Still Ground, il nuovo disco di Sergio Forlani: un inno alla speranza

Il pianista partenopeo Sergio Forlani che ha abituato il suo pubblico ad una musica made in Naples di grande respiro internazionale, non delude i suoi fan nel suo ultimo lavoro di recente pubblicazione dal titolo “Still Ground” ( su etichetta Useless Label). Un disco che nasce nel bel mezzo della pandemia, come lui stesso racconta nella descrizione della genesi dell’idea: “Autunno 2020. Mi siedo al piano, suono qualche nota e dopo cinque minuti smetto e lascio perdere. E’ preoccupante perché è l’ennesima volta che accade e non è buon segno. A gennaio di quest’anno dico basta e contatto Massimiliano Pone c/o Godfather studio sull’eventualità di tornare in sala per dar vita ad un nuovo progetto che dia continuità a “Back on the Ground” con Paolo Palopoli, di tre anni prima. Poi torno a sedermi al piano e capisco, suonando, di dover uscire con qualcosa di musicalmente più semplice rispetto a prima, quasi ad esorcizzare tutto uno stato di cose vissuto da me e da tutti noi nell’ultimo anno e mezzo. Ecco così che via via nascono “St. Moritz” riecheggiante ilJeff Lorber anni 90, “Clean Sheet” dal sound Montecarlo night, “Just in Town” dal tipico groove fusion ’80 e “Black Exit”, funk/blues dal sound EW&F. Ad un certo punto penso: oltre che in musica è il caso che esprima anche con dei testi il momento che stiamo vivendo. Ed ecco “People of Hope” una ballad, e “Rise Street” un gospel, entrambi brani cantati, entrambi ad auspicare una rinascita artistica dopo un lungo periodo di stop, attraverso un pronto ritorno a fare e suonare nuova musica e nuove canzoni ma soprattutto a farlo per tutti e in spazi live adeguatamente supportati.Un lavoro di pregio sospeso tra virtuosismi e concetti pensati, elaborati e soprattutto condivisi, perché ancora una volta il pianista Sergio Forlani dimostra di amare la buona compagnia in musica. Infatti se nel precedente lavoro uscito cinque anni orsono “Back on the Ground” che lo vedeva in duo con il bravissimo chitarrista Paolo Palopoli, qui Forlani si circonda davvero delle eccellenze del panorama musicale made in Naples per dar vita ad un progetto di nuovi brani impreziositi anche da parole, fruibili dunque nella forma canzone vera e propria, dunque due songs cantate, auspicanti nei testi una rinascita artistica dopo un lungo periodo di stop, attraverso un pronto ritorno a fare e suonare nuova musica e nuove canzoni costruite da armonie, melodie e ritmo.  fusion anni ’80 o smooth jazz, avendo come riferimento un periodo aureo della musica jazz/ fusion americana, degnamente rappresentata da band come Jeff Lorber fusion, Spyro Gyra e Yellowjackets. Compagni di avventura come detto, musicisti di pregio come Dario Franco, Enrico Del Gaudio, Brunella Selo, Carlo Lomanto, Giulio Martino, Fausta Molfini, Valentina Ranalli, Simone Sannino, Lorenzo Federici, Raffaele Carotenuto, Rocco di Maiolo. Un progetto di speranza, di condivisione, di arte, dove queste tre parole scritte in ordine sparso sono proprio il cardine, la soluzione di un possibile futuro in cui la musica dovrebbe ancora riunire artisti e pubblico, dunque anime pronte a sperare in un futuro più roseo, cosa che ancora sembra così lontana dalla realtà che siamo costretti ad affrontare.

SERGIO FORLANI – note biografiche

Inizialmente autodidatta, ad inizio anni 80 intraprende gli studi di armonia e improvvisazione jazz col maestro F.de Crescenzo, sempre prestando la massima attenzione a certe sonorità ECM, etichetta simbolo del jazz europeo. Nel 1990 fonda PATSIMILE, band ispirata al sound del Pat Metheny Group, con cui si esibisce nei maggiori clubs campani tra cui il Lennie Tristano. Qui fa il suo esordio nel gruppo il chitarrista Paolo Palopoli col quale realizza il suo primo cd “First Out” dal suono tipicamente metheniano. Nel 2007 assieme a Palopoli dà una svolta etnica al loro secondo progetto “Armodia Etnica” cui prendono parte musicisti come Giulio Martino,Rocco di Maiolo, Marco Sannini e Gianfranco Campagnoli, e con il quale partecipa a numerose rassegne come “Le jaser du jazz”, “Etabeta sound”, “Festa Europea della Musica 2008”, “Festival Musica e Filosofia 2008”, e alla XIV edizione del concerto per l’Epifania 2009 teletrasmesso su Rai1. “Etnodie”, terzo progetto dei due, è la prosecuzione del precedente, sempre all’insegna delle etnie con il jazz a fare da sfondo. Con esso partecipa a “Pescara Jazz in Fall 2010” assieme ad artisti del calibro di Dado Moroni, e alla XII edizione del “Sorrento Jazz Festival 2011”, assieme a Kyle Eastwood e Raphael Gualazzi. Col Sergio Forlani Trio partecipa al “Pozzuoli jazz festival 2012” ed al“Piano jazz…e dintorni 2012” tenutosi in villa Fondi a Piano di Sorrento, nonché alla programmazione eventi 2013 del Marianiello jazz cafè. A marzo esce il primo cd del Sergio Forlani Trio dal titolo “Non solo etno…” con il quale interrompe momentaneamente il discorso etno-popolare-jazz intrapreso con Palopoli nei tre precedenti cd per dare spazio ad una delle sue passioni musicali, la forma “song” eseguita con pianoforte contrabbasso e batteria, nonché alla consueta ricerca di nuove melodie aventi il maggior respiro possibile nell’ambito dei singoli brani. Ad aprile 2013 interviene come ospite del programma di Radio Rai-Web Radio7 “It’s now or never”, e con il Sergio Forlani Trio(guest Rocco di Maiolo) partecipa alla X edizione del Disco Days presso la Casa della Musica di Napoli presentando “Non solo etno”. A maggio 2013 la band è inserita nella programmazione dell’associazione culturale Live Tones di Alberto Bruno e Ornella Falco, sotto il patronato del Comune di Napoli – Maggio dei Monumenti. Conclusa momentaneamente l’attività con il trio riprende la collaborazione con Paolo Palopoli che si concretizza con l’uscita nel dicembre 2017 di “Back on the Ground”, un ritorno alle origini jazz-fusion dei due musicisti dopo le esperienze etno-jazz del recente passato. Al progetto prendono parte tra gli altri Enrico del Gaudio, Aldo Vigorito, Emilia Zamuner, Daniele Scannapieco, Gianfranco Campagnoli, Rocco di Maiolo e Raffaele Carotenuto. A dicembre 2018 prende parte all’evento ideato dal maestro Bruno Persico “Otto pianisti in cerca d’autore”, realizzato presso il Complesso Monumentale San Lorenzo Maggiore a cura di Michele Solipano del Napoli jazz club. All’evento partecipano o

STILL GROUND – Sergio Forlani. – piano, keyboards  Dario Franco – bass  Enrico Del Gaudio – drums  Brunella Selo – vocals  Carlo Lomanto – vocals, guitar, percussions  Giulio Martino – tenor and soprano sax  Lorenzo Federici – trumpet  Raffaele Carotenuto – trombone  Peter’s jazz trio: Fausta Molfini, Valentina Ranalli, Simone Sannino – vocals, choir.    Massimiliano Pone – sound engineer c/o Godfatherstudio. Giorgio Molfini – video operator. Etichetta: Useless label.

Articolo precedenteBambola (La strada di Nicola), lo spettacolo musicale in scena all’OFF/OFF Theatre di Roma
Articolo successivoERIS: dal 24 febbraio online il video di “6 VERSOS” feat. ELY