A Roma un nuovo polo bibliotecario culturale e creativo. A Palazzo San Felice, edificio della Presidenza della Repubblica, sarà trasferita la Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte oggi a Palazzo Venezia. Che organizzerà anche mostre, eventi, incontri, laboratori
“La sede del nuovo polo culturale sarà in uno dei palazzi più belli e prestigiosi di Roma, Palazzo San Felice, che il Presidente Mattarella ha deciso di aprire alla collettività, destinandolo a finalità culturali”. È il Ministro dei beni culturali Dario Franceschini a sintetizzare con queste poche parole i termini generali di una notizia di grande rilevanza per la scena culturale nazionale, specie per studenti e studiosi di discipline umanistiche. Il Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti, e il Segretario generale del Mibact, Carla Di Francesco, hanno infatti firmato oggi 18 dicembre la convenzione per la valorizzazione del Palazzo di San Felice, dove sarà trasferita la Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte di Roma e nascerà un polo bibliotecario, culturale e creativo di livello nazionale e internazionale.
Palazzo San Felice, che si trova in via Dataria, tra il Palazzo del Quirinale e la Fontana di Trevi, sarà aperto al pubblico entro il 2020 e sarà gestito da una Fondazione interamente pubblica istituita dal Mibact. Per il progetto di recupero, restauro e allestimento il Ministero ha già stanziato 20 milioni di euro e realizzerà i lavori in collaborazione con l’Agenzia del Demanio. Nel polo, la nuova biblioteca vedrà impegnato il personale del Ministero che è attualmente impiegato alla Biblioteca Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, a Palazzo Venezia, nella cura di 380mila volumi, tra i quali incunamboli, cinquecentine e seicentine, oltre 1.600 opere manoscritte e fondi archivistici con oltre 100milacarte, 3.500 testate periodiche, 20.700 tra incisioni disegni e fotografie, 2mila manifesti teatrali, 66mila microfiches e 400 cd-rom.
L’intervento rientra nel quadro delle iniziative di apertura al pubblico dei beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica per una più ampia fruizione della collettività, come già accaduto per la concessione in uso di un tratto di litorale della Tenuta di Castelporziano e delle Scuderie del Quirinale, oggi sede espositiva. Il Palazzo di San Felice, costruito nel 1860 per volontà di Papa Pio IX per ospitare personale della corte pontificia, era infatti fino allo scorso anno adibito a ospitare una quarantina di alloggi del personale della Presidenza della Repubblica: ora il Presidente Mattarella ha deciso di assegnarlo a un uso totalmente pubblico.
La nuova Biblioteca si presenterà al pubblico come istituzione di alta cultura, specializzata in discipline archeologiche e storico-artistiche, ma anche come centro di incontro per la città e i turisti. La struttura prevederà anche la realizzazione di pubblicazioni e organizzazione di mostre ed eventi, con incontri, corsi, laboratori, l’istituzione di un ufficio mostre ed eventi, tutte iniziative da realizzare con la collaborazione di associazioni culturali, e l’apertura di un bookshop. L’ipotesi di progetto si sviluppa su una superficie di 8.800 mq: nei cinque piani del Palazzo – di cui uno seminterrato – saranno ricavati sala lettura (1.982 mq), uffici (1.328 mq), depositi (1.374 mq), locali tecnici (180 mq), zone espositive (275 mq), spazio esterno per eventi (circa 470 mq), accoglienza (191 mq), servizio bar e ristoro (355 mq).