Un disco fresco e moderno che volge lo sguardo al jazz contemporaneo di New York e che allo stesso tempo si caratterizza per lirismo, senso melodico e capacità improvvisative. In questo modo potremmo riassumere l’essenza di Tough Future, secondo disco del sassofonista contraltista Elias Lapia in uscita il 2 febbraio 2023 per l’etichetta Emme Record Label. La band è completata da Enrico Le Noci alla chitarra elettrica, Alessandro Bintzios al contrabasso e Luca Gallo alla batteria. Un lavoro brillante ed energico in cui sono racchiuse alcune delle principali composizioni scritte dal leader nel periodo post pandemia. Brani dal carattere moderno che da un lato stringono la mano alle ultime correnti jazzistiche respirate nella Grande Mela e negli Stati Uniti, dall’altro mantengono un profondo rispetto per la tradizione e per i grandi jazzisti del passato. Non a caso le musiche si muovono tra atmosfere urbane, passando per melodie dal carattere più intimista e introspettive, fino a raggiungere ballad più intense e dall’intenso lirismo. Le strutture sono, dunque, variegate ma si distinguono sempre per una grande coesione tra i musicisti con il sax che, pur essendo spesso lo strumento solista, non eccede mai in virtuosismi fini a sé stessi. D’altro canto l’utilizzo della chitarra al posto di un più tradizionale pianoforte crea un colore diverso e regala senza dubbio un tocco di novità alla band.
Tra i brani più importanti del disco c’è senza dubbio Smart Ass che richiama per certi versi la poetica avanguardistica inaugurata dal genio di Woody Show. Una composizione dal ritmo incalzante dove spiccano le doti improvvisative della chitarra, del sassofono e infine anche del contrabbasso e in cui fuoriesce tutta l’energia di una band compatta e navigata. No Hang, invece, è caratterizzata da metriche differenti e da accordi tensivi e più scuri a cui si aggiunge un fraseggio più rilassato ma allo stesso brillante. Un brano in cui fuoriescono le doti melodiche e compositive del quartetto e soprattutto del leader che anche in questo caso si mette al servizio della band disegnando soli sinuosi e leggeri. Anche la chitarra non è troppo invadente e si alterna con eleganza al sassofono senza mai eccedere in virtuosismi inutili. A September Night è una ballad senza dubbio più struggente e malinconica concepita come una sorta di ninna nanna che nella sua esecuzione assume una fisionomia più vicina al pop. Dal punto di vista timbrico l’uso di una chitarra Stratocaster, invece di una regolare chitarra da jazz, crea una dinamica e un colore ancora più densi, funzionali alle atmosfere del brano. Tutto questo senza mai snaturare l’identità di un quartetto capace di approcciarsi con tutti i linguaggi che fanno parte di quel grande mondo sonoro sintetizzato con la parola Jazz!
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Track list
Newton 1
SP
Human Misery
Black Screen Life Codes
September Night
Smart-Ass
Newton 2
La Danza Dell’Orso
No Hang