Sabato 13 luglio nell’accogliente e freschissimo giardino del Caffè delle Esposizioni tornano i Traindeville in trio per una serata all’insegna del folk d’autore, con brani originali affiancati da classici della tradizione balcanica, klezmer e romana. Il live sarà preceduto dal Dj set di N.I.X. noise interaction experiment (nu Jazz, Electro, ambient)
Ludovica Valori alla voce e alla fisarmonica, Paolo Camerini al basso acustico e Fabio Gammone alla chitarra accompagneranno il pubblico in un viaggio affascinante senza confini di genere o di provenienza. Al Caffè delle Esposizioni, proprio accanto al prestigioso Palaexpo, sarà possibile degustare piatti raffinati e creativi e drink rinfrescanti, in un’atmosfera che unisce arte e musica in perfetta armonia.
Traindeville
Un treno metropolitano che tocca le stazioni più colorate della musica etnica, dall’indie folk ai Balcani, da Roma al Flamenco passando per il klezmer, sulle ali del ritmo e della giocosità.
Il duo ha viaggiato per le strade dell’Italia, degli USA, della Germania, della Polonia e dell’India, raccogliendo dovunque gioia e partecipazione e organizzando laboratori musicali con i bambini degli orfanotrofi e delle scuole indiane.
Il percorso lungo la Memoria della band di Ludovica Valori e Paolo Camerini li ha portati a essere ospiti nella Cerimonia ufficiale per la Giornata della Memoria 2020 al Quirinale, dove le loro reinterpretazioni di brani klezmer e yiddish sono state molto apprezzate dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In occasione della Giornata della Memoria 2022 il videoclip del brano di Ludovica Valori “Roma città Persa” eseguito dal duo in una nuova versione è stato pubblicato in anteprima su Repubblica Roma ed è stato presentato con un mini live in diretta a TV2000.
A Roma i due si sono esibiti in numerosissime manifestazioni estive, serate di comicità, danza e poesia, mercatini, presentazioni di libri e mostre artistiche oltre a tante altre situazioni di strada e di festa. I componenti del duo provengono dalle più varie esperienze musicali, dalla storica formazione gypsy-folk-rock Nuove Tribù Zulu alla tradizione romana rielaborata da Ardecore e BandaJorona, fino al klezmer del Dragan Trio, agli scatenati ottoni della street band Titubanda e alle collaborazioni con attori, giocolieri e danzatori: percorsi che si sono spesso intersecati creando nuove sonorità e affascinanti suggestioni narrative.
Dal 2023 il duo si avvale della collaborazione del chitarrista Fabio Gammone.
Discografia
Con il primo cd Shadows and lights il percorso del gruppo si è arricchito di nuove sonorità: bouzouki e violino, ukulele e chitarra acustica impreziosiscono composizioni originali in italiano, inglese e spagnolo per un appassionante nuovo capitolo del viaggio dei due musicisti, già attivi da molti anni sulla scena folk-rock romana. Il disco è stato incluso nella lista dei migliori dischi indipendenti usciti a Roma nel 2015 da Romasuona.it e nella lista dei 30 cd italiani indie segnalati dal MEI (Meeting delle Etichette Indipendenti).
Il secondo disco, Caffè Fortuna, coprodotto tramite una campagna di crowdfunding e uscito a dicembre 2017, contiene dieci brani originali in italiano e inglese oltre a due brani tradizionali: una versione molto particolare di Maremma Amara e il classico balcanico Ajde Jano.
Numerosi gli ospiti: dal bouzouki di Stefano Saletti (Novalia, Banda Ikona, Caracas) alla voce della polistrumentista e compositrice indipendente di Seattle Amy Denio (Kultur Shock, OU), oltre a Edoardo Inglese (storica voce della Original Slammer Band) e a musicisti della scena capitolina come Adriano Dragotta (violino), Franco Pietropaoli (chitarre, mandola), Dario Esposito (batteria), Antonio Merola (tamburello), il tutto mixato da Eugenio Vatta nel suo nuovo studio romano.
Il disco è stato presentato in Italia, Francia, Belgio e Lussemburgo. Il brano Taranta Migrante è stato incluso nella compilation “Yayla – Musiche Ospitali” presentato il 20 giugno 2018 con un live a Rai Radio Tre per la Giornata Mondiale del Rifugiato.
Di recente il videoclip La Mia Strada, girato a New York, è stato trasmesso in rotazione nel circuito televisivo delle ,metropolitane di Roma, Brescia, Milano.
L’8 settembre 2019 è uscito il nuovo singolo “Il Cavaliere delle Nuvole”, nato da un testo della giornalista televisiva e scrittrice Annalisa Venditti, autrice del libro “Il Cavaliere delle Rose e delle Nuvole” (Edilazio, 2011). La vicenda del celebre meteorologo tv Andrea Baroni, internato militare nei lager nazisti di Ucraina, Polonia e Germania dopo l’8 settembre 1943, ha costituito il prezioso spunto per un brano che parla di libertà, fratellanza, amore al di là di qualsiasi confine. Il videoclip è stato girato in luoghi importanti per la storia di Roma. Dalla Casa della Memoria e della Storia al Roseto comunale (l’antico “Orto degli Ebrei”) fino al Belvedere della Memoria di Roma, valorizzato solo di recente: qui il 5 giugno 1944 perse la vita il dodicenne Ugo Forno, ultimo martire della Resistenza romana.
La copertina del singolo è stata disegnata dal vignettista e illustratore Fabio Magnasciutti.
In occasione della Giornata della Memoria 2022 il videoclip del brano di Ludovica Valori “Roma città Persa” eseguito dal duo in una nuova versione è stato pubblicato in anteprima su Repubblica Roma. (https://www.youtube.com/watch?v=jc4_r4ChrL0)
Nel 2022 la band ha pubblicato un album antologico, “Canzoni da viaggio collection” che contiene una selezione di brani dai primi due dischi rimasterizzati da Eugenio Vatta e i due singoli usciti successivamente.
Nel 2024 è uscito il videoclip “Gorizia”, celebre canzone della tradizione anarchica e antimilitarista che la band ha reinterpretato con il cantautore genovese Max Manfredi in un bianco e nero spettrale ripreso dalle sapienti cineprese del collettivo Todomodo, documentaristi da sempre impegnati nel campo della Memoria. In un momento storico in cui parlare di pace o anche solo di cessate il fuoco sembra un’eresia rispetto alla narrazione dominante, la band ha deciso di cimentarsi con un brano che rimane ancora spiazzante nella sua potenza, nella sua disperazione, nella pretesa utopica di dire no alla violenza e alla guerra, che sia essa per uno straccio di bandiera o per la conquista di un fazzoletto di terra.
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