Partirà il prossimo 13 febbraio dalla Feltrinelli di Roma (Via Appia Nuova, 427 – ore 17.00), l’instore tour di presentazione di “ABBI CURA DI ME” (Sony Music/Legacy Recordings/Dueffel Music Srl), la prima raccolta dei più grandi successi di SIMONE CRISTICCHI, contenente due inediti tra cui l’omonimo brano presentato al 69° Festival di Sanremo che ha vinto il Premio “Sergio Endrigo” alla migliore interpretazione e il Premio “Giancarlo Bigazzi” per la miglior composizione. I premi sono stati rispettivamente assegnati dalle Sale Stampa Roof dell’Ariston e Radio-Web-Tv del Palafiori e l’Orchestra del Festival e consegnati durante la serata finale del 69° Festival di Sanremo dal direttore artistico Claudio Baglioni e dal direttore musicale Geoff Westley.
Queste le date confermate del nuovo instore tour di SIMONE CRISTICCHI: il 13 febbraio dalla Feltrinelli di Roma (Via Appia Nuova, 427 – ore 17.00), il 26 febbraio alla Feltrinelli di Milano (Piazza Piemonte, 2 – ore 17.00), il 2 marzo alla Feltrinelli RED di Firenze (Piazza Della Repubblica, 26 – ore 17.00), il 16 marzo alla Feltrinelli di Bari (Via Melo, 119 – ore 17.00), il 23 marzo alla Feltrinelli di Genova (Via Ceccardi, 16 – ore 17.00), il 27 marzo alla Feltrinelli di Bologna (Piazza Ravegnana, 1 – ore 16.30), il 5 aprile alla Feltrinelli di Verona (Via Quattro Spade, 2 – 17.00).
“ABBI CURA DI ME” è stato scritto dall’artista con Nicola Brunialti e Gabriele Ortenzi con la produzione artistica di Francesco Musacco ed esecutiva di Francesco Migliacci. Il video del brano, diretto da Giorgio Testi (The Rolling Stones, Oasis, The Killers e Damon Albarn), è online al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=0o6zza76pDg e ha raggiunto in meno di una settimana oltre il milione e mezzo di visualizzazioni. La canzone ha registrato anche oltre 700.000 ascolti su Spotify.
La raccolta “ABBI CURA DI ME” ripercorre tutta la sua straordinaria carriera di SIMONE CRISTICCHI partendo dai giorni nostri fino ad arrivare agli esordi nel 2005 con il tormentone “Vorrei cantare come Biagio”. Un viaggio alla scoperta e alla riscoperta del mondo versatile e dalle mille sfaccettature di questo eclettico artista, che ha fatto della sottile ironia unita alla riflessione profonda la sua cifra stilistica.
Questa la tracklist: “Abbi cura di me”, “Lo chiederemo agli alberi”, “Ti regalerò una rosa”, “Studentessa universitaria”, “L’ultimo valzer”, “La vita all’incontrario”, “La prima volta (che sono morto)”, “Meno male”, “Vorrei cantare come Biagio”, “La cosa più bella del mondo”, “Laura”, “Magazzino 18”, “Angelo custode”, “L’Italia di Piero”, “Fabbricante di canzoni”, “I matti de Roma”, “Genova brucia”, “Che bella gente”, “Cellulare e carta sim”, “Mi manchi”, “Insegnami”.
Inoltre, proseguono le riprese di “Happy Next – alla ricerca della felicità”, il nuovo documentario di Simone Cristicchi per la regia di Andrea Cocchi, presentato in anteprima nel corso del Festival. In questo suo nuovo lavoro, il cantautore cerca di rispondere in maniera personale e originale alla domanda che tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita: “che cosa è veramente la felicità?”, attraverso i racconti di diversi personaggi dello spettacolo e della cultura italiani, ma anche di gente comune: da Pippo Baudo a Gianluca Nicoletti, passando per Flavio Insinna, Mogol, fino ad arrivare a suore, filosofi, scienziati.
Da sempre attivo anche sulla scena teatrale, Simone Cristicchi (anche direttore del Teatro Stabile d’Abruzzo dal 2017) dopo l’esperienza sanremese ritornerà al prossimo 14 febbraio sui palcoscenici più importanti d’Italia con i suoi spettacoli, tra cui il recente “Manuale di volo per uomo” diretto da Antonio Calenda. Nel monologo, l’artista interpreta Raffaello, un quarantenne rimasto bambino che possiede dei poteri speciali: la sua mente fotografica è dotata di una lente di ingrandimento che mette a fuoco i particolari, cose apparentemente insignificanti che nascondono un’infinita bellezza. Per maggiori informazioni su date e altri spettacoli che vedono protagonista Simone Cristicchi: www.simonecristicchi.it.
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