Da venerdi 18 Giugno in tutti in negozi sarà disponibile il nuovo disco del compositore ANTONIO FRESA dal titolo THE BORGES LABYRINTH & VATICAN CHAPELS LIVE, A SOUNDTRACK EXPERIENCE su etichetta Adesiva Discografica e distribuzione Self. Tutte le musiche sono state registrate con l’ORCHESTRA DEL TEATRO LA FENICE.
In questo progetto musicale Antonio Fresa è compositore, direttore d’orchestra e pianista.
La suite in 4 movimenti in apertura del disco dal titolo Walking The Labyrinth è stata composta da Fresa in occasione della prima apertura al pubblico dell’incantevole Labirinto Borges sito a Venezia sull’isola di San Giorgio avvenuta venerdì 11 giugno 2021. Con l’originaria intenzione di creare un’esperienza extrasensoriale ed indimenticabile per il visitatore che percorre il suo Labirinto tra musica odori suoni colori e profumi.
Il Labirinto Borges nato nel 2011 e realizzato dalla Fondazione Giorgio Cini è ispirato al racconto di Jorge Luis Borges Il giardino dei sentieri che si biforcano ed è composto da più di 3200 piante di bosso alte novanta centimetri.
Le musiche di Walking The Labyrinth composte da Fresa sono state registrate al Teatro Malibran nel Maggio 2021. L’album è stato mixato e masterizzato da Paolo Iafelice negli studi milanesi di Adesiva Discografica, etichetta che si contraddistingue per la cura che dedica alla selezione e produzione dei suoi titoli
La produzione esecutiva del disco è stata curata da Ilaria D’Uva (con la sua azienda D’Uva, operativa dal 1959 nell’interpretazione del patrimonio culturale attraverso la tecnologia e nei servizi museali in Italia, gestisce le attività di accoglienza e le visite guidate alla Fondazione Giorgio Cini, al bosco con le Vatican Chapels e al Labirinto Borges) in collaborazione con Fondazione Teatro La Fenice e Adesiva Discografica.
Il disco sarà pubblicato dalla label indipendente Adesiva Discografica e distribuito da Self in tutti i negozi. Già disponibile su tutte le piattaforme streaming e download.
THE BORGES LABYRINTH & VATICAN CHAPELS LIVE, A SOUNDTRACK EXPERIENCE include anche la registrazione di 6 brani tratti dal concerto dedicato alle Vatican Chapels che lo scorso Settembre 2020 si è tenuto a Venezia al Teatro Malibran, con Antonio Fresa a dirigere per la prima volta l’Orchestra del Teatro La Fenice.
Tracklist
Walking the Labyrinth
Chordal mirrors
Hope in G major
From a single note of wood
Through
Uneven mallets
If I want a bell
Il linguaggio musicale di Fresa è globale. Classico moderno e contemporaneo al tempo stesso. Ricco di riferimenti. Ravel, un certo Morricone, Piazzolla nelle parti di bandoneón, Pat Metheny in alcuni crescendi armonici, ed anche Ludovico Einaudi, per l’attitudine Pop espressa in Walking The Labyrinth.
Il lato romantico e partenopeo del compositore, molto marcato quest’ultimo, spazia tra orchestrazioni tipiche novecentesche e risoluzioni armoniche in stile settecento.
Il risultato è molto orecchiabile e si tratta di un linguaggio classical pop che gode di luce propria e dignità lirica: è ancora possibile fare “musica classica” nel senso più popolare del termine, perché la classica è sempre stata la musica di tutti. Questa è la forza vera di Fresa. Esprimere la contemporaneità con il linguaggio classico.
Parleremmo di un neo romanticismo in cui è ancora possibile emozionare con armonie conosciute.
La musica pur essendo descrittiva e quindi rimandare ad altro da se è comunque godibile per quello che è.
Fresa e il labirinto
“Ossessivamente sogno di un labirinto piccolo, pulito, al cui centro c’è un’anfora che ho quasi toccato con le mani, che ho visto con i miei occhi, ma le strade erano così contorte, così confuse…” (Borges) … e una melodia smarrita sussurra la sua esistenza in dolci note e armonia degli elementi.
La tensione emotiva lascia vibrare l’ascoltatore in possibili realtà evocate in forma essenziale e coinvolgente. L’autore ci accompagna attraverso il suo personale percorso fatto di scelte consapevoli e mature.
“Il brano Walking the Labyrinth è una suite in quattro movimenti che racconta la metafora dell’esistenza che scorre al contrario, dalla morte alla nascita, risolvendo l’enigma della vita, vissuta attraverso quattro momenti: l’evaporazione, la solidità, il caos e la nascita. L’evaporazione è la fine del respiro. La solidità è la consapevolezza dell’età matura. Il caos è il labirinto, il centro della vita e il turbinio della ricerca di sé. Il quarto movimento è l’origine della vita che riporta alla condizione dell’innesco dell’esistenza”. Antonio Fresa
Così la natura e i suoi concerti diventano una alternativa ad una biforcazione del sentiero che può condurre alla rapsodica civiltà metropolitana misurata in senso metrico dal tempo scandito a chiare e pesanti pulsazioni di batteria: il tempo umanizza la musica di Antonio iscrivendola in una scansione comune a tutti.
Con la sua opera Fresa agevola la percezione sensibile di una rappresentazione, di una possibilità. Una possibilità dell’essere, comunque nei limiti dell’umana comprensione.
Infine sembra dirci come Borges: Lascio ai diversi futuri (non a tutti) il mio giardino dei sentieri che si biforcano (Borges).
Video Walking The Labyrinth (Track 1)
https://youtu.be/26Hlm5zpYdA
Video Norman Foster, Through (Track 5)
https://youtu.be/z3Ud_EhBDnA