E’ uscito il 21 giugno 2021 (in distribuzione Artist First) il primo EP di PICCOLI BIGFOOT dal titolo Tra Bergamo e il Far West. Ecco il capitolo definitivo del cantautore senza volto che gioca con gli stereotipi in mescolando folk e punk e indaga sull’identità di chi, nell’ultimo complicato periodo, si è un po’ perso.
Tra Bergamo ed il far West ci sono un sacco di maschere pirandelliane, di trappole della quotidianità, di desideri di scappare e di cambiare identità per ritrovare se stessi, in un mondo fatto di slogan, violenze verbali, frustrazioni e stress.
Ecco cosa ci ha raccontato!
Che tipo di ascoltatore sei? Brani singoli e playlist oppure album interi? E su che piattaforma? Sei attento alle nuove uscite?
Ascolto molto gli album. Soprattutto in formato CD e vinile. Mi piace toccarli e guardarli, come delle vere reliquie e opere d’arte a 360 gradi. Utilizzo moltissimo anche YouTube. Riguardo alle nuove uscite, ho un amico che recensisce molte band per indie Zone, ogni giorno gli arrivano richieste. Conosce molto bene i miei gusti, se c’è qualcosa d’interessante, mi gira qualche pezzo e nel caso, andiamo a vedere il concerto più vicino. Se rimango colpito vado dritto al banchetto dei CD.
Cosa vorresti che arrivasse a chi ascolta il tuo nuovo disco Tra Bergamo ed Il Far West?
Vorrei che arrivasse quello che provo io quando ascolto per la prima volta qualcosa che mi colpisce: “IL VENTO IN FACCIA!!!” ☺ Ma soprattutto vorrei che arrivasse la voglia di riascoltarlo e di venire a vederci dal vivo.
Qual è il filo conduttore che collega tutti i tuoi brani?
Sentirsi bloccati tra la trappola della quotidianità (Bergamo) e la voglia di combattere per raggiungere i nostri sogni (il far west).
Chi sei quando non hai a che fare con la musica?
Sono un muratore, un camionista, un operaio, un cameriere, un orologiaio. Sono uno, nessuno, centomila. Come Zorro, ho la vita segreta. Grazie ragazzi! Ascoltatemi su tutte le piattaforme del mondo umano!!!