Special Angels – un successo la prima raccolta fondi per la scuola di danza per disabili. Ma non ci si ferma qui… – Vi aggiorniamo con gioia del buon andamento del progetto delle Special Angels Virginia e Martina Di Carlo.
Infatti, da adesso in poi sarà più facile seguire i loro progressi da vicino, tramite il loro sito web www.specialangelsdanceschool.it, da pochi giorni online.
Inoltre, la prima campagna di raccolta fondi, presente sulla piattaforma eppela, è andata a buon fine: sono riuscite a superare 20.000€, la soglia del loro primo obiettivo, grazie alle donazioni di più di 200 sostenitori e al contributo di 5000€ da parte di MSD Crowdcaring.
Ma non si fermano qui. Buone Notizie – l’impresa del bene, inserto del Corriere Della Sera ha deciso di sostenerle. Nelle pagine di questo giornale si trovano le storie di donne, uomini, volontari, imprese sociali, aziende e cooperative. Si parla di innovazione, di sostenibilità, di battaglie quotidiane. Questo tramite è molto importante: il giornale pubblicherà 4 puntate, con approfondimenti sulla storia delle due sorelle e interviste che fanno sentire la voce dei loro cari. Martedì scorso è uscito il primo articolo in cui c’è stato un recap della storia (che trovate più avanti); oggi in edicola c’è la voce dell’insegnante di danza, Stefania Ressia, che ha per prima aiutato Virginia alla scoperta di questo sport e ne ha scoperto il talento. Adesso ha passato il testimone a Virginia nell’insegnamento. Secondo lei, Virginia è la prova che la danza smuove le emozioni più profonde, ed è una disciplina che si fa sì che ciascuno si esprima e abbatta i propri limiti.
Buone Notizie ha deciso di sostenere il lodevole progetto delle due sorelle, quello di creare una scuola di danza in cui le due sorelle possano insegnare a ragazzi con disabilità a lavorare e danzare con la musica, per poter migliorare equilibrio, postura e autostima. Sarà possibile sostenerle donando qui: https://buonacausa.org/cause/tutti-uniti-per-virginia-di-carlo.
La raccolta fondi sarà aperta fino a settembre, quando la scuola sarà inaugurata e finalmente il loro sogno si avvererà. La raccolta è flessibile, ovvero le ragazze riceveranno tutte le donazioni indipendentemente dal raggiungimento di una cifra obiettivo. Questi soldi sono necessari per permettere la ristrutturazione della scuola e sovvenzionare borse di studio per aiutare i più bisognosi. Inoltre, c‘è il desiderio di acquistare un pulmino per il trasporto dei ragazzi da scuola per le lezioni, i concorsi e le gare.
La scuola di Druento (TO) è solo il punto di partenza per le due sorelle. Vogliono organizzare corsi al di fuori della scuola per promuovere l’idea della danza per ragazzi e ragazze diversamente abili. Ma il loro sogno è quello di coinvolgere nel progetto tutto il territorio nazionale.
Ricordiamo brevemente la loro storia. Virginia nasce nel 1992 con asfissia neonatale, che porta con sé la condanna della tetraparesi spastica, con disturbi motori e del linguaggio. Quando ha 4 anni, nasce la sorella Martina. Quando cresce, si dedica a numerose passioni, prima fra tutte la danza. Quando l’undicenne Virginia assiste ad una lezione di danza della sorella, qualcosa accade: la musica parte e Virginia inizia a muovere il suo corpo. La maestra di danza, accorgendosene, la invita a provare a danzare. E così il coraggio e la determinazione di Virginia battono ogni previsione medica: ora è laureata in Scienze Motorie, è maestra di danza diplomata, atleta paraolimpica e Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti sportivi e culturali. Anche Martina ha fatto della danza la sua professione: è campionessa italiana di danze latine, medaglia d’argento nei Campionati Mondiali e insegnante di danza. Insieme, hanno partecipato a competizioni di danza paraolimpica, aggiudicandosi più volte il titolo di campionesse italiane.
Così nasce il progetto Special Angels Dance School, scuola in cui le due possono insegnare ai ragazzi con disabilità a lavorare e danzare con la musica, per migliorare equilibrio, postura e, soprattutto, autostima.
Il sottotitolo del progetto è #LIBERIDIVOLARE, che si fonda sulla frase di Jim Morrison “ognuno di noi ha un paio di ali, ma solo chi sogna impara a volare”. Infatti, le ragazze vorrebbero che tutti avessero la possibilità che ha avuto Virginia, e che siano liberi di volare.