Sisma Emilia, la Croce Rossa impegna 177 volontari in 9 centri di accoglienza

Sisma Emilia, la Croce Rossa impegna 177 volontari in 9 centri di accoglienza – In Emilia Romagna la Croce Rossa Italiana, in stretta collaborazione con Protezione Civile, prosegue nelle attività di supporto e sostegno alle popolazioni colpite dal sisma.

 

 

Sono al lavoro 177 volontari impegnati nella gestione di centri di accoglienza per la popolazione, supporto sanitario-logistico e distribuzione di generi di conforto. Operativi 27 mezzi (19 ambulanze più 6 mezzi per il trasporto di materiale sanitario).

 

 

La Croce Rossa gestisce con il proprio personale e mezzi i punti di accoglienza di:

S. Agostino (FE), presso il Palareno, con capienza fino a 300 persone; Moglie (MN), 150 persone; Finale Emilia (MO), 150; Finale Emilia (MO), 20; Camposanto (MO), 50; Bondeno (FE), 30; Mirandola (20), 20; Ferrara (FE), 50 persone.

 

 

Le attività svolte sono molteplici e comprendono il supporto e l’assistenza sanitaria effettuata con 9 ambulanze e 2 pulmini trasporto disabili, evacuazione e trasporto con pulmini e minibus, distribuzione generi di conforto e pasti (preparati da altre associazioni), monitoraggio e censimento della popolazione presente nei punti di accoglienza. Viene svolta inoltre attività psico-sociale con l’ausilio per i più piccoli di Clowneria e animazione. La CRI collabora poi nei centri allestiti dai Comuni e in ausilio ad altre associazioni.

 

 

Volontari CRI sono presenti a San Possidonio (MO) nel campo da 250 posti allestito dalla Regione Toscana e operativo già da ieri. Durante la notte sono stati effettuati 12 servizi di pronto soccorso sulla popolazione e all’alba di oggi una disostruzione delle vie aeree di un bambino di 2 mesi è stata effettuata grazie al tempestivo intervento di un infermiere della Croce Rossa Italiana. Al campo oggi sarà montata una tenda ambulatorio e i Giovani CRI assisteranno i più giovani con attività di intrattenimento.

 

 

In funzione 3 PMA (Posto Medico Avanzato) CRI a Massa Finalese (MO), a Mirandola e a San Felice sul Panaro, dove è presente anche una tenda ricovero.

Articolo precedenteL’angolo del dandy e l’avventura della rivista Sud
Articolo successivoTerremoto, Protezione Civile al lavoro a San Felice sul Panaro