Tiepolo, Guttuso, il Medioevo, il Settecento, nei mobili, nei gioielli, nell’arte a Padova Antiquaria. Ultimo week end alla Fiera di Padova – “La presenza a Padova Antiquaria di alcuni dei più qualificati antiquari italiani fa della fiera- mercato in svolgimento fino a domenica 31 marzo alla Fiera di Padova un punto di riferimento importante per chi vuole avvicinarsi all’arte: dal Medioevo ai giorni nostri, e per quanti cercano occasioni certificate di investimento culturale”. Lo sottolinea Nicola Rossi patron della manifestazione giunta alla 35^ edizione, mentre Andrea Colasio assessore alla Cultura del Comune di Padova, ricorda che prossimamente la città di Padova arricchirà il suo prestigio di Urbs picta con la nascita della più grande raccolta europea di opere di design, ospitate al Castello Carrarese.
Ultimo week end per gli appassionati di antiquariato in Fiera, dove espongono 80 antiquari e dove per la prima volta sono presenti tutti gli antiquari padovani. Moltissime le preziosità in mostra, per valori che da poche centinaia di euro arrivano a mezzo milione ed oltre. Tra le curiosità ci si imbatte in una tavolata imbandita con piatti Vecchia Ginori anni Trenta e calici in cristallo toscano e oro zecchino su tovaglia di quattro metri in pizzo di Cantù primi ‘900 fatta a tombolo in punto Venezia (Antiqua, Lugo di Romagna); in un grande dipinto di metà ‘800 firmato Giuseppe Mancinelli con Mosè abbandonato dalla madre, e in una pregiata vasca settecentesca del patriziato veneziano (Tornabuoni Arte antica, Firenze); in una collezione di quadri e stampe del ‘7-800 a tema castello del Catajo (Galleria Nuova Arcadia, Padova); in una Madonna senese di inizio Trecento o in un cofanetto siculo- persiano in avorio madreperla e corno del XII secolo (Fabbri Arte, Mantova); in una biscottiera apribile di argento vittoriano o in un gong usato in un hotel londinese per ricordare l’ora del tè (Manuela Sanzò, Sanremo e Milano); nei decollage anni ’50 di Mimmo Rotella (Galleria Accademia, Torino); in una statua di Sant’Antonio del Quattrocento senese o in un quadro dei primi ‘700 del marchigiano Filippo Ambrosi che ritrae un bambino che beve da un fiasco di vino (Andreini Marco, Pistoia). E ancora si vedono moltissimi quadri e statue, piatti elemosinieri del Quattrocento, vasi Gallé, cristalleria Daum, specchi e cornici, oreficeria, tappeti antichi, porcellane Decò e preziosità di ogni tipo provenienti non solo dall’Europa, ma anche da Medio Oriente, Asia e Africa.
Tra gli espositori di tutta Italia spiccano marchi rinomati come: Tornabuoni Arte antica (Firenze), Studiolo Fine Art (Milano), Galleria Gomiero (Milano), Antichità Allegrini (Treviso), Galleria d’arte Bentivegna (Montecatini Terme), Barbara Cesaro (Padova), Mirco Spallegiani (Reggio Emilia), Optima Cecchetto (Castelfranco Veneto). Le opere d’arte sono firmate da Palma il giovane, Albrecht Durer, Tiepolo, Picasso, Gio Ponti, Mirò, Canaletto, Guttuso, Fontana, de Pisis, Vedova, Pomodoro, pittori toscani del Trecento. E inoltre presenze tecniche: dalla restauratrice al lavoro ai prodotti per la salvaguardia dei mobili antichi.
Ingressi e biglietti
Padova Antiquaria si tiene al padiglione 1 della Fiera di Padova con accesso da via Tommaseo. Orari sabato e domenica 10-20, feriali 15-20. Ingresso 8 euro, ridotto 4 euro (over 65, gruppi di 10 persone, forze dell’ordine, studenti, diversamente abili, ragazzi dai 13 ai 17 anni), gratis sotto i 12 anni. I clienti di oltre 100 negozi padovani partner di Padova Antiquaria riceveranno biglietti omaggio: elenco e informazioni sul sito http://www.antiquariapadova.com/