Tre concerti di Le Jours de France a’ Rome con Cadijo Quartet, Riccardo Del Fra ed Aldo Romano

Tre concerti di Le Jours de France a’ Rome con Cadijo Quartet, Riccardo Del Fra ed Aldo Romano – Alla Casa del Jazz da venerdì 20 a domenica 22 aprile, alle ore 21, tre concerti nell’ambito della  Settimana della Cultura Francese a Roma-Les Jours de France à Rome, promossa dal Municipio Roma III, in collaborazione con il XIII Arrondissement di Parigi. Incontri e scambi culturali tra Roma e Parigi, per sottolineare e rafforzare il gemellaggio tra le due capitali. Partecipano all’iniziativa l’Ambasciata di Francia in Italia, il XIII Arrondissement di Parigi, il Lycée Chateaubriand di Roma, il Centre Culturel Saint Louis de France, l’Università degli Studi di Roma « La Sapienza », la Civica Scuola delle Arti, l’Istituto Pasteur-Fondazione Cenci Bolognetti, la Casa del Jazz e l’Istituto Statale Sordi di Roma.

I tre concerti di “Le Jours de France à Rome”, vedranno sul palco della Casa del Jazz : venerdì 20 aprile,Cadijo Quartet, sabato 21 aprile, Riccardo Del Fra “My Chet, My Song” e infine domenica 22 aprile, Aldo Romano “Complete Communion”.

Aprirà gli appuntamenti di “Le Jours de France à Rome”, alla Casa del Jazz , venerdì 20 aprile, Cadijo Quartet,Cadijo, voce e armonica vive a Bordeaux e al suo attivo otto cd di jazz e quattro di blues. Il suo originale approccio alla musica comprende echi di Django Reinhardt e George Brassens contaminati con i grandi maestri del jazz e del blues. Con un repertorio di classici e brani originali cantati in francese,la sua verve scenica e il suo stile estremamente lirico e cameristico all’armonica, Cadijo si pone come una delle proposte più interessanti e apprezzate della scena musicale europea. Con lui sul palco, Fred PG, chitarra, Lucio Omar Falco, basso e Guillaume Destarac, batteria.

Sabato 21 aprile, Riccardo Del Fra “My Chet, My Song”. Riccardo Del Fra presenterà una visione personale del mondo musicale e poetico di Chet Baker.Un universo ricco di grande fascino dove gli standard cari a questo grande musicista si sovrappongono con le composizioni di Riccardo Del fra ispirate da Chet Baker.Gli arrangiamenti di Del Fra rivisitano questi brani che diventano terreno di un gioco musicale dove convivono il  rispetto per la tradizione e l’apertura al linguaggio musicale di oggi. Con Riccardo Del Fra presenta My Chet My Song alla testa di un quartetto il lirismo coabita con la fantasia e l’energia. Riccardo Del Frà, romano residente in Francia da diversi decenni, è uno dei più apprezzati contrabbassisti e musicisti europei di jazz, e da sempre ha saputo caratterizzare la sua attività per raffinatezza e classe, in un’articolazione che spazia da prestigiose collaborazioni, a partire da Chet Baker, Johnny Griffin, Bob Brookmeyer e Toots Thielemans, fino ai propri progetti, alla composizione per orchestra e alle colonne sonore. Accompagnatore ideale ma anche fluente solista, Del Frà è stato fin dai suoi esordi uno dei contrabbassisti più apprezzati e richiesti in tutta Europa.

Domenica 22 aprile, chiuderà la serie di concerti di “Le Jours de France à Rome” alla Casa del Jazz, Aldo Romano “Complete Communion”. Sono trascorsi ormai quindici anni dalla scomparsa del leggendario cornettista Don Cherry (1936-1995), ma il contributo che questo straordinario artista ha dato alla storia del jazz continua ad essere un punto di riferimento non solo per gli interpreti del suo strumento. Le sue innovazioni del linguaggio jazzistico e le sue collaborazioni con John Coltrane, Albert Ayler, George Russell, Sonny Rollins e, soprattutto, Ornette Coleman continuano ad essere una costante fonte di ispirazione per le nuove generazioni di musicisti. “Complete Communion” è un progetto nato da un’idea del batterista e compositore Aldo Romano dedicato proprio alla musica e all’arte  di Don Cherry. Non è un caso che il grande batterista italiano, ormai francese d’adozione, abbia deciso di dar vita ad un tributo a Don Cherry, in quanto proprio l’incontro con lo storico musicista è stato uno dei momenti fondamentali dell’inizio della sua lunga e prolifica carriera. Al fianco di Aldo Romano troviamo poi altri tre protagonisti del jazz europeo. Innanzitutto il contrabbassista Henri Texier, colosso del jazz francese, noto per il suo eccezionale virtuosismo e per la tecnica impeccabile, anche lui collaboratore di Cherry nel corso degli anni Sessanta. Il suo trio con Louis Sclavis e Aldo Romano rimane nella storia. Ha inciso centinai di dischi, molti di quelli a suo nome per Label Bleu. Completano la formazione due giovani solisti che si sono velocemente affermati sulla scena europea e che rappresentano le punte di diamante del panorama jazzistico italiano (il trombettista Fabrizio Bosso)  e francese (la sassofonista Géraldine Laurent).Al centro della musica proposta c’è il grande affiatamento tra i componenti del gruppo – ognuno dotato di qualità tecniche ed espressive notevoli -, la voglia di elevare la musica verso momenti di assoluto valore e il desiderio di ricordare un musicista che ha segnato in maniera decisiva una buona fetta di jazz. Un quartetto di grandi artisti in « Complete Communion”! Aldo Romano è considerato uno dei migliori batteristi italiani al mondo. Gli esordi sono folgoranti: giovanissimo lo si ritrova al fianco di Jackie McLean e appena ventitreenne, nel 1964, François Tusques lo assolda nel suo gruppo di matrice free jazz. Da quel momento inizia la sua stagione d’oro, si esibisce al fianco di Carla Bley, Steve Lacy, Enrico Rava, Gato Barbieri e Don Cherry, e poi ancora Phil Woods, Joachim Kuhn, Keith Jarrett. Tra i gruppi in cui ha partecipato da sottolineare Total Issue, insieme a Henri Texier, Georges Locatelli e Chris Hayward; Pork Pie con la presenza di Charlie Mariano; il suo Italian Quartet, dove Franco D’Andrea suonava accanto a Furio Di Castri e a Paolo Fresu e diversi ospiti stranieri. Da sempre dimostra, oltre a doti di grande batterista, un amore incontrastato per la cultura con particolare riferimento alla poesia, alla letteratura e alla canzone. Il suo penultimo disco, “Chante” per la Dreyfus mostra a pieno il suo talento di cantante. Inoltre si dimostra molto attento alla scoperta di nuovi talenti e propenso a suonare accanto a musicisti anche molto più giovani. Da non dimenticare il trio stellare formato con Louis Sclavis ai fiati ed Henri Texier al contrabbasso. Nel 2004 ha ricevuto a Copenaghen il Jazzpar Price, paragonabile al Nobel per il jazz.

 

Casa del Jazz: viale di Porta Ardeatina, 55 Roma

 

Info: 06/704731

 

Ingresso  15 euro

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