Un bilancio positivo per Talos Festival che dà appuntamento dal 31 agosto all’8 settembre 2019

Un bilancio positivo per Talos Festival che dà appuntamento dal 31 agosto all’8 settembre 2019 – Nove giorni con 40 appuntamenti in gran parte gratuiti tra concerti, produzioni originali, performance, flash mob, atelier di creazione, workshop, incontri, master class ospitati in spazi pubblici, piazze e attrattori culturali di Ruvo di Puglia “città d’arte”. Un pubblico numeroso proveniente dalla Puglia, dal resto d’Italia con alcuni appassionati dall’estero. Un nutrito gruppo di giornalistiaddetti ai lavori opinion leader che hanno seguito la manifestazione. Centinaia di musicisti e danzatori professionisti e non per un percorso artistico inedito che parte dalla banda, s’inoltra nella sperimentazione musicale e incrocia la danza contemporanea. Diretto dal trombettista Pino Minafra e dal pianista Livio Minafra, con il progetto coreografico di Giulio De Leo della Compagnia Menhir, il Talos Festival di Ruvo di Puglia – che si è tenuto dal 1 al 9 settembre – si afferma sempre più come uno dei festival più importanti della Puglia per qualità artistica e coinvolgimento della comunità. Non appena si sono spente le luci di questa importante edizione, l’Amministrazione comunale, che organizza il Festival con il sostegno della Regione Puglia, di altri partner pubblici e privati e di uno straordinario gruppo professionisti e di volontari e volontarie, ha lanciato le date dell’edizione 2019 che si terrà da sabato 31 agosto a domenica 8 settembre.

“Il nostro Festival è una scommessa vinta di un Sud che si riscatta e finalmente vanta se stesso. Siamo sempre meno soli in un viaggio nella consapevolezza, sempre più partecipato ed inclusivo. Persone, bambini, istituzioni, musicisti, colori, suoni, bande, danze, gesti, luoghi, storie e odori”, sottolineano Pino e Livio Minafra. “Una zattera sempre più affollata e sempre più in grado di dare piccole-grandi risposte alle numerose domande del nostro assetato Sud. Una terra dove occorre coraggio per partire, coraggio per tornare e coraggio per restare. Una terra fieramente mediterranea e meticcia”. I concerti hanno proposto, infatti, una miscela di jazz, improvvisazione creativa e sonorità mediterranee con ospiti pugliesi, nazionali e internazionali come il Coro delle Voci Bulgare “Angelite”, il percussionista indiano Trilok Gurtu, il suonatore austriaco di vibrafono e marimba Roland Neffe, il pianista e la cantante greci Sakis Papadimitriou e Georgia Sylleo, il sassofonista e cantautore Enzo Avitabile con i Bottari di Portico, Vince Abbracciante con il suo progetto sincretico, la Bandadriatica nella sua versione “Ciclopica” e i Fratelli Mancuso. Completamente sold out anche la seconda edizione della Notte della Banda che ha visto per circa tre ore sul palco Pino Minafra & La Banda proporre un repertorio tradizionale e contemporaneo con la partecipazione di numerosi ospiti come il trombettista salentino Cesare Dell’Anna. Tra i protagonisti del festival il generoso tubista e serpentonista francese Michele Godard sul palco in numerosi progetti e curatore, con Michele Pisani, di una masterclass sulla musica d’insieme conclusasi con un concerto finale dei partecipanti. La prima parte del festival ha ospitato tante esperienze pugliesi in concerti gratuiti ai piedi della Cattedrale di Ruvo come l’Orchestra Musicaingioco, ispirata a “El Sistema de Abreu”, il progetto Migranti con Luigi Morleo e l’Orchestra Sinfonica I.C.O. dell’Area Metropolitana di Bari, la Big Band del Conservatorio Piccinni di Bari, la Fanfara del Comando Scuole Aeronautica Militare di Bari e lo spettacolo Guarda che Banda!. Ricco anche il programma dei concerti pomeridiani nella Pinacoteca d’arte contemporanea che ha accolto anche gli scatti del fotografo Raffaele Puce, la presentazione della storia del jazz in Puglia di Ugo Sbisà e un Convegno sul futuro della Banda con la partecipazione, tra gli altri, di Aldo Patruno (Direttore del Dipartimento turismo, economia della cultura e valorizzazione del territorio della Regione Puglia) che si è impegnato nell’avviare un lavoro di catalogazione e digitalizzazione delle fonti (spartiti, fotografie, programmi, articoli) e un censimento del mondo che si muove attorno alla Banda da giro, fenomeno tipicamente pugliese che ha affascinato artisti straordinari come Pietro Mascagni, Riccardo Muti, il premio Oscar Nicola Piovani, David Byrne e che porta da secoli le grandi arie dell’Opera in giro per le piazze. L’intento finale è quello di giungere a una legge o un provvedimento che possa regolamentare questo patrimonio.

Se la ricerca musicale è stata sin dal 1993 la caratteristica peculiare del Talos, dopo l’esperimento della scorsa edizione, si è rafforzata quest’anno la contaminazione con la danza contemporanea grazie alla preziosa e innovativa collaborazione con il coreografo Giulio De Leo e con la Compagnia Menhir. “Un incredibile crocevia di linguaggi, esperienze artistiche, volti, suoni e vite. La nascita di una comunità aperta che nella cultura del gesto e della musica si riconosce e che nel Talos Festival ritrova in modo tangibile un bene comune. Identità, arte e bellezza”, precisa De Leo. Donne e uomini di ogni età e origine (famiglie, diversamente abili, migranti, giovani, bambini) hanno danzato e incontrato le musiche e i musicisti del festival mettendo in scena quattro coreografie frutto di un lavoro durante alcuni mesi. In Arcipelago, Giardini Famigliari, Notturni e Passionale, attraverso la danza i cittadini si sono riappropriati del corpo come mezzo di espressione e soggettività e hanno vissuto lo spazio pubblico come luogo di comunità e di identità collettiva. Il Festival ha ospitato inoltre il danzatore tedesco di origini brasiliane Rodolfo Piazza Pfitscher Da Silva, protagonista di “Genesi 2” con il Vincenzo Mazzone Percussion Ensemble, e la coreografa finlandese Sanna Myllylahti, docente dell’Università delle Arti di Helsinki, che ha tenuto un atelier di creazione coreografica per professionisti che si è concluso con la performance In The Middle con la musica del contrabbassista Giorgio Vendola.

Talos Festival è organizzato dal Comune di Ruvo di Puglia in Ats pubblico/privata con associazione culturale Terra Gialla, compagnia di danza contemporanea Menhir, Conservatorio di Musica Niccolò Piccinni di Bari e Cooperativa Doc Servizi, finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Avviso pubblico per lo Spettacolo e le Attività culturali FSC 2014-2020 – Patto per la Puglia, con il patrocinio e il sostegno di Camera di Commercio di Bari e Parco Nazionale dell’Alta Murgia in collaborazione con Confcommercio Ascom di Ruvo di Puglia, Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari, Proloco di Ruvo di Puglia, Tipografia De Biase, Talos Viaggi, Hotel Pineta, Panificio Cascione, Arte e Musica Matera e con il supporto di Itel Telecomunicazioni, Supermercati Dok, Cagnetta ed Eurocoop

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