Tu
Esser morta vorrei veramente.
Mi lasciava piangendo,
e tra molte cose mi disse:
“Ahimè, è terribile ciò che proviamo,
o Saffo: ti lascio, non per mio volere”.
E a lei io rispondevo:
“Va’ pure contenta, e di me
serba il ricordo: tu sai quanto t’amavo.
Se non lo sai, ti voglio
ricordare…
cose belle noi godevamo.
Molte corone di viole,
di rose e di crochi insieme
cingevi al capo, accanto a me,
e intorno al collo morbido
molte collane intrecciate,
fatte di fiori.
E tutto il corpo ti ungevi
di unguento profumato…
e di quello regale.
E su soffici letti
saziavi il desiderio
…
E non vi era danza
né sacra festa…
da cui noi fossimo assenti
né bosco sacro…
di Saffo