Tre capolavori per tre secoli con la Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischer – Mercoledì 1 luglio, alle 21.30 alla Rocca, in programma Haydn, Wagner e Britten con il soprano Anna Prohaska
Tre capolavori divisi tra Sette, Otto e Novecento. Ci sono suggestioni sonore, sentimentali e poetiche nel concerto che il primo luglio alle 21.30 alla Rocca Brancaleone vedrà impegnata la Budapest Festival Orchestra, fondata nel 1983 da Iván Fischer e da allora ininterrottamente cresciuta sotto la sua guida fino a diventare una compagine sinfonica di riferimento a livello mondiale. Nel programma scelto da Ravenna Festival per ospitare la prima orchestra straniera dopo la riapertura delle frontiere c’è un ideale percorso musicale che dal 1795, data della prima esecuzione londinese della Sinfonia n. 104 di Franz Joseph Haydn, la “London” appunto, arriva al 1939, anno di composizione del ciclo vocale Les Illuminations di Benjamin Britten, basato sull’omonima raccolta di versi e prose poetiche di Arthur Rimbaud. Impreziosisce la serata l’“Idillio di Sigfrido”, il regalo musicale con cui Richard Wagner celebrò il compleanno del 1870 della moglie Cosima e insieme la nascita del loro figlio Siegfried. Il concerto si realizza con il sostegno di Publimedia.
Tre composizioni nate lontano da casa: c’è un ideale auspicio alla ripresa dei viaggi e della (ri)scoperta del mondo nel programma diretto da Iván Fischer. Franz Joseph Haydn si trovava a Londra quando presentò la Sinfonia n. 104, accolta con successo al King’s Theatre, grazie ai suoi impasti timbrici sfarzosi e ai contrasti tra momenti dolorosi e impennate adrenaliniche. Richard Wagner si trovava invece a Tribschen, Lucerna, quando il giorno di Natale del 1870 preparò per la moglie Cosima il regalo di compleanno più famoso della storia della musica, l’“Idillio di Sigfrido”. «Quando mi sono svegliata – ricordò Cosima nei suoi diari – ho sentito un suono che cresceva d’intensità, e non mi sembrava più di sognare, la musica mi avvolgeva, e che musica!». La vita privata entra anche nella tappa novecentesca di questa serata. L’inglese Benjamin Britten completò infatti i dieci songs del ciclo Les Illuminations a Long Island, New York, dove si era trasferito nel 1939 con il compagno di vita, il tenore Peter Pears, per sfuggire ai presagi di guerra e alle critiche del mondo musicale britannico. I testi della raccolta provengono proprio da Les Illuminations di Arthur Rimbaud (1874), prose poetiche e versi carichi di visioni ambigue e di orgiastica ebbrezza. “Solo io ho la chiave di questa parata selvaggia”, vi si legge, come a dire che solo l’artista, osservando il mondo col suo allucinato distacco, può individuare un senso nell’umanità. Scritti in origine per soprano, come si ascolterà a Ravenna dalla voce di Anna Prohaska, questi songs sono stati più spesso ripresi dalla voce di tenore, a scapito però della loro innegabile carica sensuale.
L’obiettivo della Budapest Festival Orchestra, fondata nel 1983, era quello di imporsi nella vita musicale ungherese e di dare a Budapest un’orchestra sinfonica che travalicasse i confini nazionali. Impresa riuscita grazie all’entusiasmo e al lavoro instancabile di Iván Fischer, che nel corso degli anni ha permesso a intere generazioni di musicisti di essere coinvolti attivamente nella scelta dei programmi, spesso dedicati anche al pubblico dei più piccoli oppure eseguiti all’aperto per coinvolgere un numero più ampio di persone. Fischer ha anche ricevuto il Crystal Award dal World Economic Forum per i suoi servizi tesi ad aiutare le relazioni culturali internazionali. Il governo francese lo ha nominato Chevalier des Arts et des Lettres.
Il soprano austriaco Anna Prohaska ha studiato a Berlino presso la Hanns Eisler Academy of Music e ha fatto il suo debutto nel 2002 alla Komische Oper proprio in una produzione britteniana (The Turn of the Screw, regia di Harry Kupfer). Nel 2006 è stata impegnata come membro dell’ensemble permanente all’Opera di Stato di Berlino sotto Daniel Barenboim. Dal 2007 lavora a stretto contatto con il Berliner Philharmoniker. Oltre a un vasto repertorio tradizionale, è una specialista nella musica antica e moderna. Ha eseguito la prima mondiale di Mnemosyne di Wolfgang Rihm nel 2009 e Requiem-Strophen nel 2017 con la Bavarian Radio Symphony Orchestra. È apparsa inoltre come Inanna nella prima mondiale di Babylon di Jörg Widmann nell’ottobre 2012. Con il Giardino Armonico di Giovanni Antonini nel 2015 ha inciso Serpent & Fire, raccolta di arie di Purcell, Cavalli, Handel e Hasse. Nel 2021 sarà impegnata in una nuova produzione del Franco cacciatore di Weber alla Bavarian State Opera con la regia di Dmitri Tcherniakov.
Info e prevendite: 0544 249244 – www.ravennafestival.org
Biglietti: primo settore 40 Euro, secondo settore 20 Euro, under 18 5 Euro
L’appuntamento è in diretta streaming su www.ravennafestival.live