Storia della serenata romana uno Spettacolo-Concerto di Stefano Reali al Sala Umberto di Roma – 20 febbraio 2012 ore 21.00
Nell’anno del centenario della Sala Umberto, Storia della Serenata Romana propone un viaggio nel tempo alla ricerca delle radici più profonde della tradizione musicale romana, che ebbe il grande Ettore Petrolini tra i suoi massimi interpreti, fin dal suo debutto nella storica sala di via della Mercede.
Storia della Serenata Romana è uno Spettacolo – Concerto che abbina all’intrattenimento e alla piacevolezza delle serenate e dei canti popolari più tipici di Roma, un approfondimento sulla Storia della musica del nostro Paese, prendendo spunto dai suoi brani più celebri e amati.
Tutto ha inizio a Roma, nel ‘500 , quando il Saltarello Ciociaro si trasforma gradualmente, ma senza rinnegare le proprie radice popolare e sessuale, in una serie di forme musicali autonome, trovando un terreno fertile fatto di promettenti cantautori e di spettatori desiderosi di ascoltare canzoni che parlino di loro e li rappresentino, anche negli aspetti meno aulici, ma soprattutto in quelli più spiccatamente “terreni”.
Le canzoni romane, infatti, raccontano storie. Fanno riferimenti alle scorrerie dei turchi. Diventano mezzo di comunicazione fra carcerati e familiari. Raccontano vicende di malavita. In un ‘epoca in cui la comunicazione non esisteva se non nella forma gridata, la canzone romana prospera e si afferma soprattutto nel genere della Serenata, l’antenata di tutte le canzoni d’amore che, ancora oggi, rappresentano la maggior parte della musica prodotta non solo in Italia, ma nel mondo.
Avveniva tutto di sera, da cui deriva il nome, Serenata, appunto. Accompagnato da un gruppo di suonatori, l’innamorato si appostava sotto a alla finestra dell’amata e dava voce a una proposta d’amore, una promessa, una dichiarazione pubblica che il corteggiatore donava alla sua amata, cantando sotto alla sua finestra. Non era solo un corteggiamento. L’innamorato si prendeva un grande rischio perchè si esponeva in prima persona con i parenti e tutto il vicinato dell’amata senza alcuna certezza di un’accoglienza favorevole. Certo, c’era sempre la speranza che la serenata finisse con un lieto fine: il lancio di un fiore rosso da parte della donna.
A partire da questa tradizione, che sarà drammatizzata nelle Serenate “a Dispetto” e resa comica dagli “Stornelli”, nasce la canzone romana moderna, alla fine dell’800, che trova i suoi immortali poeti in autori-interpreti, primo tra tutti Romolo Balzani. Non c’è canzone d’amore moderna che non debba qualcosa alla Serenata Romana, di cui si possono rivelare tanti segreti e tante curiosità, anche in modo inaspettatamente comico, approfittando dell’amichevole apparizione di alcuni ospiti a sorpresa, vere e proprie star nazionali della canzone romana.
Lo spettacolo-concerto, narrato da Stefano Reali, si avvale della presenza eccezionale di una delle massime interpreti della canzone romana: Serena D’Ercole, finissima interprete, cresciuta musicalmente assieme al grande Fiorenzo Fiorentini, che la volle accanto a sé in innumerevoli spettacoli.
Nell’orchestra, diretta dallo stesso Stefano Reali, spicca la presenza di solisti di eccezione, quali Marco Guidolotti, clarinetto e sax, Massimiliano Lazzaretti, fisarmonica, Stefano Nunzi, contrabbasso, e Marco Rovinelli, percussioni.
SALA UMBERTO di Roma
Via della Mercede, 50
(06.69925819/ 06.6794753
Prezzi da 20 a 10 euro