Un 2024 in compagnia dell’Almanacco Barbanera, narratore e interprete del tempo

Non c’è ottobre senza Almanacco Barbanera. L’arrivo nelle edicole e nelle librerie d’Italia della nuova edizione dell’Almanacco Barbanera è una piccola certezza che  l’autunno porta con sé.  Sostenibile per vocazione, ricco di tradizioni e sempre attento al mondo che cambia, l’Almanacco Barbanera più celebre e longevo d’Italia, riconosciuto “Memoria del mondo” dall’Unesco, anche nel 2024 porterà ogni giorno nelle nostre case ottimismo e fiducia nel futuro, con tanti pratici consigli per un vivere quotidiano armonioso e consapevole e con un po’ di quella vaga e “socratica” capacità con cui dal 1762 ci esorta a guardare alle cose del mondo con incanto, gentilezza e un pizzico di ironia.

L’edizione 2024, fresca e colorata, si propone nell’elegante veste grafica firmata da Roberta Pinti e con le sognanti illustrazioni di Monica Zani. Ogni dettaglio sottolinea la bellezza delle piccole cose, il filo conduttore che attraversa tutto l’almanacco, dai dialoghi tra il saggio filosofo e l’amico Silvano – citazione dei Barbanera settecenteschi – alle pagine del giardino, quest’anno incentrate sui rapporti simbiotici e sulle convivenze pacifiche del mondo vegetale. Rispetto al passato, la nuova edizione si arricchisce di tanti nuovi e utili consigli – ben quattro pagine in più ogni mese – dedicati al verde, alle attività in casa e al benessere personale, con il recupero di antiche tecniche e metodi naturali, qualche gioco per allenare la mente e tenere lontana la pigrizia e pillole per “amarsi un po’”. Mese dopo mese, le fasi della Luna e il ciclo delle stagioni ispirano le pagine dell’almanacco, esortano a fare tesoro di piccole idee contro lo spreco, a rivalutare antichi rimedi per la cura del corpo e dello spirito e a fare più verde il pianeta attraverso buone e consolidate pratiche per svolgere, al momento giusto e nel modo migliore, i lavori in casa e in cantina, nell’orto e nel frutteto, in giardino e sul balcone. Per i piaceri da condividere a tavola, ogni mese l’Almanacco propone una ricetta delle tradizioni regionali italiane che valorizza ingredienti di stagione conditi con curiosità storiche, scientifiche e culturali.

Foto almanacco barbanera 2024 pagina interna in giardino

Oltre che alla terra, l’occhio attento di Barbanera si alza, come sempre, anche al cielo, che tanto ci incuriosisce e un po’ ci orienta nel sentire e nel vivere quotidiano. Poste in apertura di ogni mese, le pagine dedicate agli astri abbinano alla presentazione delle costellazioni protagoniste del cielo di stagione, suggerimenti su come osservare i principali eventi astronomici senza bisogno di telescopi, curiosità tra mito e scienza e un glossario delle “parole celesti” più comuni.

Naturalmente il Barbanera 2024 non dimentica di riproporre i grandi classici della cultura d’almanacco: le previsioni astrologiche, degli specchietti sintetici sulle coltivazioni e i cibi di stagione, proverbi tramandati di generazione in generazione e la tradizionale tavola delle effemeridi con i santi del giorno, gli orari del levare e calare del sole e della luna, previsioni meteo, curiosità calendariali e le più importanti ricorrenze religiose e civili.

Simbolo universale di un genere letterario che ha contribuito a diffondere cultura per tutti, e per questo riconosciuto “Memoria del mondo” Unesco“, l’Almanacco Barbanera continua a farsi narratore e interprete del tempo, insieme al classico Calendario, forte di una saggezza antica e al tempo stesso capace di stare al passo con i tempi, per offrire ai propri lettori sempre nuovi utili spunti per vivere felici.

Noto come filosofo, astronomo e astrologo degli Appennini, eremita, conoscitore di erbe e osservatore curioso della natura, il leggendario Barbanera è passato alla storia per la proverbiale saggezza e la bontà delle sue previsioni. Sembra sia vissuto a Foligno nel corso del Settecento, e la sua vita, ancora oggi ammantata di mistero, ci restituisce la figura di un affascinante personaggio dalla folta barba nera depositario di antichi saperi e dispensatore di consigli e “avvisi ad uso degli agricoltori”. Che sia mito o realtà, certo è che proprio nella città umbra già nel 1762 Barbanera diede alle stampe il suo primo lunario, cui seguirono anno dopo anno sempre nuove edizioni. Per l’efficacia dei consigli e la capacità di parlare a tutti, la sua fama crebbe di giorno in giorno travalicando i confini regionali, fino a fare delle sue “creature” il Calendario e l’Almanacco
italiani per antonomasia.  www.barbanera.it

Articolo precedenteNovembre Nordico. Tracce nordiche a Roma
Articolo successivo“Heartbreak Highway”: in uscita il nuovo singolo dei Fifth Town