Un anno senza Laura de Santillana, l’artista che pensava con il vetro
“Per capire chi siamo dobbiamo cominciare a togliere e ricercare l’essenza nell’assenza”
Laura de Santillana
Oggi come allora Cramum la celebra con una mostra a Milano
Il 21 ottobre 2019 veniva a mancare prematuramente Laura de Santillana. Oggi come allora una mostra promossa da Cramum la ricorda e la celebra a Milano.
L’artista mancò infatti che era stata da poco inaugurata la mostra “ab – l’essenza dell’assenza” al Gaggenau DesignElementi di Milano. Era una mostra importante con cui l’artista portava in Italia per la prima volta le opere fotografiche e le “uova” americane.
Oggi le sue “ultime” opere, “Scars”, sono protagoniste della mostra collettiva “Narcisi Fragili” curata da Sabino Maria Frassà da Superstudio Milano. Come spiega il curatore della mostra aperta fino al 29 ottobre “Per Laura de Santillana la vita era come il vetro: questione di resistenza e resilienza… Ci ha lasciato in eredità “Scars” (Cicatrici), un gruppo di tre lavori che è facile considerare come apice e sintesi della suo percorso non solo artistico, ma anche personale. Scars sono infatti sculture realizzate superando la tecnica dello “slumping”, per cui si scioglie un vetro che si era già solidificato. In tale fase le opere subirono degli shock termici tali da spaccarsi. Dopo tanti tentativi – complice il “caso” sempre citato dall’artista – queste “spaccature” e “crepe” si ricomposero dando vita a opere che presentano delle “cicatrici”. Queste “ferite cicatrizzate” affascinarono molto l’artista perché rispecchiavano il suo stesso modo di concepire la vita intesa come una continua negazione dei limiti attraverso il loro superamento. Del resto fino alla fine Laura non volle vedere il “Limite” incombente e preferì dedicarsi alla sua arte.”
Narcisi Fragili rimarrà aperta fino al 29 ottobre 2020.
Laura Diaz de Santillana (in arte semplicemente Laura de Santillana) era nata a Venezia nel 1955. Viene a mancare prematuramente il 21 ottobre 2019. Studiò a New York dove lavorò anche nello studio dei Vignelli. Dal 1975 al 1985 lavorò per la Venini, azienda di famiglia, disegnando oggetti e lampade ora collezionati in tutto il mondo. Dal 1989 al 1993 fu la direttrice artistica di EOS. Nel 1993 decise di lasciare il mondo del design per dedicarsi esclusivamente all’arte. La sua prima mostra si tenne a Seattle. Da allora le hanno dedicato mostre in tutto il mondo: da Parigi e New York nel 1999, alla Biennale di Venezia del 2009 e del 2014 insieme al fratello Alessandro Diaz de Santillana. Realizzava le sue opere tra Venezia, USA e Repubblica Ceca. I suoi lavori sono stati esposti in prestigiose collezioni pubbliche e musei – dal Victoria and Albert Museum al Metropolitan Museum of Arts, al Musée des Arts Décoratifs di Parigi – oltre che in numerose prestigiose collezioni private. Nel 2015 avviene l’incontro con Sabino Maria Frassà e l’avvio della collabora con Cramum: nascono così numerose mostre collettive e personali: “I Fedeli” nel 2016 al Museo Francesco Messina di Milano, una bipersonale “Soffi” con Franco Mazzucchelli a Venezia nel 2019 e infine una grande mostra personale a Milano da Gaggenau Hub sempre nel 2019. L’ultima mostra – postuma, ma fortemente voluta dall’artista – è la partecipazione alla mostra Narcisi Fragili presso Superstudio con le opere inedite SCARS.