The Spiral Quartet, il secondo album della cantante jazz Sara Della Porta approda in tutti i negozi e piattaforme digitali

The Spiral Quartet, il secondo album della cantante jazz Sara Della Porta approda in tutti i negozi e piattaforme digitali – “Entrare a contatto con le opere di un grande compositore come Mulgrew Miller è stato un privilegio senza pari –racconta SaraQualche anno fa ho avuto la fortuna di prendere parte ad un workshop dove ho cantato nella Big Band diretta da Roy Hargrove, il quale mi ha introdotta alle composizioni di Mulgrew Miller.

Questo è stato l’esordio, l’evoluzione e la nascita di questo progetto, vissuto con cura e, al contempo, col timore di approcciare un mondo di suoni e colori così ricco, complesso e completo.

Quest’album è il risultato del cammino iniziato molto tempo fa e che ha fatto di me una musicista. Dare voce e musica, ascoltare ciò che rimane impresso e proporlo a voi è l’anello finale del viaggio che oggi vi raccontiamo”. 

Il disco è stato presentato, live, il 25 e 26 gennaio all’AlexanderPlatz Jazz Club di Roma.

Il progetto nasce dalla voglia di vivere la musica attraverso l’intreccio e l’avvicendarsi delle voci dei diversi strumenti, i quali, esprimendo la narrazione, tengono costantemente vivo uno degli aspetti fondanti del jazz che é il reciproco ascolto. La scelta del repertorio e la stesura degli arrangiamenti avviene attraverso scelte condivise e con una coralità di intenti che fa da specchio all’anima del gruppo, che si propone quindi come un vero e proprio ensemble, nel quale vivono al contempo apertura e libertà espressiva.

La voce di Sara Della Porta è ricca di duttilità, agilità, creatività e controllo dello strumento e si intreccia nel dialogo con la raffinata tromba di Raynald Colom. La sezione ritmica vede al pianoforte Andrea Rea, pianista ricco di sensibilità, duttilità e disinvoltura nell’approccio verso le molteplici espressioni del jazz, doti queste che lo accomunano al bassista, Daniele Sorrentino, figlio d’arte, e artista dotato di un fraseggio profondamente cantabile e solido.

Alla batteria la maestria di Gregory Hutchinson che, ancora una volta, si mette a servizio della musica e di giovani musicisti che sostiene con impegno e passione. Il suo contributo come parte attiva del gruppo, regala un tocco di magia e permette alla musica di danzare sul velluto e di esprimersi in tutte le possibilità che l’arte del tempo possiede.

Il repertorio scelto, parte dalla comune passione per il grande pianista, recentemente scomparso, Mulgrew Miller.

Oltre alle sue indiscutibili doti pianistiche, Mulgrew Miller è stato autore di una musica densa di tutte le esperienze e le preziose collaborazioni che ha avuto durante la sua vita, da Woody Shaw, al grande Art Blakey e i Jazz Messengers, passando per Tony Williams e Betty Carter. Miller ha poi proseguito il suo percorso iniziando a suonare e a registrare la sua musica, che lo Spiral Quartet restituisce nella sua performance attraverso un percorso fatto di arrangiamenti e testi originali. Su questa stessa linea di aperture e spazi, si snoda il resto del repertorio, che viaggia dalle sonorità Coltraniane, dove la melodia e la modalità occupano un posto fondante, fino agli arrangiamenti di Andrea Rea di alcuni standards della canzone americana e del repertorio più propriamente jazzistico.

Track List:

  1. WINGSPAN –  feat. Raynald Colom
  2. SECOND THOUGHTS  –  feat. Logan Richardson
  3. CAROUSEL
  4. DRIFTIN’
  5. INCEPTION
  6. SPEAK NO EVIL
  7. IN A SENTIMENTAL MOOD
  8. HAND IN HAND
  9. RESOLUTION

10.SAMBA D’BLUE – feat. Daniele Cordisco & Walter Ricci

 Biografia

Intraprende gli studi vocali presso il Conservatorio di S. Cecilia a Roma e prosegue gli studi col M° Margaret Baker. Si laurea col massimo dei voti e menzione al merito, presso il Conservatorio L. Refice di Frosinone, in Canto e Musica Antica. Ha conseguito il “Certificat Superieur” presso il Conservatorio di Neuchatel, in Svizzera, sotto la guida di Rosa Maria Meister dove si specializza nel repertorio del primo barocco e in quello lideristico dell’800 e del ‘900 tedesco.

Studia il linguaggio jazzistico, approfondito presso la Saint Louis Academy di Roma, e con le figure di maggior spicco del canto jazz internazionale quali Cinzia Spata, Maria Pia de Vito, Mark Murphy, Roger Treece, Rhiannon.

Studia il linguaggio dell’improvvisazione jazz col pianista Ramberto Ciammarughi presso il Centro di Formazione e produzione artistica “l’Ottava”. Prende parte all’edizione del Fara Music Fest 2011 e 2013 in qualità di assistente ai corsi di strumento. La ricerca sul suono e sull’improvvisazione viene realizzata nell’ambito dell’ensemble “Machine Project”. Il lavoro discografico prevede la collaborazione di prestigiosi featurings come Fabrizio Sferra, Javier Girotto, Francesco Puglisi. Ha all’attivo diverse collaborazioni in formazioni che vanno dal duo a quintetto.

Attualmente insegna canto presso il Centro di produzione e formazione artistica “l’Ottava”.

Facebook: @saradellaportah Instagram: @saradellaportah  Twitter: @saradellaporta Websaradellaporta.com

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