E’ in distribuzione Artist First il singolo di debutto del musicista e cantautore lecchese Roberto Benatti, in attesa di un album di prossima uscita dal titolo “Aspettando Ribot“. Benvenuti in un nuovo mondo a tinte pastello che ci svela un’intima autobiografia musicale: una storia d’amore di quelle forse molto comuni, con un lieto fino decisamente meno comune – un brano che fa parte di un disco sinora rimasto nascosto. Roberto ci racconta quindi della sua Silvia, incontrata sui banchi di scuola, che ancora lo chiama per cognome.
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Al liceo musicale c’era una ragazza che mi piaceva molto, si chiamava Silvia. Avevo la sensazione, direi la certezza, che anch’io le piacessi; che ci fosse un amore reciproco da entrambi non confessato a causa delle nostre timidezze e insicurezze.
Poi il liceo è finito, e dall’ultimo giorno di scuola a quando l’ho rivista sono trascorsi vent’anni. Le ho rivelato quanto avevo sempre pensato, e lei, sorridendo, mi ha detto che in realtà al liceo non solo non mi amava affatto, ma che di me ricordava solo, vagamente, il cognome. Dopo questo incontro sono successe un po’ di cose e, anche se ora è la mia compagna, Silvia continua, ostinatamente, a chiamarmi con l’unica cosa che, prima di rincontrarci, ricordava di me: il mio cognome.
El mundo era tan reciente, que muchas cosas carecían de nombre, y para mencionarlas había que señalarlas con el dedo. – Gabriel García Márquez, Cien Años de Soledad.
Testo e musica di Roberto Benatti
Chitarra e voce principale Roberto Benatti
Seconda voce Silvia Foti
Artwork, layout e graphic design pietropuccio.com
Registrato da Sebastiano De Gennaro al Black Bear Studio, Lissolo (LC)
Mixato da Roberto Rettura presso lo Studio Spaziale, Bologna
Prodotto da Roberto Benatti e Sebastiano De Gennaro
BIO:
Nato a Lecco, si approccia agli studi musicali in adolescenza, mentre frequenta ragioneria, grazie alla passione per la musica indipendente degli anni ’90 maturata attraverso le cassette passategli sotto banco dal suo insegnante di economia aziendale. Fonda una band, i Clerici Vagantes, con altri contabili improbabili e, grazie a questa esperienza, decide di abbandonare i conti per iscriversi al conservatorio di Milano dove si diploma nel 2001 in contrabbasso e al liceo musicale. Nel 2005 entra a far parte dell’Orchestra del Teatro alla Scala; da allora svolge la professione di contrabbassista d’orchestra nel teatro milanese. In ambito classico, inoltre, collabora con gli Esecutori di Metallo su Carta, incide regolarmente per l’etichetta discografica 19’40’’ di Sebastiano De Gennaro, Enrico Gabrielli e Francesco Fusaro, fonda insieme all’inseparabile percussionista De Gennaro il Micro Collettivo Pisolini, ed è l’autore delle Situazioni di Contrabbasso, l’opera vista dal basso, serie di video divulgativi, disponibili in rete, che raccontano il mondo dell’opera attraverso il punto di vista più basso, quello del contrabbassista nella buca d’orchestra.
L’amore per la canzone d’autore lo porta a partecipare, nelle vesti di esecutore e arrangiatore, a diversi spettacoli teatrali sulle musiche e la poetica di Fabrizio De André e a scrivere e cantare accompagnandosi con la chitarra, strumento amato e da lui inseparabile; da un gruppo di canzoni scritte tra il 2022 e il 2023, nel quale confluiscono i suoi diversi interessi, il cantautorato, la letteratura e la poesia, è nato un disco, Aspettando Ribot.
Ha pubblicato “Poesiola” per la casa editrice Pulcino Elefante di Alberto Casiraghy.
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