Dall’11 al 26 Giugno 2022, l’Associazione Culturale Galleria Papini ad Ancona, promuove la mostra TerraMareStelle dedicata alle opere di Carlo Gasperoni, a cura di Camilla Boemio, presentando venti opere dell’artista, in parte inedite.
L’arte digitale nasce negli anni ’50: La sua origine si fa risalire alle sperimentazioni di due programmatori e matematici che dimostrano una particolare inclinazione e sensibilità verso la grafica, il tedesco Manfred Frank e l’americano Ben Laposky. Il vero sviluppo della digital art inizia a crescere dagli anni ’80, quando il PC comincia a diventare una tecnologia accessibile. Questo ultimo, diventa un medium estetico nel quale vengono realizzate opere che esplorano questa ricerca in modo innovativo, con interventi solo nella rete o facendo proprio il mezzo come una nuova tela nella quale andare a sperimentare ibridazioni, e nuovi linguaggi.
In questo scenario, Gasperoni traduce la sua formazione artistica in quadri astratti dalle vivide cromie, con tecnica digitale. Alla realizzazione delle singole opere, segue la stampa su alluminio dibond ricoperto di plexiglass, elemento che rende l’opera fedele allo schermo su cui è stata dipinta e ne preserva la conservazione nel tempo. Protagonista della mostra è la natura, che dal firmamento alla terra evoca nell’artista immagini le cui suggestioni sono interpretate nella sua personale ed acuta visione.
L’artista realizza così una sintesi tra il suo solido lato scientifico e il suo innato lato artistico. La sua arte attinge dunque in egual modo alla natura reale e alla scienza. Ispirata a corpi celesti e a fenomeni naturali, ha il compito di trascinare chi ne fruisce in un turbinio di emozioni cromatiche
Come scrive Camilla Boemio nel catalogo cartaceo, e nella versione e-book, che accompagna la mostra, “L’approccio audace al gesto di Gasperoni pone direzioni nelle quali l’utilizzo dell’astrazione diventa un linguaggio sia formale che poetico nel quale i colori, le forme accennate, e il cosmo svelato assumono modalità personali di coinvolgimento. E’ un’elaborazione sostenuta di un’intera visione del mondo soffusa di curiosità, misticismo e criticità, nella quale si compongono sorprendenti giustapposizioni compositive.
I ricordi dell’infanzia in Brasile alimentano meditazioni sull’iconografia popolare e sul rapporto con la natura equatoriale e forniscono in modo dirompente le basi per ogni composizione sperimentando modi sempre più elaborati di rendere le superfici quasi scultoree incluso l’utilizzo della retro luce, aprendo un confine labile nell’indagine del paesaggio immaginato, trasognato e trasfigurato collocato in una natura liquida, fluida e mutevole”.
Come scrive Gasperoni nel suo testo emozionale: “Viviamo in un mondo con meraviglie che non conosceremo mai abbastanza. Possiamo sempre godere da vicino della magia del mare e della caleidoscopica realtà della terra. è da qui che la nostra mente parte per sognarla e per descriverla. Guardando il cielo ci accorgiamo che siamo parte di un universo sconfinato e che possiamo solo immaginare la bellezza degli astri. La rappresentazione mentale di questi sogni diventa tangibile solo attraverso l’arte, che può concretizzare la realtà onirica, permettendo a quanti vi si immergano di essere a loro volta trasportati in un mondo parallelo piacevolmente colorato.”
Nel 2021, l’artista ha partecipato con una personale nella Galleria Tibaldi Arte Contemporanea alla diciassettesima edizione della Giornata del Contemporaneo, promossa dall’Amaci.