Terremoto, domenica mattina una nuova scossa – Si continua a vivere nel terrore nel centro Italia a causa delle continue scosse di terremoto. Alle 7 e 40 di domenica 30 ottobre una nuova scossa di magnitudo 6.5 a 10 km di profondità con epicentro nei pressi di Norcia. La scossa è stata sentita distintamente in tutti i quartieri di Roma, nelle Marche, in Abruzzo, in Umbria, in Toscana, in Campania e anche a Bolzano. A Roma chiuse le linee delle metropolitane poco dopo le 8. Rilievi anche sulla Roma-Lido, Termini-Centocelle e Roma-Viterbo, si sono veirificati molti crolli tra cui quelli avvenuti nella Basilica di San Paolo. Chiuso un cavalcavia a Ostia. Sotto osservazione anche il Colosseo. La situazione invece è disastrosa nelle zone colpite dal sisma. La parte alta della frazione di Castelluccio di Norcia è stata praticamente rasa al suolo. Ad Ussita è il disastro. ‘E’ crollato tutto, vedo colonne di fumo, è un disastro, in disastro!’‘. Ad affermarlo è il sindaco di Ussita, uno dei comuni più colpiti dal sisma del 26 ottobre, Marco Rinaldi, dopo l’ultima forte scossa. ”Dormivo in auto, ho visto l’inferno…” . La situazione non è diversa ad Arquata del Tronto dove il sindaco disperato ha dichiarato: E’ venuto tutto giù, ormai non ci stanno più i paesi”. A Norcia sono crollate la Basilica di San Benedetto e la cattedrale di Santa Maria argentea, a Norcia. Al momento sembra non ci siano vittime, solo una decina di feriti. Sono 20 i comuni delle Marche interessati dal nuovo sisma che ieri ha sfiorato la magnitudo 6. Sono Visso, Ussita, Pievetorina, Acquacanina, Montecavallo, Fiastra, Pievebovigliana, Caldarola, Camerino, Muccia, Serrapetrona, Cingoli, Matelica, San Severino Marche, Tolentino, Caldarola, Fiuminata, Castel Sant’Angelo sul Nera, Sefro e Pioraco, tutti in provincia di Macerata. E’ la prima rilevazione del Centro operativo regionale, girata al Dicomac di Rieti. Dalla prima scossa del 26 ottobre tra Perugia e Macerata, registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia le repliche sono state più di 530. Sembrerebbe che a causare il susseguirsi delle scosse sia la stessa faglia del 24 agosto. Vediamo nel dettaglio quali sono state le più forti partendo da quella di magnitudo 5,4 e 5,9 avvenute alle 19,10 e alle 21,18 del 26 ottobre. Dal 26 ottobre possiamo dire che sono stati cinque i terremoti di magnitudo superiori a 4,0. Il primo, di magnitudo 4,5, è avvenuto alle 23:42 di ieri a Castel Sant’Angelo sul Nera e gli altri tre sono stati registrati a partire alle prime luci dell’alba: il primo, di magnitudo 4,1, alle 5:19 sempre a Castel Sant’Angelo sul Nera, seguito alle 5:50 da una scossa di magnitudo 4,4 nella zona di Ussita e poi, alle 10:21 da una terza scossa di magnitudo 4,4 ancora a Castel Sant’Angelo sul Nera. Il più recente, di magnitudo 4,2 è stato registrato alle 19,22 nella zona di Norcia. Sempre a partire dalle 19,10 di ieri sono state registrate 85 repliche di magnitudo compresa fra 3,0 e 4,0 e sono state 450 quelle di magnitudo compresa fra 2,0 e 3,0. In base alle prime verifiche sembrerebbe che una grossa fetta dell’Appennino si sia abbassata di un metro. Quello di questa mattina è uno dei terremoti più forti degli ultimi 36 anni. L’ultimo a memoria è quello catastrofico che colpì l’Irpinia e che causò 2900 morti.