Continuano gli spettacoli teatrali al Tor Bella Monaca che vedono come protagonisti gli artisti coinvolti nella nuova stagione 2022 | 2023. Dal 1 al 6 novembre saliranno sul palco Andrea Tidona, Francesco Pelosini e Massimo Venturiello, e altri nomi del panorama teatrale nazionale
Grande attesa martedì 1° per Agamennone nella versione di Ritsos, il grande poeta greco. Il re Micene, potente despota omerico è a capo della spedizione contro Troia. È un uomo vecchio, giunto a casa dopo una lunga estenuante guerra e capace di un solo ultimo atto di valore: una confessione della propria versione della storia alla moglie Clitennestra. Come se Cassandra lo avesse già informato della sua morte imminente, Agamennone ricompone i passi di un cammino durato dieci anni, non per evitare il proprio destino ma per testimoniare le poche reali vittorie che è riuscito a compiere su sé stesso, prima fra tutte la lucida visione della propria vanità. Se in Eschilo non si vede mai cosa accade all’interno del palazzo, Ritsos invece ci porta all’interno dove Agamennone racconterà la sua storia, quella di un uomo sensibile, fragilissimo, trasformato dalla guerra, una figura quasi sacralizzata dalla consapevolezza degli errori e dell’insensatezza umana, in grado di accorgersi addirittura delle piccole fatiche di una formica e di rivedervi tragicamente, le proprie. La regia sceglie una Clitennestra giovane, la donna della memoria di Agamennone, che lo guarda muta e che in scena riempie d’acqua recipienti, bicchieri, “suonando l’acqua” favorendo l’emersione dei ricordi del re, come una Mnemosyne. Al contempo Clitennestra è anche un’immagine erotica fuori dal tempo che, come fa dire Ritsos al vecchio re, “conserva lo splendore e la gloria della mia giovinezza”. Ma la giovane moglie si sovrappone alla figlia Ifigenia, sacrificata per ottenere il favore dei venti, così come alla sacerdotessa Cassandra, sua giovane amante e bottino di guerra. La scena – sonorizzata – è quella della memoria, un interno in un esterno: una tavola di ferro, nuda, cosparsa di bicchieri e brocche, una chaise longue e a terra, tutto intorno, dei recipienti anch’essi pieni d’acqua. Sullo fondo, uno specchio/porta dal quale gronda acqua. In scena in sala grande dall’1 al 3 novembre (ore 21).
Da giovedì 3 a sabato 5 novembre, in sala piccola, va in scena Robin Hood. L’eroe muore sempre per ultimo per la drammaturgia di Federico Malvaldi. Con Francesco Pelosini, Fabio Buonocore, Veronica Rivolta, Jacopo Riccardi sul palco si darà vita a una storia cupa e ambientata in un futuro, irreale ma non troppo, lontano, ma non tanto, possibile. Forse. Un potere centralizzato e lontano dai cittadini si impone con forza e in-giustizia. Le persone si lamentano e si piegano passivamente, la partecipazione alla vita politica è assente. Marian è morta, Robin è abbandonato nel suo dolore, Fra Tuck è uno spacciatore, l’unico che cerca di resistere è Little John. Tuttavia, qualcosa cambierà. Perché ribellarsi alle ingiustizie è giusto e perché se vogliamo dei cambiamenti non possiamo nasconderci. Lo spettacolo alterna una narrazione di un coro, che racconta e porta avanti l’azione, ad alcune scene di cambiamento, conflitto e decisioni prese che avvengono all’interno di un monolocale in un quartiere marginale di una grande città.
La programmazione prosegue in sala grande venerdì 4, sabato 5 (ore 21) e domenica 6 novembre (ore 17:30) con Massimo Venturiello in La prima indagine di Montalbano di Andrea Camilleri. L’idea di portare, per la prima volta, in teatro il commissario più famoso della narrativa contemporanea italiana è nata in seguito allo straordinario successo che hanno ottenuto gli audiolibri, recentemente pubblicati in Rete dalla Storytel, che Venturiello ha avuto il privilegio di interpretare. La lingua inventata dal Maestro, carica di musicalità, arriva nella sua interezza a chiunque, la parola diventa immagine ammaliante, la trama inchioda e non consente distrazione alcuna. L’attore ha avvertito pertanto la naturale esigenza di proseguire il percorso iniziato allestendo un Reading teatrale su “La prima indagine di Montalbano”. Qui nascono tutti i personaggi dei successivi numerosi romanzi che hanno conquistato l’interesse di milioni di lettori. Nasce soprattutto il commissario Montalbano, certamente ancora ignaro del luminoso destino che il genio del grande Camilleri gli stava riservando.
La settimana si conclude in sala piccola domenica 6 novembre nel pomeriggio con Una volta, C’era una volta, una rappresentazione dedicata ai bambini. Silvia Lazzeri, Silvia Romani e Carlo Scorrano coinvolgeranno i più piccoli con le fiabe della tradizione popolare da sempre nostre compagne, per dormire, per crescere e per scoprire il mondo. Dal Piemonte alla Sicilia, dalla Toscana alla Puglia, da Roma a Venezia, da Milano a Napoli, in tutta la penisola, di bocca in bocca, di generazione in generazione, fiabe, favole e racconti. Con principi e principesse, briganti e signori, maghi e pastori, animali magici e nobili bizzarri e tanti altri ancora tra personaggi, oggetti magici e animali parlanti. Un percorso magico in cui i personaggi fluttuano tra realtà e fantasia, un viaggio immaginifico possibile solo grazie alla lettura.
Teatro Tor Bella Monaca – Arena Teatro Tor Bella MonacaVia Bruno Cirino angolo Via Duilio Cambellotti raggiungibile con Metro C o Linea Bus 20
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