Terrae Nostrae, La Terra dell’Ulivo, della Vite, del Grano e del Melograno, la personale di Corrado Veneziano a Castellaneta

TERRAE NOSTRAE, La Terra dell’Ulivo, della Vite, del Grano e del Melograno, la personale di Corrado Veneziano a Castellaneta – A pochi chilometri da Taranto, nella particolare cornice di Castellaneta (luogo di nascita di Rodolfo Valentino), i prodotti del campo – soprattutto l’Uva, le Olive, i Melograni, il Grano – diventano protagonisti di una tre giorni di pittura e arti figurative, accompagnata da musica, letture, seminari di voce e recitazione, visite guidate. Dall’1 al 3 novembre a Castellaneta (Taranto) la personale di Corrado Veneziano nell’ambito della manifestazione TERRAE NOSTRAE

Sostenuta dal Comune di Castellaneta (Ufficio Agricoltura, Turismo e Marketing territoriale) e dalla Pro Loco D. Terrusi, e coordinata da Corrado Veneziano, la manifestazione si impegna a tenere assieme aspetti concreti (anche con la presenza di molti operatori regionali del settore agricolo) e aspetti simbolici e immateriali.

Gli attori (tra questi Annachiara Canario, Michele Cipriani, Nina Nicastri, Paola Ricci), i musicisti, guidati da Francesco Molinari, con il quartetto di fiati Parvus, la EuroBanda di Altamura, il Lions Club, l’Istituto Alberghiero Perrone, l’Istituto Ipsia con le sue creazioni stilistiche, unitamente a molteplici fotografi pugliesi, si muovono tra i palazzi nobiliari e le antiche chiese, rendendo i vicoli e le strade un punto di identità, di aggregazione e di festa.

A fare da collante alle tre giornate, sono le opere pittoriche di Corrado Veneziano – a cura del critico d’arte Niccolò Lucarelli – che riprendono incipit e citazioni dell’Antico Testamento, della cultura greco latina e mediterranea, per arrivare a legare immagini e parole più contemporanee: Neruda, Eliot, Pasolini.

Tra le opere, spicca una tela del “Leonardo Atlantico” di Veneziano (ispirato al famoso Codice di Leonardo da Vinci) presentato ad Amboise con il patrocinio del Governo francese e del Museo del Louvre, che parla di come “il cielo e la terra sono uniti da infinite rette che aspettano di essere guardate e moltiplicate”: un accenno esplicito al lavoro silenzioso e insostituibile degli alberi (che legano la terra, il cielo, e le loro infinite prospettive) e dei suoi prodotti più ricchi di storia: per l’appunto l’Ulivo, il Melograno, il Grano, la Vite. 

Maggiori informazioni sul sito https://castellaneta.gov.it/pubblicazioni/item/19166-terrae-nostrae-ode-alla-vite-all-ulivo-al-grano-al-melograno

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