“Sanremo canta Napoli” è il nuovo lavoro discografico del poliedrico artista e cantautore Michele Bucci, sui principali stores digitali in versione play e instrumental e dal 1° febbraio nelle radio in promozione nazionale. Ascoltando il brano è inevitabile considerarlo un inno alla musica italiana e napoletana, rappresentata in tutto il mondo dalla città di Sanremo “Terra dei fiori” e dalla città di Napoli “Terra del sole”.
La canzone disegna l’identità di due città che, oltre alla musica, condividono le bellezze naturali delle loro terre che si manifestano nei colori del cielo, del mare e del sole. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti ben curati e strutturati, su cui scivola l’interpretazione vocale di Michele, autentica e sentita, donando al tutto un forte impatto emotivo.
“Sanremo canta Napoli” è stata arrangiata dal Maestro Ciro Barbato, ed è stata registrata presso la casa discografica Med Music di Napoli.
Ciao Michele, da dove è saltata fuori “Sanremo canta Napoli”? Parliamone un po’.
Sanremo Canta Napoli è saltata fuori grazie alle forti emozioni che mi hanno sempre dato, ogni qualvolta che le ho visitate, Sanremo, città dei fiori, e Napoli, città del sole, conosciute in tutto il mondo, grazie alle bellezze naturali delle loro terre, rappresentate dal cielo dal mare e dal sole, e che rappresentano la musica italiana in tutto il mondo.
Quali sono state le tue fonti di ispirazione?
Le mie fonti di ispirazione mi sono arrivate direttamente dall’alto del cielo, grazie alla luce e alla voce delle parole che il Signore mi ha trasmesso in musica, così come successe a Paolo, che recandosi da Gerusalemme a Damasco, fu improvvisamente avvolto da una luce fortissima e udì la voce di Gesù che gli diceva: “Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?”.
Domanda impegnativa: c’è un piccolo tour all’orizzonte? Dove ti si potrebbe ascoltare live?
Mi auguro di sì e non sarà un piccolo tour ma un grande tour che ha già una sua denominazione: “Poesia in Musica by Michele Bucci” che si potrà ascoltare nei luoghi aperti e chiusi dell’Italia che amo!
Pubblicare un album? Se sì, quando uscirà? Oppure continuerai facendo uscire singoli come esige la discografia di oggi?
Sai meglio di me che pubblicare un album oggi oltre che dispendioso e anche avventuroso, in considerazione che lo si può fare solo se sei una “Star” o tra i grandi delle “Top” delle classifiche musicali. In passato, quando si poteva fare, furono pubblicati alcuni miei album dal titolo: “L’Amore che non c’è”, “La mia lingua è musica”, “Mady”, che sono disponibili e si possono ascoltare su tutti i digital store (Spotify, iTunes, Google Play, ecc.) in play e instrumental versions.
A primavera uscirà un mio nuovo inedito e non seguo le esigenze della discografia di oggi.
Il mondo musicale indipendente italiano è in forte crescita… credi si possa tornare ai tempi in cui la musica era davvero il centro di tutto, quando c’erano veri messaggi, vere emozioni e non soltanto finzioni e prodotti confezionati a tavolino?
E’ vero che il mondo musicale indipendente è in forte crescita, però, per ascoltare della buona musica, non è facile, in considerazione che non esiste attualmente meritocrazia, e solo le grandi produzioni e promozioni diventano visibili al grande pubblico. Tornare ai tempi in cui la musica era davvero al centro di tutto, quando c’erano veri messaggi, vere emozioni e non soltanto finzioni e prodotti confezionati a tavolino, credo sia improbabile.
Dove ti vedi da qui a cinque anni, artisticamente parlando? Ambizioni da raggiungere o semplicemente vivere il “carpe diem”?
Mi vedo bene in considerazione che la mia vena poetica e creativa è in continua evoluzione e, sinceramente, coltivo le mie ambizioni da raggiungere e vivo anche del quotidiano “carpe diem”.