Transiti for life. La memoria è vita. Mostra in ricordo di S.E. Luca Attanasio

Artisti per il sociale in memoria di Luca Attanasio, ambasciatore di pace, costruttore di ponti, amante dell’arte e pittore nel privato. Fa tappa a Limbiate (MB), sua città natale, dal 21 maggio al 4 giugno 2022, il progetto Transiti, ideato e curato da Raffaella A. Caruso per AMMP Onlus.

Dopo la mostra inaugurale promossa dal Consiglio regionale del Piemonte all’interno di Palazzo Lascaris a Torino nel 2019 e la serata benefica ospitata dal ristorante stellato Guido da Costigliole del Relais San Maurizio di Santo Stefano Belbo (CN) nel 2021, viene allestita l’esposizione Transiti for life. La memoria è vita presso l’Antica Chiesa di San Giorgio a Limbiate (Piazza Solari).

Luca Attanasio, Senza titolo, 2004, olio su tela, cm 100X100

Patrocinata dal Comune di Limbiate e dalla Regione Lombardia, la mostra sarà inaugurata sabato 21 maggio alle ore 18.30, alla presenza di Antonio Romeo (Sindaco del Comune di Limbiate), Carlo Schieppati (Assessore alla Cultura del Comune di Limbiate), Bruno Cavallo (Presidente AMMP Onlus), Salvatore Attanasio e Zakia Seddiki, in rappresentanza della famiglia e dell’Associazione Mama Sofia, nonché della curatrice Raffaella A. Caruso, del coordinatore sul territorio Dario Brevi e di numerosi Artisti, che ancora una volta hanno dimostrato grande sensibilità e generosità.

Enzo Forese, Senza titolo, 2007, olio e collage su cartoncino, cm 21×16

Le donazioni liberali raccolte nel corso della mostra andranno infatti a sorreggere i progetti delle associazioni AMMP Onlus e Mama Sofia in Congo, terra in cui il 21 febbraio 2021 sono caduti S.E. Luca Attanasio, il carabiniere Vittorio Iacovacci e l’autista congolese Mustapha Milambo.

Florencia Martinez, To leave, 2021, stampa fotografica tessuto, cucitura, cm 60×40

Il percorso espositivo, comprendente una trentina di opere, si articola in tre sezioni, incentrate sui concetti di Identità (Giovanni Sesia, Juan Eugenio Ochoa, Marcello De Angelis, Vittorio Valente, Franco Mussida, Marco Nereo Rotelli, Fernando Picenni, Enzo Forese, Corrado Bonomi, Ale Guzzetti), Alterità (Reale Frangi, Mario Surbone, Sandro Martini, Mimmo Iacopino, Telo, Battista Luraschi, Ernesto Jannini, Marta Sesana, Florencia Martinez, Antonella Mazzoni, Olinsky), Pacificazione (Josè Demetrio Peña, Shinya Sakurai, Gianni Cella, Renzo Nucara, Caterina Tosoni, Manuel Felisi, Max Bi, Antonio Ciarallo, Feofeo, Gianantonio Abate, Dario Brevi).

Battista Luraschi, Un ponte tra due mondi, 1990, polipropilene e aste di pvc, cm 60x60x10

«L’idea di una mostra d’arte che, parlando la lingua del colore e della vita, ricordasse la figura di un concittadino illustre, S.E. Luca Attanasio, servitore dello Stato e Uomo che sempre ha creduto nel valore della comunità come mezzo per sostenere l’associazione benefica Mama Sofia, rappresenta – scrive Antonio Romeo – un’occasione di crescita per la comunità limbiatese che potrà ancora una volta lavorare per un obiettivo comune. Qualsiasi obiettivo, lavorando insieme e con passione è sempre meno lontano. Questo è il messaggio che Luca ci ha lasciato e che questa mostra rende ancor più evidente».

Gianantonio Abate, Quattro locali, 1998, pittura digitale su tela, cm 60×50

«Quando nel 2018 ho ideato Transiti – scrive Raffaella A. Caruso – pensavo a un progetto di lungo respiro, ma mai a qualcosa che ci avrebbe portato sino a qui. Per l’esordio a Torino nel 2019 in Palazzo Lascaris mi rivolsi ad artisti che avessero vissuto il tema del viaggio sulla loro pelle, in fuga dai paesi d’origine alla ricerca della libertà o del benessere, artisti che fossero in grado di veicolare le proprie emozioni con scritture tutte diverse eppure universali o che metaforicamente affrontassero l’idea di transito come uscita da sé. Un viaggio dunque diviso idealmente in tre “tappe” e di sua natura itinerante. Nulla faceva supporre lo stop forzato dovuto alla pandemia, né il sangue di una guerra. Ci sono però energie positive che si attraggono come i poli opposti di una calamita e così il progetto nato inizialmente per sorreggere tutte le attività dell’Associazione Maria Madre della Provvidenza Onlus, nella sua seconda tappa, finalmente possibile nel 2021, è andato a contribuire alla costruzione di una scuola professionale a N’Sele, comune della città di Kinshasa, e di una casa di accoglienza che sarà intitolata all’Ambasciatore Luca Attanasio e al Carabiniere Vittorio Iacovacci, barbaramente trucidati in Congo nel febbraio 2021. Colpisce nel profondo la figura di Luca Attanasio perché, al di là del tragico epilogo della sua esistenza che certo non può lasciare indifferenti e pur nell’ammirazione del suo cursus honorum, egli ci appare come un uomo concreto, propositivo, semplice nel senso etimologico del termine: da sem “uno solo” e plec-plectere, quindi “piegato una sola volta”. L’immagine della piega singola è molto eloquente: il semplice non è qualcosa di già aperto, intellegibile senza alcuno sforzo. Il semplice è uno scrigno prezioso che può essere aperto solo con la chiave del cuore: non nasconde doppi fini né cela ombre. Io, che non ho certo avuto l’onore di conoscerlo, lo immagino così… Lo ha invece frequentato e gli era amico Dario Brevi, artista che aderì con entusiasmo alla prima edizione di Transiti. Ho chiesto così a Dario di farsi tramite tra AMMP Onlus e Mama Sofia, onlus fondata da Luca Attanasio e dalla sua signora Zakia Seddiki, e di aiutarmi a selezionare nuovi artisti per la squadra di Transiti affinché i proventi derivanti dalla donazione delle loro opere sorreggano i progetti delle due associazioni in Congo, terra dove è rimasto il sangue di Luca e di Vittorio. Poiché il bene non conosce confini, barricate, ideologie. Nasce così Transiti for life. La memoria è vita».

Olinsky, Il fruttivendolo, opera giovanile, olio su tavola, cm 15×25

«La situazione nella Repubblica democratica del Congo – scrive Bruno Cavallo – è estremamente grave: la povertà e il contesto socio-politico hanno completamente annullato la possibilità di un’infanzia serena. È sempre più necessario realizzare strutture idonee per gli orfani, strutture che garantiscano non solo protezione, ma anche un ambiente accogliente in cui possano crescere».

«Durante i dieci anni di permanenza in Africa – racconta Salvatore Attanasio – Luca aveva avuto modo di studiare il territorio e conoscere i bisogni della popolazione tanto che, quando fu promosso Ambasciatore nella Repubblica democratica del Congo, di fronte a tanta miseria decise, insieme alla moglie Zakia, di fondare l’Associazione Mama Sofia con lo scopo di alleviare le sofferenze di bambini di strada e non solo. Luca credeva fermamente che un mondo migliore fosse possibile, credeva nelle sue idee e le difendeva senza se e senza ma. Per questo il suo esempio di vita è una straordinaria eredità per le future generazioni».

Manuel Felisi, Vertigine, 2022, tecnica mista su feltro, cm 30×30

«Aveva tante passioni, il mio Luca, e amava in particolare l’arte: quando ha smesso di dipingere per mancanza di tempo si era interessato all’arte africana tanto di aver pensato di fare un catalogo. Un sogno – spiega Zakia Seddiki – che sarà realizzato da me e da chi gli voleva bene. Perché Luca è vivo in ogni persona che crede al suo percorso, che lo prende come esempio e che porta avanti i suoi sogni con umanità e amore».

«Mi legava a Luca – racconta l’artista e amico Dario Brevi – una visione del mondo aperta, capace di creare amicizia e relazioni con ogni persona. Aveva una capacità innata di “costruire” ponti verso le persone, le culture, le diverse tradizioni. Condividevamo anche l’amore per l’arte…».

Vittorio Valente, Lumachina in viaggio, 2021, silicone colorato, cm 15x46x14

La squadra di Transiti è stata via via composta da: Gianantonio Abate, Gianni Asdrubali, Davide Benati, Max Bi, Corrado Bonomi, Dario Brevi, Ezio Bruno Caraceni, Gianni Cella, Amanda Chiarucci, Antonio Ciarallo, Paolo Conti, Marcello De Angelis, Erk14, Manuel Felisi, Feofeo, Enzo Forese, Reale Franco Frangi, Theo Gallino, Riccardo Gusmaroli, Ale Guzzetti, Mimmo Iacopino, Pietro Iori, Ernesto Jannini, Giovanni Lombardini, Battista Luraschi, Umberto Mariani, Florencia Martinez, Sandro Martini, Antonella Mazzoni, Franco Mussida, Renzo Nucara, Juan Eugenio Ochoa, Olinsky, Josè Demetrio Peña, Fernando Picenni, Graziano Pompili, Ludmilla Radchenko, Marco Nereo Rotelli, Shinya Sakurai, Marta Sesana, Giovanni Sesia, Arjan Shehaj, Mario Surbone, Telo, Teso, Jorrit Tornquist, Caterina Tosoni, Vittorio Valente.

Dal 2019 al 2021 il progetto Transiti ha raccolto circa 35.000 Euro, destinati da AMMP Onlus a liberare dai bisogni primari le fasce più deboli della popolazione e alla costruzione di un orfanotrofio a N’Sele, comune della città di Kinshasa nella Repubblica Democratica del Congo, con annessa scuola di formazione.

La mostra è realizzata con la collaborazione di Sodexo e Proloco di Limbiate (partner tecnici); media partner Espoarte. L’Antica Chiesa di San Giorgio è aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari: venerdì 20.30-22.30, sabato e domenica ore 10.00-12.30 e 16.00-19.00 oppure su appuntamento (T. +39 02 99097274, servizi.culturali@comune.limbiate.mb.it). Ingresso gratuito. Catalogo con testo critico di Raffaella A. Caruso, ricco apparato iconografico e biografie ragionate degli artisti disponibile in sede.

Reale Frangi, Spazi,1990, acrilico su tela, cm 35×50
Articolo precedente“Cherosene” il nuovo singolo di Sanga, dal 6 maggio in radio
Articolo successivoDahel, il nuovo singolo è “Ulala”: non ci resta che attendere l’uscita dell’album “Il mood è”