Pensiero Nomade – “Ultime foglie” (Filibusta Records)
In uscita per la label Filibusta Records
(distrib. IRD)
Link:
https://bfan.link/ultime-foglie
“Al canto delle ultime foglie. Pronte a un volo disperato, Illusione di libertà. Io mi preparo al viaggio. E spero nella buona corrente. Prima di posarmi e consumare. Un tempo inerte. Che mi restituisca alla terra”
(Salvo Lazzara)
Esce il nuovo l’album di Pensiero Nomade, “Ultime foglie” per Filibusta Records (distrib. fisica IRD).
“Ultime foglie”.
Ultime foglie è la sintesi di tutte le mie ispirazioni musicali e rappresenta un nuovo punto di partenza per il progetto. Forse è il disco più dichiaratamente etnico della mia produzione, e questo è dovuto all’uso di uno strumento particolare, una chitarra a 19 corde fretless che suona come un Oud arabo e un’arpa, e dal lavoro molto caratteristico sui timbri e sui ritmi fatto dagli altri componenti della band con i loro rispettivi strumenti. L’arrangiamento di tutte le tracce è volutamente costruito a partire da un tessuto percussivo e da un’intenzione cinematica, che permette a chi ascolta di mettere il corpo subito in risonanza. Vorrei infatti che queste tracce fossero vissute, da chi ascolta, come un’esperienza di abbandono al flusso sonoro e all’immaginazione.
È un viaggio mentale dal Mediterraneo al medio oriente e ritorno, e dal punto di vista dello stile prova a fondere, come sempre accade per Pensiero nomade, la world e il rock con il jazz contemporaneo.
Line up:
Salvo Lazzara, HarpOud, basso, chitarra elettrica, touch guitar, soundscapes;
Davide Guidoni, Batteria, percussioni
Edmondo Romano, flauto basso, duduk, fluier, chalumeau, clarinetto, low whistle
Giorgio Finetti, violino
Credits
Editing, Mixing and Mastering: Salvo Lazzara – Artistic producer: Salvo Lazzara
Executive producer: Filibusta Records – Graphic artwork by Davide Guidon
Tracklist:
Ciò che attraversiamo / Le regole del vento / La distanza delle cose / Fiori al tramonto / Passava un angelo / Acque ferme / Resta quella luce / Avidi gli occhi / Di fine estate / Ultime foglie
Discografia:
Pensiero nomade – per questi ed altri naufragi (Filibusta Records)
Pensiero nomade – Tempi migliori (Filibusta Records)
Pensiero nomade – Materia e memoria (Dodicilune Records)
Pensiero nomade – Imperfetta solitudine (Zone di Musica, dal 2016 Filibusta Records)
Pensiero nomade – Da nessun luogo (Filibusta Records,)
Pensiero nomade – Canti del Disincanto (Filibusta Records)
Pensiero nomade – Un Cerchio Perfetto (Filibusta Records)
Altri progetti
Giannotti, Lazzara, – La vostra ansia di orizzonte (Ma.Ra.Cash Records)
Salvo Lazzara, Luca Pietropaoli – Guided by noise (Filibusta Records)
Salvo Lazzara, Luca Pietropaoli, Davide Guidoni, Claudio Milano – Appunti per una teoria delle Maree (Filibusta Records)
ALP Trio / Fabio Anile, Salvo Lazzara, Luca Pietropaoli – Controra (Filibusta Records)
Con i Germinale:
E il suo respiro ancora agita le onde (Mellow Records)
Cielo e terra (Mellow Records)
Scogli di sabbia (AMS BTF)
Pensiero Nomade – bio
Pensiero Nomade nasce da un’idea di Salvo Lazzara, siciliano di origine, romano di adozione.
Le sue esperienze musicali sono iniziate, soprattutto nel pop rock di matrice britannica, nella new
wave e nella dark wave elettronica. Alla fine degli anni ’90 ha iniziato a suonare progressive rock con una delle band italiane seminali nel genere, i Germinale, un progetto di matrice“italiana” (Banco, PFM) con una forte ispirazione derivata dai King Crimson. Con questo gruppo ha composto tre cd e partecipato con brani ad alcune compilations tributo ai principali gruppi del genere. La fine dell’esperienza progressive coincide con l’arrivo a Roma.
A Roma Salvo Lazzara studia jazz e improvvisazione con Fabio Zeppetella e Umberto Fiorentino, e presto Pensiero Nomade ha iniziato a vivere e a prendere forma come un progetto.
L’idea di base del progetto è, appunto, un approccio nomade alla ricerca musicale, sia dal punto di vista timbrico, sia da quello del ritmo e delle derive sonore. Il punto di partenza della sua
musica attuale sono senz’altro le ispirazioni tradizionali ed etniche, una matrice quindi acustica, ma con forte contaminazione elettronica (sullo stile di Sakamoto, l’ultimo David Sylvian e Fennesz), e con ispirazioni in ambito jazzrock, che spaziano dagli Oregon di Ralph Towner a Steve Tibbetts a Terje Rypdal.
Le radici sono la musica mediterranea, il folk mediorientale, ma anche il jazz della ECM.
Pensiero nomade è all’ottavo cd. Dal primo, quasi in solitaria, la formazione si è piano piano allargata e consolidata, con vecchi amici e nuove conoscenze.
Social Pensiero Nomade
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