Latino in Europa 2009.
FORMAZIONE
Israel Varela, batteria, voce
Alfredo Paixao, basso, voce
Angelo Trabucco, pianoforte
Special guest: Karen Lugo, ballo ?amenco
Tutto il festival è realizzato grazie al contributo personale e diretto dell’organizzazione e degli operatori del settore. Un progetto che nasce dalla semplice partecipazione e passione per la musica, contrapposto alle usuali rassegne. Nasce qui la collaborazione con il Centro Regionale “Sant’Alessio-Margherita di Savoia per ciechi” che ha dato la concessione degli spazi per questa rassegna e a cui sarà devoluto parte del ricavato dei biglietti e l’Associazione Internazionale di Via Margutta nella persona della presidente Laura Pepe per il suo prezioso sostegno.
Per colmare l’assenza di una programmazione estiva jazz a Roma, i tre organizzatori Mirella Murri, Daniela Lebano e Pietro Gabriele forti della stagione di “Braschi in Jazz”, hanno creato una manifestazione di alto profilo che alternerà sul palco musicisti nazionali e internazionali. Alcune serate saranno dedicate ai nuovi progetti, quale investimento migliore se non dare spazio ai giovani talenti come messaggio di ripresa e di voglia di andare avanti.
All’interno del cortile, dalle 19 in poi è possibile anche assaggiare birre artigianali e prodotti tipici del reatino.
info e prevendite:
infoline: 331 5744830
website www.centrottava.it
email: info@centrottava.it