Sa Coia, il nuovo singolo di Ilaria Porceddu

Da venerdì 12 giugno sarà disponibile online e sulle migliori piattaforme streaming “Sa Coia”, il nuovo singolo della cantautrice Ilaria Porceddu, che dopo 13 anni di vita romana, ritorna in Sardegna per omaggiare le sue radici con una canzone nata durante la sua partecipazione al MedInArt Festival di Samassi con una poesia scritta da una maestra elementare di nome Maria Rosaria Spano.

“Sa Coia” è un brano in lingua sarda che racconta le varie fasi del matrimonio come punto di partenza di una coppia che decide di innamorarsi più volte della stessa persona, celebrando nel tempo l’unione, condividendo gioie e dolori della vita. Le sonorità pop melodiche dell’arrangiamento e la voce della cantante racchiudono dentro le note il sapore della Sardegna.

«Una piccola perla, che suona un po’ come una filastrocca, in cui vengono raccontati gli anni di un matrimonio che passano. Questi cominciano leggeri, romantici, fino a diventare costruzione, accettazione e comprensione. La frase che mi fa sempre sorridere – commenta Ilaria Porceddu – è “Dae oi depeis bivi sempri in duus, asso’us no’ podeis decidi prus” che significa “Da oggi dovete vivere sempre in due, da soli non potete decidere più” che rappresenta i due lati del matrimonio, da una parte la visione romantica e dall’altra, ironicamente, quella della condanna. Ecco. Questa canzone rappresenta la mia visione dell’amore. La ricerca del giusto equilibrio fra la condivisione e il non cadere necessariamente nelle catene. Perché l’amore è scelta, non dovere.»

Il brano è stato registrato e ripreso durante il concerto “Chena Lacanas” il 13 Gennaio 2020 a Palazzo Siotto, Cagliari. Produzione Fondazione Siotto. Piano e voce Ilaria Porceddu, Sax soprano Emanuele Contis. 

Dae oi depeis bivi sempri in duus

asso’us… no’ podeis decidi prus!

Da oggi dovete vivere sempre in due

da soli… non potete più decidere! 

Su Prim’annu… “Coia da coto’i”

Moddi moddi parit coto’i frùsciu

ses cuntentu… no’ bogas mancu u’ mùsciu!

Il primo anno… “Nozze di Cotone”

Molle Molle sembra cotone morbido

sei felice, non fiati nemmeno (non ti lamenti mai) 

Su da Cincu… “Coia da seda”

Su tempus bivi’u impari no’ est meda

lissia lissia… che muccadori ‘a seda!

Il quinto… “Nozze di Seta”

Il tempo vissuto insieme non è tanto

carezza e carezza… come un fazzoletto di seta!

Su da Dexi… “Coia da stàngiu”

Bessis prus fotti cun d’u’ stiddiu da stangiu

d’ogna di’i t’ingrassas… no’ ses prus làngiu!

Il decimo… “Nozze di Stagno”

Diventi più forte con una goccia di stagno

ogni giorno ti ingrassi e non sei più magro

Su da Cuindixi… “Coia da porcellana”

No’ babias prus nudda… dillicagau po’

pagu cosa… ti’ ois scanceriau!

Il quindicesimo… “Nozze di Porcellana”

Non vali più nulla… delica(ga)to per un

nonnulla… vuoi essere coccolato

Su da Binti… “Coia da cristallu”

Trasparenti che tassa da cristallu

da bivi impari…fattu eis su callu!

Il ventesimo… “Nozze di Cristallo”

Trasparente come un bicchiere di cristallo

di vivere insieme… ci avete fatto il callo

(avete fatto l’abitudine)

Su da Bintixincu… “Coia da prata”

Su sposu spinniau… est callau a xriobeddu

sa sposa… s’intingit is pìus da nieddu!

Il venticinquesimo… “Nozze d’Argento”

Lo sposo “spennato” (calvo)… ha il cervello squagliato (smemorato)

la sposa… si tinge i capelli di nero! 

Su da Trinta… “Coia da perlas”

Praxibi su sabori’a s’acua ‘a mari a

s’accabada si cumprendeis’ appari!

Il trentesimo… “Nozze di Perle”

Piace anche il sapore dell’acqua di mare

alla fine vi capite a vicenda

Su da Trintaxincu… “Coia da

zaffiru” Asullu che sa mellus prenda

est sa famillia sa vera sienda!

Il trentacinquesimo… “Nozze di

zaffiro” Azzurro come il miglior gioiello

è la famiglia la vera ricchezza 

Su da Coranta… “Coia da smeraldu”

Po’ no’ si bigai ogu… bridi su froccu

spassiaisì… ma sentza fai sciarroccu!

Toccat a festeggiai…

Il quarantesimo… “Nozze di smeraldo”

Per non prendere il malocchio… verde il fiocco

divertitevi… ma senza esagerare (fare danni)

Bisogna festeggiare…

ILARIA PORCEDDU nasce il 16 ottobre 1987 a Praia a Cagliari. Fin dall’età di 6 anni prende lezioni di pianoforte e canto. All’età di 11 è in tour per tutta la Sardegna e nel resto d’Italia con la band “Omaggio a Fabrizio De Andrè”. Nel 2004, all’età di 16 anni, vince il “Festival di Castrocaro”. Dopo il diploma scientifico, Ilaria si trasferisce a Roma per iniziare la sua collaborazione artistica con Peppe Vessicchio e Marco Rinalduzzi, con cui realizzerà il suo primo album. Contemporaneamente si iscrive alla facoltà di “Arti e Scienze dello Spettacolo” all’Università “La Sapienza” di Roma. Nel 2008 è special guest del tour “L’uomo delle stelle” di Ron e prende parte alla prima edizione di “X Factor”, arrivando in semifinale. Sempre nel 2008 pubblica il suo primo album “Suono Naturale” (Sony Music).
 Nell’estate del 2009 apre i concerti del tour di Gino Paoli “Storie” e nell’autunno dello stesso anno fa parte del cast de “Il Pianeta Proibito” di Luca Tommassini. A dicembre 2011 di laurea in “Arti e Scienze dello spettacolo” con tesi in Etnomusicologia sulla storia e la tradizione del Canto Sardo a Chitarra in Sardegna. Il 14 febbraio 2013, in concomitanza con la sua partecipazione al Festival di Sanremo, in cui si classifica al 2° posto nella categoria Giovani, pubblica il nuovo album “In Equilibrio” (D’AltroCanto/ EMI Music). Nel 2016 firma la colonna sonora di “Per Anna”, corto pluripremiato in festival nazionali e internazionali (compreso nella cinquina dei David di Donatello 2015), che anticipa la prima traccia (“Sas Arvures”) del suo nuovo album. Il 31 Marzo 2017 esce “Sette cose” il primo singolo del nuovo album “Di questo parlo io”. Il 7 Aprile 2017 pubblica “Di questo parlo io” il nuovo album scritto in collaborazione con Francesco Gazzè, Francesco De Benedittis, Antonio Toni e Alessandro Carta, produzione artistica di Clemente Ferrari (Linea Due/Pirames International). Attualmente Ilaria è al lavoro sul suo quarto disco.

https://ilariapo.blogspot.com/https://www.fondazionegiuseppesiotto.org/;

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