The Fuzzy Dice & Pamela Petrarolo e l’incontro dei mondi in Bella Señorita

I The Fuzzy Dice sono una delle realtà più interessanti del panorama musicale italiano, capaci di far ballare e scatenare tutti, nelle piazze e in televisione, attraverso delle sonorità vintage. Pionieri della musica anni ’50 e ’60, la band abruzzese si è resa protagonista di un inedito e storico incontro. Infatti, nel nuovo brano, si sono affiancati ad uno dei volti storici di Non è la Rai: Pamela Petrarolo, grande protagonista degli anni ’90 musicali e televisivi.

Da questa unione atipica nasce così Bella Señorita, il brano prodotto da Andrea Fresu (Keep Hold s.r.l.) e Starpoint Corporation Srl e scritto da Emiliano Palmieri e Anna Muscionico e già disponibile su tutte le piattaforme digitali.

Il brano, nonostante l’unione di questi generi apparentemente differenti, si manifesta come un vero tormentone fuori stagione, dal ritornello accattivante e ritmato. Un brano che naviga tra le sonorità vintage e l’energia di un pop moderno. Un crossover musicale tra mondi diversi, ma che insieme regalano momenti di pura estasi. Un brano fresco a fare da sfondo al ricordo di un amore fugace, ricordato con affetto, sentimento, passione e nostalgia. A comporre la band: Teddy Di Ubaldo (voce), Lorenzo Fantini (piano), Matteo Fantini (contrabbasso), Filippo Del Piccolo (chitarra) ed Elvis Di Natale (batteria)

Una storia che parte più di dieci anni fa: come si riesce a durare così tanto insieme?

I The Fuzzy Dice nascono da un gruppo di amici che condividevano la stessa passione, ognuno con le proprie preferenze, ma con il mondo vintage a unire il tutto. Ormai sono tanti anni che stiamo insieme e con tutte le date che facciamo, non è sempre facile condividere, anche perché passiamo più tempo tra di noi, che con le nostre famiglie. Specialmente in estate. Tuttavia, c’è un’amicizia importante tra noi che ci fa superare tutto, anche i momenti di discussione o le incomprensioni. La musica però mette tutto a posto. La musica è il nostro trait d’union!

Una storia che ha portato tante collaborazioni: da Bobby Solo fino a Pamela Petrarolo. Un’evoluzione musicale e soprattutto un’evoluzione nel percorso artistico, rimanendo però sempre voi stessi.

Se sì porta quello che sì è e si è sinceri, è facile rimanere se stessi. Abbiamo avuto la fortuna di incontrare e collaborare con tanti artisti, che si sono rivelati anche grandi professionisti. Noi portiamo quello che siamo, senza mai snaturarci, ma anzi, cercando di andare incontro ad un’esigenza di musica condivisa.

 

Bella Señorita è il vostro ultimo brano realizzato proprio con Pamela Petrarolo. Un’incontro inedito tra il vostro mondo vintage e Rock ‘n’ Roll e il suo più pop…

Due mondi differenti, ma che si sono rivelati complementari anche grazie a Pamela. Lei è stata fantastica e alla mano. Si è comportata da vera grande artista: umile, disponibile e bendisposta con noi. Così abbiamo unito il nostro mondo musicale anni ’50 e ’60 al suo pop anni ’90 più moderno. Si è creata un’alchimia forte da subito. Con lei abbiamo dato un’ulteriore bellezza alla nostra musica. A livello strumentale ci abbiamo messo del nostro. L’unione è stata vincente perché abbiamo trovato il giusto equilibrio, tra la sua voce e la nostra musica. È venuto fuori un qualcosa di interessante, vero e sincero.

Il brano è il racconto di un amore fugace, che riemerge tra nostalgia e ricordi, ma è autobiografico o avete deciso di raccontare un qualcosa che in fin dei conti è capitato a tutti?

Noi ci siamo immedesimati nel brano, anche perché è stato scritto da Emiliano Palmieri e Anna Muscionico. Loro ci hanno mandato il provino e noi abbiamo arrangiato il pezzo. Sicuramente però qualcuno di noi ha vissuto questa esperienza: quella di una storia romantica o anche solo di un ricordo estivo. Diciamo che è un brano evocativo, che riporta anche ad un’Italia diversa, tra il tramonto di Sorrento e i film felliniani. È un brano in cui tutti possono ritrovarsi.

Quindi il vostro è anche un omaggio alla tradizione italiana: tra il mandolino, la tarantella, il “That’s Amore” e l’immaginario di un’Italia nostalgica…

Certamente! L’idea era di omaggiare quelle estati italiane fatte di purezza, verità e passione. Utilizzando frasi celebri e strumenti che riportano alla nostra terra, come il mandolino. Noi siamo legati ad un tipo di musica più esterofila, dai Beatles ad Elvis, ma ci sembrava giusto rendere omaggio alla nostra Italia e alle sue sonorità più raccolte. Il brano, può essere la colonna sonora di un viaggio in vespa, o proprio come nel film La dolce vita.

L’Abruzzo a fare da sfondo nel videoclip, così per omaggiare anche la vostra terra

L’Abruzzo è la nostra terra, è la nostra casa. È anche il territorio che ci ha visto muovere i primi passi, tra concerti e piazze. Ci è sembrato giusto omaggiare una regione bellissima e importantissima per noi. Era doveroso anche per il pubblico che ci ha sempre seguito.

Cosa vi aspettate da coloro che vi ascolteranno?

Che possano apprezzare l’energia del brano, l’alchimia con Pamela e la nostra voglia di fare musica. Questo è il nostro secondo inedito (dopo Portofino ndr.) e, seppur con brani diversi armonicamente, speriamo di entrare nel cuore delle persone e di diventare riconoscibili al grande pubblico.

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