“A scuola in teatro” incanta giovani e giovanissimi tra fiabe, racconti fantastici e personaggi indimenticabili. Ritorna per la stagione 2017-18 del Teatro Alighieri il percorso di spettacoli dedicato alle scuole
Sono oltre centomila giovani e giovanissimi guidati nei sorprendenti territori dello spettacolo dal vivo e alla scoperta di quello splendido teatro all’italiana che è il Teatro Alighieri: l’intenso e proficuo dialogo iniziato 20 anni fa con le scuole per diffondere il patrimonio della musica, del teatro e della danza fra gli studenti ha dato vita al sempre più ricco cartellone “A scuola in teatro”, che dal 1998 si intreccia alla Stagione d’Opera e Danza del Teatro Alighieri con percorsi dedicati alle Scuole Elementari, Medie, Istituti Superiori e Università. Una crescita costante che si evince non solo dagli ottimi numeri che può vantare, ma soprattutto dalla qualità della partecipazione che sempre di più vede i ragazzi protagonisti attivi in teatro e sulla scena in produzioni originali e nuovi titoli espressamente commissionati dal teatro. Un importante impegno che è reso possibile dalla collaborazione con il Comune di Ravenna, dal determinante sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna e dal patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia-Romagna.
Dopo la nutrita e calorosa partecipazione alle prove generali appositamente aperte alle scuole di Tosca, Cavalleria rusticana e Pagliacci – i tre titoli d’opera della Trilogia d’Autunno di quest’anno, a conclusione della XXVIII edizione di Ravenna Festival – “A scuola in teatro” riparte con l’allestimento di un nuovo titolo di teatro musicale ideato e prodotto dal Teatro Alighieri. La guerra dei topi e delle rane(matinées per Elementari e Medie 18 e 19 dicembre, serale 18 dicembre fuori abbonamento) è un’operazione che prosegue idealmente l’esperienza de Il viaggio di Roberto con la quale, nel 2014, il Teatro Alighieri ha reso omaggio alla memoria della giovane vittima di Auschwitz, Roberto Bachi. Questa volta lo spunto viene dal poemetto satirico di Giacomo Leopardi Paralipomeni della Batracomiomachia, che arriva sul palcoscenico dell’Alighieri in veste di favola musicale in un atto. La Batracomiomachia – parodia del VI secolo a. C. dei poemi epici e dei loro eroi, rappresentati da rane, topi e granchi – offrì a Leopardi l’occasione per un’ironica e amara rilettura dei moti patriottici del suo tempo, attraverso il completamento (paralipomeni appunto) del poemetto ellenistico. Oggi la co-produzione realizzata con il Teatro Comunale di Ferrara (dove l’opera sarà rappresentata il 21 dicembre), ricca di musiche e testi di straordinaria freschezza, diventa un’occasione per riflettere sulla guerra e le sue cause, spingendosi oltre la genesi originale incentrata sulle vicende di patrioti italiani (i topi), Asburgo (i granchi) e Borboni (le rane). La rivisitazione e la riscrittura portano la firma di Giampiero Pizzol, che ha creato il libretto – e che sarà anche la voce narrante – mentre le musiche sono state commissionate all’eclettico compositore Alessandro Spazzoli. La regia di Daniela Piccari si avvale delle video proiezioni di Stefano Bisulli, mentre protagonisti in scena e in orchestra sono tutti ragazzi provenienti da alcune fra le più qualificate realtà musicali del territorio. Le voci soliste che interpreteranno I personaggi del racconto saranno quelle di Elena e Francesco Faggi, Julie Cassanelli e Giovanni Petrini – che hanno partecipato al censimento delle giovani energie creative della Romagna voluto e curato da Cristina Mazzavillani Muti a maggio – mentre i topi e le rane saranno interpretati dal Coro dell’Istituto Musicale Giuseppe Verdi di Ravenna diretto da Antonio Greco. Dal Liceo Musicale Statale di Forlì provengono invece i maestri collaboratori e i direttori di scena, gli attrezzisti e gli addetti al trucco e ai costumi, coordinati, assieme ai solisti, da Davide Cavalli. Protagonista in buca sarà l’Orchestra dei Giovani di Ravenna – alla quale si aggiungono elementi dell’Istituto Masini di Forlì – guidata da Franco Emaldi e diretta per l’occasione da Stefano Pecci.
L’apertura ai ragazzi delle scuole Medie, Superiori e dell’Università di un’altra prova generale (11 gennaio), offrirà loro l’opportunità di scoprire uno dei massimi capolavori in assoluto di tutto il repertorio operistico: il Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, la seconda delle tre opere che Mozart musicò su libretto di Lorenzo Da Ponte. Col suo “dramma giocoso in due atti” che combina drammaticità e comicità, realismo e invenzione, Mozart ha reso immortale il mito di Don Giovanni libertino impenitente, ateo e irriverente che arrivò a sfidare la morte e il giudizio divino. La produzione, partita dal Festival dei Due Mondi con la regia di Giorgio Ferrara, le scene dei premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo e i costumi di Maurizio Galante, vedrà a Ravenna la direzione di Matteo Beltrami sul podio dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini.
“A scuola in teatro” incrocia anche il cartellone della Danza del Teatro Alighieri con un balletto classico rivisitato in chiave moderna: Bella Addormentata sarà accessibile a studenti di Medie, Superiori e Università (22 gennaio). La nuova creazione porta la firma di Diego Tortelli, che, dopo una ricchissima esperienza come danzatore, ha intrapreso da qualche anno la carriera di coreografo segnalandosi come una delle presenze più interessanti della danza italiana; in palcoscenico il Junior Balletto di Toscana, la compagnia diretta da Cristina Bozzolini e formata da giovani fra i 16 e i 21 anni, vera e propria palestra per autori e interpreti della nuova generazione. Bella addormentata trasporta il capolavoro di Tchaikovsky sulle strade frenetiche di una moderna metropoli: qui la favola originale di Perrault e il celebre balletto di Petipa lasciano spazio a una rilettura totalmente introspettiva.
Con Bella Addormentata riparte anche il Progetto Seminaria, che propone agli allievi delle scuole di danza un percorso di quattro masterclass con maîtres de ballet e ballerini delle prestigiose compagnie che figurano nel programma della Stagione Danza 2018. Sarà Sabrina Vitangeli, maître de ballet della Compagnia e della Scuola del Junior Balletto di Toscana, a condurre la lezione di domenica 21 gennaio. Il 4 febbraio sarà la volta di un danzatore del Ballet Preljocaj, la compagnia francese di Angelin Preljocaj che ritorna con La Fresque sul palcoscenico dell’Alighieri dove fu già salutata da grande successo, mentre il 25 febbraio condurrà la lezione Marlena Wolfe della compagnia olandese Introdans – a Ravenna per la prima volta con Hooray for Hans!, omaggio al grande coreografo Hans Van Manen. Concluderà il percorso, domenica 18 marzo, l’incontro con la nuova direttrice artistica di Aterballetto, Pompea Santoro, coadiuvata da Arturo Cannistrà.
Il percorso di “A scuola in teatro” prevede il 20 marzo un appuntamento dedicato agli alunni delle scuole Elementari e Medie che ha per protagonista il grande classico di Camille Saint-Saëns Il carnevale degli animali, in una rivisitazione in chiave moderna e interattiva. Pensato e costruito per divertire i pubblici di ogni età, questa versione, prodotta dalla cooperativa ravennate LaCorelli, è un affresco musicale in cui si avvicendano personaggi del regno animale. Il pubblico dei giovanissimi è sollecitato a partecipare attivamente in stretto dialogo con il palcoscenico, immergendosi in prima persona nel mondo della fantasia. Jacopo Rivani, giovane direttore emergente nativo della nostra città, dirige l’Orchestra Arcangelo Corelli in un organico da camera; Simone Marzocchi, ideatore e conduttore del progetto costruito sulla celebre musica di Camille Saint-Saëns, guiderà i ragazzi nell’immaginario costituito dai 13 quadri della composizione originale attraverso una serie di brillanti indovinelli. A ogni quadro destinato a rappresentare un animale, i differenti timbri e le diverse sonorità dell’orchestra aiuteranno il giovane pubblico a cogliere le particolari caratteristiche della scrittura musicale, prendendo coscienza delle possibilità descrittive della musica, imparando a conoscere gli strumenti musicali e venendo introdotti ad un ascolto della musica più consapevole, critico e attento. Allestimento e costumi sono realizzati con materiali di recupero: una scelta ecosostenibile che vuole anche sottolineare l’indispensabile ruolo della fantasia.
Ultima tappa di questo ricco itinerario sarà Brimborium! ossia l’armadio dei ricordi (10 e 11 aprile) rivolto alle classi delle scuole Elementari e Medie. Brimborium è un’antica parola tedesca che indica un ammasso di ciarpame e oggetti inutili che sul palcoscenico conquisteranno nome e vita: Nicoletta, un trofeo tennistico di bronzo, Quick, un malinconico flauto di legno senza più voce, Madame Cliquot, un’anziana e dignitosa teiera, Ottavio, un orologio a cipolla, un servizio di cucchiaini d’argento e un cucchiaino di stagno, Pavel. Prigionieri annoiati di un vecchio armadio impegnati a rimuginare ossessioni e rimpianti, improvvisamente sono contagiati dalla speranza portata dalle note di un violino – quello del giovane musicista che si esercita nella vecchia casa. Come fare per uscire dall’armadio? Soltanto venendo a patti gli uni con gli altri, superando le reciproche riserve e risolvendo i piccoli conflitti che li dividono, gli oggetti possono ritrovare la libertà. Nel 2013 Brimborium!, scritto da Francesco Peri per la regia di Barbara Di Lieto, ha vinto il Premio Abbiati per la Scuola, il riconoscimento attribuito dall’Associazione Nazionale dei Critici Musicali Italiani. L’autore delle musiche, il compositore Mauro Montalbetti, è docente di Armonia presso l’istituto musicale Giuseppe Verdi di Ravenna, da cui proviene lo stesso ensemble strumentale diretto da Carlo Boccadoro; anche il coro sarà formato da giovani ravennati, allievi della Scuola Media Guido Novello – sezione musicale – preparato e diretto da Elisabetta Agostini.