Un Patrimonio culturale della città, Il Teatrogruppo Salerno 1968-1978 – La Soprintendenza ABAP di Salerno e Avellino, diretta da Francesca Casule, nell’ambito delle attività afferenti il settore Demoetnoantropologico e nel quadro delle iniziative previste dalla Convenzione Unesco del 2003 ”Salvaguardia del Patrimonio culturale ed immateriale”, intende avviare la procedura per il riconoscimento del Teatrogruppo di Salerno a Patrimonio Culturale della Città. A presentare l’iniziativa sono intervenuti Rosa Carafa, Funzionario Storico dell’Arte e Responsabile del settore Demoetnoantrologico della Soprintendenza; Michele Faiella, Funzionario per la Promozione e Comunicazione – Responsabile dell’Ufficio Stampa della Soprintendenza; alcuni animatori e protagonisti del TEATROGRUPPO: Attilio Bonadies, Ciro Caliendo, Fiorenzo Santoro, Andrea Bastolla, Claudio Rubino e Franco Tozza.
Il primo appuntamento con l’evento dal titolo “ Un Patrimonio culturale della città: Il Teatrogruppo di Salerno 1968-1978” è stato programmato per mercoledì 12 luglio, alle ore 19, nel Centro Storico di Salerno, con l’adesione ed il patrocinio del Comune di Salerno e della Fondazione Ebris che ha concesso a titolo gratuito gli spazi dell’ex Convento di San Nicola della Palma (via De Renzi 50).
Tra la fine degli anni ‘60 e per buona parte del decennio successivo, il Teatrogruppo svolse una vasta attività culturale che ottenne significativi riconoscimenti nazionali e internazionali.
In quel contesto cittadino animato da un vivissimo fermento culturale, in cui tra l’altro era forte il dialogo dell’Università con la città, si svolsero quattro edizioni della Rassegna Internazionale di Teatro “Nuove Tendenze”, e a dirigere quelle rassegne furono chiamati elementi di spicco nel panorama culturale italiano:Giuseppe Bartolucci, Filiberto Menna e Achille Mango.
Proprio in quegli anni il Teatrogruppo si mosse tra sperimentazione teatrale, ripresa critica delle esperienze nazionali di folk revival, ricerca sul campo dei patrimoni di musica popolare in aree geografiche quali il Cilento, l’Agro-Nocerino-Sarnese e l’Irpinia delineando un campo di indagine e sperimentazione tra musica, teatro e fotografia.
Il teatro di ricerca, il teatro di strada, il teatro di animazione con i bambini, gli spettacoli e le produzioni musicali come i due LP, con lo straordinario contributo grafico e vocale di Gelsomino D’Ambrosio sulla musica popolare della Provincia di Salerno e Avellino, sono stati gli aspetti più significativi del Teatrogruppo di Salerno.
Pur chiusa l’esperienza alla fine degli anni ’70, il Teatrogruppo ha lasciato memoria di sé non solo entro i termini di una ricostruzione storica della vita culturale della città, ma anche in filoni di ricerca e approfondimento portati avanti negli anni successivi da alcuni dei suoi membri, come da altri gruppi e attività che si richiamarono alle sue esperienze.