Stop. In the name of Love: L’Orso
“fare tutto ciò che posso è normale,
fare al di là delle mie capacità è una sfida…
dove finiscono le mie capacità
comincia la fede,
ed una forte fede vede l’invisibile,
crede l’incredibile e riceve l’impossibile!”
D. Ikeda – SGI President
Stop. In the name of Love: L’Orso.
liberamente ispirato a L’Orso di Cechov
…… Un appuntamento da non perdere
Note di Regia
Ne L’orso Popova e Smjrnov si incontrano. Si incontrano e non vogliono accorgersi di essersi incontrati.
Si prendono in giro, si urlano contro, si sfidano a duello. Travestiti da orsi e vedovelle, i personaggi, i fatti, le parole succhiano straziati e comici il desiderio di riconoscersi, ricominciare, gioire: in nome dell’amore fermarsi.
Che significa per ognuno di noi fermarsi? Cosa è per noi proprio difficile, difficile, difficile lasciare andare?
I no hanno trasformato l’uomo in orso e il tradimento ha reso una vedovella guerriera del lutto.
Stop. In the name of love: L’Orso è un atto d’amore per l’entusiasmo cosciente.
L’entusiasmo è difficile, sembra sempre che ci possa sfuggire dalle mani, ci fa uscire dal brodino tiepido del potrei cadere e solo soffrire. ci rende responsabili: è lo sforzo che ogni giorno è necessario fare per conservarlo.
Non vogliamo vedere che le cose potrebbero non andare come sempre… ma meglio…
Sinossi
Elena Ivanovna Popova è una stoica vedova che ha deciso dopo la morte del marito di isolarsi dal mondo rinchiudendosi nella sua casa nella campagna russa.
Luka, il suo fedele servitore, tenta in tutte le maniere di far tornare sui suoi passi la padrona, ma senza successo. L’evento inatteso però è dietro l’angolo e non tarda ad arrivare. Un giorno d’estate si presenta in casa della Popova l’ex ufficiale di artiglieria e proprietario terriero Smirnov, venuto con la ferma intenzione di riscuotere delle vecchie cambiali che il marito della Popova gli doveva.
La vedova si rifiuta di pagare all’istante il forestiero, ma Smirnov non ha alcuna intenzione di cedere ed esige subito la somma richiesta. Cosa succederà?
Lui è arrabbiatissimo, nessuno lo rispetta, nessuno lo paga, e le donne poi… lei è arrabbiatissima, suo marito la imbrogliava, umiliava, ignorava… sono serissimi e determinatissimi… la delusione rende i romantici bestie…bestie vere, oneste… e l”onestà crea belle dolci brecce, pian piano o tutto di un colpo mi accorgo che mi fido ancora…
Io spesso voglio essere entusiasta. Lo voglio davvero essere ma poi trovo ogni cosa possibile per ritornare giù o ad una sana via di mezzo in cui sto così così. E’ difficile per me essere entusiasta. Essere tristi o così così non ti dà alcuna responsabilità. Essere entusiasti invece sì.
Regia Francesca Viscardi Leonetti
Elena Ivanovna Popova – Francesca Viscardi Leonetti, Lucilla Diaz, Maria Tona.
Grigorjj Stepanovic Smjrnov – Mattia Mor, Christian Vit, Tiziano Mariani.
Luka – Valeria Belardelli
Bon Bon – Tiziana Rollo
al pianoforte Marco Della Gatta
Collaboratore alla regia – Fabrizio Raggi
Collaborazione alla drammaturgia – Valeria Belardelli
SALA UNO di Roma
Piazza di Porta San Giovanni, 10
dal 25 Ottobre al 6 Novembre 2011
dal martedì al sabato ore 21, domenica ore 17.00
prezzo biglietto intero 15 euro ridotto 12 euro