Si chiude VRE Virtual Reality Experience. I Vincitori della prima edizione

Si è chiusa la prima edizione del VRE Virtual Reality Experience, il festival, ma soprattutto l’osservatorio pensato da Mariangela Matarozzo e prodotto da Iconialab per raccontare il vasto mondo della rivoluzione dei contenuti e del linguaggio offerto da VR/ AR/ XR. Al centro di una cinque giorni che ha spaziato dalle arti alla medicina, dal sociale al business, una selezione di 21 opere – realizzate tra il 2017 e il 2019 – provenienti dai maggiori festival internazionali. 
Il Premio VRE è andato a Haenyeo di Jaehee Cho (USA/ South Corea, 2019), Il Premio Young fro Vre a The 7th night of Thelema: A Virtual Ritual di Gianluigi Perrone (Cina, 2017). Una menzione speciale VRE19 è andata a 
Crow: The Legend di Eric Darnell (USA, 2018). Infine, il Premio Rai Cinema Channel VR è andato a Being an Astronaut 1-2 di Jürgen Hansen & Pierre-Emmanuel Le Goff (Francia, 2019).
I premi in palio sono stati decretati soppesando l’originalità, la qualità e la capacità immersiva delle opere in gara.

Premio VRE 
Decretato dalla Giuria Internazionale composta da Andrey Drobitko (Founder CEO at SketchAR, Lituania), Kädi Lokk (Produttrice e regista, Estonia), Antonino Muro (Founder & Account Manager di Giffoni Innovation Hub, Italia), Carlo Rodomonti (Responsabile Marketing strategico e digital Rai Cinema, Italia), Urlich Schrauth (Fondatore e direttore artistico del VRHAM! Realtà Virtuale e Festival delle Arti, Amburgo), viene assegnato a Haenyeo di Jaehee Cho (USA/ South Corea), 2019.

L’opera di Jaehee Cho racconta l’affascinante storia della comunità di pescatrici coreane dell’isola di Jeju, le Haenyeo, da cui prende il nome il documentario. La loro è una comunità riconosciuta dal 2016 patrimonio intangibile dell’umanità UNESCO, che merita di preservare la propria storia e la propria identità. Il documentario riesce a coinvolgere lo spettatore immergendolo nelle acque profonde insieme a queste “sirene” asiatiche, la cui specialità è l’immersione subacquea in apnea. La Giuria chiamata ad esprimere il proprio parere sulle opere in gara ha riconosciuto in Haenyeo un valore aggiunto legato all’importanza di riconoscere una realtà così ricca di storia che lotta per non essere spazzata via dalla modernità.
 
Premio Young For VRE 
Assegnato dalla Giuria Giovani composta da Eugenio Piazza, Bianca Gagliardi, Antonella Stelitano, Francesco Minniti, Giulio Lattanzi, Salwa Malouk e Angela Ranieri: tutti provenienti dal mondo dell’istruzione e dell’Università e che sono stati coinvolti nel doppio ruolo di Giuria e di Ambassador assegnato a: The 7th night of Thelema: A Virtual Ritualdi Gianluigi Perrone (Cina), 2017.
Questa la motivazione: la macabra danza delle streghe e il ballo forsennato di Ecate hanno sedotto il pubblico Under 25 che grazie alla realtà virtuale ha preso parte al rituale lasciandosi rapire dalle atmosfere esoteriche in un vortice di corpi di forme e di musiche. Basato sulla storia di Thelema una religione esoterica basata sulla filosofia dell’occultista Aleister Crowley il corto sfrutta la tecnologia immersiva per ricreare la coreografia e l’ambientazione del vero rituale trascinando lo spettatore in un viaggio spirituale e artistico fuori dal comune.  
 
Menzione speciale VRE19
Una menzione speciale è andata a Crow: The Legend  di Eric Darnell, USA, 2018: il nuovo cortometraggio animato di Baobab Studios, diretto da Eric Darnell, regista della saga di Madagascar, permette di vivere il passato in un modo nuovo e audace, grazie alla realtà virtuale. 
Crow: The Legend  unisce con meravigliosa alchimia narrazione e musica alla VR. La realtà virtuale è un mezzo incredibile che può aiutare ad affrontare un viaggio alla scoperta di sé stessi. Un messaggio importante che persone di ogni estrazione sociale possono far proprio.
 
Premio Rai Cinema Channel VR 
Il Premio, offerto dalla Rai consiste nell’acquisto dei diritti WEB e FREE VOD per un valore di euro 3.00000 in esclusiva per il territorio italiano per tre anni dalla data di stipula del contratto e nella diffusione del corto sulla nuova APP Rai Cinema Channel VR, è andato a Being an Astronaut 1-2 di Jürgen Hansen & Pierre-Emmanuel Le Goff (Francia), 2019. Queste le motivazioni: “Per aver esplorato con precisione e profondità mondi inaccessibili che da sempre accendono la fantasia dell’immaginario collettivo. Per avere accompagnato lo spettatore in un’esperienza totalmente immersiva: un viaggio di scoperta e conoscenza in cui la realtà virtuale è uno strumento utile ed efficace a supporto dell’universo raccontato”. 
 
“E’ stato festival – ci spiega la Direttrice Artistica Mariangela Matarozzo –  affollato di idee e di un pubblico di ogni età.  Quando due anni fa, forte di una lunga esperienza nel cinema sperimentale e nel mashup, ho cominciato a pensare a un festival dedicato alle nuove frontiere che le tecnologie immersive avrebbero raggiunto, ancora non immaginavo quanto vasto è il mondo in cui trova spazio la VR è più in generale le Extended Reality: dalle arti, alla comunicazione, dalla medicina al Business e alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale, ma anche forma di comunicazione più empatica ed immediata utilizzata dalla Cooperazione internazionale. Abbiamo aperto una finestra su questo mondo ed abbiamo visto che c’è tanto, tantissimo. Ma sappiamo che è da qui che dobbiamo e possiamo partire.”
 
VRE ha fatto parte delle iniziative di Videocittà– il Festival della visione ideato da Francesco Rutelli – è parte del programma di Contemporaneamente Roma 2019 promosso da Roma Capitale-Assessorato alla Crescita culturale e realizzato in collaborazione con SIAE.

Articolo precedenteCourage, l’album di inediti in inglese di Celine Dion
Articolo successivoGiuseppina Torre al Museo Storico Archeologico di Nola e all’Auditorium “Don Luigi Verde” di Sorrento