Annoverato dalla rivista musicale UK Vibe tra i best jazz album, sul dancefloor lo stile inconfondibile di “Experimental Scratch Jazz Experience”. Distribuito da Spinnup per l’etichetta Universal Music Group, il progetto artistico firmato Cabras è un lavoro del tutto innovativo, che fonde insieme jazz, funk, chillout, lounge, downtempo, turntablism seguendo il fil rouge dello scratch.
Nulla è lasciato al caso dal musicista sassarese residente a Bologna, con la mission di trasmettere good vibrations pubblicando il suo disco – già disponibile su tutte le piattaforme digitali – anche in formato cd e in vinile. Sono tredici pezzi strumentali (tranne uno, “Walkin on”) tutti composti e suonati da Cabras con tastiere, sintetizzatori, strumenti elettronici, in molti casi arricchiti dall’intervento di ottimi musicisti “analogici” come Edoardo Meledina, Francesco Simula, Alessandro Zolo, Brothermartino.
Scende in pista una squadra vincente capitanata da Andrea Cabras che, avvicinatosi alla musica negli anni Novanta con la cultura hip hop, è un dj ma non si limita a mixare tra loro brani di altri, in quanto è anche compositore, pianista e polistrumentista. Le sue composizioni sono tutte originali, costruite in parte attraverso una tecnica conosciuta come “turntablism”, che permette al giradischi di comportarsi come un vero e proprio strumento all’interno di un organico.
Senza addentrarsi in tecnicismi, basta mettere “Experimental Scratch Jazz Experience” nel lettore cd o sul piatto del giradischi e abbandonarsi a un viaggio che inizia idealmente con “Pianofortissimo”, un omaggio al compositore Renato Carosone, e profuma di “Violetta”, attraversando paesi, epoche e stili musicali diversi.
In quaranta minuti si galleggia rilassati tra musica ambient, riverberi spaziali, echi di musica classica, rotaie con treni in corsa, ritmi dub o da Capoeira, come in “Birimbao”, uno dei brani più esotici del lavoro. Senza rinunciare a un’incursione nel genere funky, con “Walkin on”, che fa pensare a una cover anni Settanta, e invece è una splendida creazione originale, per poi chiudersi con “Bertrand” (Russell), una dedica alla personalità eclettica dell’illustre filosofo, scienziato e politico.
Biografia
Andrea Cabras nasce a Sassari, città nella quale nasce anche la sua passione per la musica intorno al 1996. Iniziando come dj e raffinando pian piano le tecniche di scratch, calca il palco insieme ad artisti del calibro di Afrika Bambaataa, Dj D-Styles, Dj Odillon, Yarah Bravo.
Trasferitosi prima a Pisa e poi a Bologna per l’università, matura anche una certa dimestichezza nelle performance live, oltre a una consapevolezza nel campo della produzione musicale di brani dalle influenze soul, jazz, funk, hip hop e rock sino alle sonorità più sperimentali ed elettroniche che sono poi quelle che si ritrovano all’interno di “Experimental Scratch Jazz Experience”, un album con cui il talentuoso performer vuole creare un legame tra la composizione e lo scratch come strumento musicale all’interno dell’orchestra, dando vita a una tipologia di live sperimentale dai suoni sia acustici che elettronici.
Da Veneto Jazz alle finali mondiali nella showcategory a Krakow, il viaggio di Cabras nello scratch non si ferma. Il due volte campione italiano di Ida Italy, finalista della 33ª edizione di Sanremo Rock con una splendida performance all’Ariston, sta infatti ultimando il suo nuovo lavoro discografico che, stando ad alcune indiscrezioni, si preannuncia essere una vera e propria “rivoluzione sonora”.
Link album (Amazon, Beatport, Deezer, iTunes, Napster, Spotify, YouTube Music):
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