Tutti a Piazza del Campidoglio per Discover Bulgaria – 28 maggio, Piazza del Campidoglio a Roma: la Bulgaria ha scelto l’Italia per portare in piazza Discover Bulgaria, uno degli eventi più spettacolari progettati a conclusione del semestre della Presidenza bulgara del Consiglio dell’Unione Europea. Nella convinzione della centralità della Cultura per il dialogo fra i Paesi: non si può dialogare senza conoscersi. In programma – alla presenza del Ministro della Cultura bulgaro Boil Banov – danza, 3D videomapping e musica tradizionale per raccontare i pilastri che hanno reso grande la Bulgaria per la storia europea: dai Traci con la loro cultura mistica e mitologica, all’invenzione dell’alfabeto cirillico che ha permesso l’introduzione del cristianesimo presso i popoli slavi. Protagonisti della serata, quindi, la danza spettacolare dei Chinary e l’innovativo videomapping in 3D degli artisti del MP Studio. A colonna sonora dell’evento Il Mistero delle Voci Bulgare con la voce di Lisa Gerrard.
Come ha precisato l’Ambasciatore Bulgaro in Italia, Maryn Raykov, per la Bulgaria – questo il senso di questo appuntamento – era fondamentale “lanciare il messaggio di una Presidenza che aspirasse a superare il mero atto politico e burocratico per avvicinarsi di più ai cittadini offrendo spunti di scambi culturali”. Parallelamente per Roma, in vista di Matera 2019 e di Plovdiv 2019, è stato naturale porsi come ideale Capitale della diplomazia culturale.
E mentre ai Chinary, gruppo di danza contemporanea di ispirazione folkloristica, verrà affidato il racconto delle tappe più importanti della storia bulgara in una performance che a gennaio aveva già aperto a Sofia l’inaugurazione della Presidenza, agli artisti delMP Studio di Sofia è affidata la realizzazione di un innovativo 3D videomapping che, proiettato sulla facciata del Palazzo Senatorio, si focalizzerà sulla nascita dell’alfabeto cirillico, di quella grafia, cioè, che trasponendo in forma scritta l’antica lingua bulgara, ha permesso di diffondere la cultura cristiana europea presso le popolazioni slave. A colonna sonora di questa operazione artistica alcune tracce tratte da BooCheMish, il nuovo album del celeberrimo Mistero delle Voci Bulgare: musiche di Petar Dundakov con la partecipazione straordinaria di Lisa Gerrard, la voce che ha reso famosa la colonna sonora, firmata Hans Zimmer, de Il Gladiatore.
L’evento è realizzato dall’Ambasciata di Bulgaria a Roma e dall’Istituto Bulgaro di Cultura con il supporto della Fondazione Plovdiv 2019 (che insieme a Matera sarà nel 2019 Capitale europea della cultura). L’evento è, infine, reso possibile grazie anche al prezioso contributo di Unicredit Bulbank.
Ingresso gratutito fino ad esaurimento posti a sedere.
www.ibcroma.it/discover-bulgaria
Chinary: folklore bulgaro in chiave spettacolare e innovativa
Il gruppo di danza folkloristica Chinary è stato fondato dal coreografo Asen Pavlov nel 1993, riunendo ballerini professionisti di danze folkloristiche bulgare, cantanti e musicisti. L’ensemble ha presentato spettacoli in Moldavia, Grecia, Stati Uniti, Italia, Macedonia, Germania, Serbia, Corea del Sud e Francia.
Nel repertorio dell’ensemble vengono rappresentati i canti e balli tipiche di tutte le regioni folkloristiche della Bulgaria. Gli spettacoli di Chinary sono unici sia per quanto riguarda l’innovativa rappresentazione scenica del folklore tradizionale bulgaro, che per la spettacolare esecuzione tecnica dei balletti. Direttore artistico e coreografo del gruppo è Asen Pavlov, laureato in danza folkloristica presso la Scuola Nazionale di Danza di Sofia e in direzione coreografica presso l’Accademia di Musica e Danza di Plovdiv. Dal 1992 al 1999 è stato ballerino e solista presso l‘Ensemble Nazionale Philip Koutev. Dal 1995 è docente presso la NSU di Sofia.
Mp-Studio
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I traci, oro e fuoco
Conosciuti in Italia principalmente grazie ai meravigliosi tesori d’oro, il popolo dei traci abitava le terre dell’odierna Bulgaria già alla metà del IV millennio a.C. Ne accenna ancora Omero ed Erodoto. Vi dimorarono durante l’epoca greco-romana per scomparirne approssimativamente intorno all’inizio delle incursioni slave contro l’Impero bizantino. Insediandosi nelle odierne terre della Bulgaria, gli slavi vi trovarono un numero illimitato di traci sopravvissuti e man mano gli assimilarono. Nel corso di quel processo però, gli slavi subirono immancabilmente l’influsso degli usi, dei costumi e del folclore degli indigeni, vale a dire che sia la civiltà antica bulgara che quella moderna contengono elementi della civiltà tracia.
Popolo di usanze mistiche che non aveva una scrittura propria, ma che ha lasciato numerose tracce nella cultura odierna bulgara: dai riti ai motivi folcloristici che non hanno riscontri in altri popoli slavi; di origine tracia erano molte figure mitiche, come gli dei Dioniso e Semele; il poeta Orfeo; e i re più sopra ricordati, il più importante dei quali fu il semidio Reso, destinato a venire colpito nel sonno da Diomede durante la guerra di Troia, nella quale aveva inviato in aiuto di Priamo dapprima un grande contingente guidato da Acamante e Piroo (accompagnato dal giovane figlio Rigmo) e in seguito quello di cui egli stesso era a capo. Dopo la guerra di Troia alcuni Traci seguirono Enea in Italia, come riferisce Virgilio nell’Eneide. Secondo Omero i guerrieri traci portavano i capelli lunghi. Erano noti anche per la bellezza del loro volto.
La Bulgaria medievale, patria dell’alfabeto cirillico
La metà del IX secolo vede la cultura cristiana europea sotto costante attacco: la penisola iberica è sotto il dominio arabo, il regno di Carlo Magno è stato diviso ed è in pieno sviluppo l’era dei vichinghi. In questo clima il Re bulgaro Boris I (che convertì i bulgari nel 863) accoglie i discepoli di Cirillo e Metodio, creatori del primo alfabeto slavo – quello glagolitico. L’alfabeto creato dai loro discepoli, il cirillico, è il primo al mondo ad essere appositamente studiato per la traduzione delle sacre scritture. Grazie alla Scuola letteraria di Preslav, fondata dallo stesso re Boris, la cultura cristiana europea si estende insieme all’alfabeto cirillico nei secoli a seguire nei popoli slavi orientali.
Oggi l’alfabeto cirillico è il terzo alfabeto dell’Unione Europea dopo il latino ed il greco.
La Bulgaria è uno dei paesi più antichi in Europa ed è l’unico a non aver cambiato il proprio nome sin dalla propria fondazione (681 d.c.)
In Bulgaria è stato trovato l’oro lavorato più antico al mondo (Necropoli di Varna, inizio IV millennio a.C.).