Una bevanda dalle mille caratteristiche che in Oriente, grazie anche alla Cerimonia del thè, richiama alla socialità. Il Filosofo Taoista Marco Montagnani approfondisce le qualità di ogni thè e racconta la cerimonia.
Può essere curativo, rilassante, ma anche socializzante. Ce ne sono tante varietà e spesso sono sottovalutate, nella cultura occidentale, le caratteristiche molteplici della sua azione anche sulla persona.
Il thè, soprattutto nelle culture orientali, è considerato molto più che una bevanda e proprio per questo la sua scelta e la preparazione assumono un carattere fondamentale per il suo utilizzo finale.
«Il thè in Cina non è considerato solo una bevanda, ma un vero e proprio cibo-medicina – spiega il filosofo taoista, Marco Montagnani – chiamato in cinese, Cha, è una bevanda sempre presente sulle tavole della Cina e in questa cultura è addirittura associato ad un vero e proprio rituale di degustazione. La famosa Cerimonia del Thè, dietro la cui nascita c’è un pensiero religioso fatto di grande rispetto per la natura, legato alle filosofie del Confucianesimo, del Taoismo e del Buddhismo».
Il Thè, una bevanda terapeutica, “socializzante” e spirituale. Le foglie della pianta del Thè se decotte con erbe e radici venivano utilizzate per creare una bevanda da bere durante i pasti per facilitare la digestione. I monaci invece lo sceglievano perché il Thè sembrava essere capace di aiutarli nella meditazione.
Si può dire, quindi, che i suoi utilizzi spaziano da fini terapeutici (della medicina tradizionale cinese, a quelli sociali e di convivialità, ad usi più profondi di ordine spirituale). È senza dubbio una delle bevande più semplici, versatili e ricche di proprietà positive. Il Thè, definito anche la pianta orientale nata dalle palpebre di Bodidharma (colui che diffuse lo Zen in India e Cina), ritarda l’invecchiamento. I polifenoli del tè hanno infatti una forte capacità antiossidante e di riattivazione fisiologica.
Ci sono poi delle varietà di thè a cui si ricorre per coadiuvare la cura di patologie specifiche, come ad esempio il thè tuocha, proveniente dallo Yunnan, che ha una spiccata azione ipocolesterolemizzante, oppure il thè xiaokecha, con azione invece ipoglicemizzante, o ancora il thè wulong, famoso per la sua funzione dimagrante e diuretica.
Il thè può essere utilizzato per pasteggiare, per riscaldarsi d’inverno, rinfrescarsi d’estate, oppure per godersi una piacevole pausa. Si può dire che non esistono limiti al suo utilizzo.
Le varietà di questa pianta e come prepararlo al meglio. Le differenti varietà di thè provengono tutte dalla stessa pianta, ma hanno caratteristiche energetiche e nutrizionali completamente diverse a seconda della parte di pianta utilizzata e del processo di lavorazione che subiscono dopo la raccolta.
Ne esistono numerose: tra le più conosciute vi è il famoso thè verde, oppure l’altrettanto conosciuto in occidente, il thè nero. I cinesi lo chiamano hongcha, dal significato letterale thè rosso, per poi passare a quello giallo e a quello bianco con qualità più leggere. L’hongcha viene essiccato e in seguito trasformato attraverso un procedimento di fermentazione. Il Thè verde di natura più fresca e yin è più adatto e consigliato nei periodi estivi. Il Thè nero di natura più calda e yang è ideale per le giornate invernali. La preparazione tradizionale del thè, prevede il raggiungimento della temperatura ottimale da parte dell’acqua e la successiva infusione delle erbe per minuti variabili a fuoco spento.
Dopo l’infusione si procede con il filtraggio e poi la degustazione. Il tempo di infusione e la temperatura dell’acqua variano in base alla tipologia (tra i 2 minuti e i 5 al massimo per infusione in acqua che va dai 65 ai 90 gradi).
La Cerimonia del Thè. Nel tempo questa cerimonia, nata in Cina soprattutto con finalità medicali, ha assunto uno spiccato senso di socialità, diventando un momento da trascorrere insieme in armonia o una celebrazione di avvenimenti importanti della vita.
Innanzitutto, durante la cerimonia occorre che tutto sia perfetto: dall’attitudine di chi vi prende parte all’atmosfera in cui il rituale avviene, fino agli oggetti necessari. In genere si utilizza una speciale teiera Yixing, ma se ne può usare anche una in porcellana.
La brocca o chahai è usata per garantire il sapore del tè. Sono poi necessari un vassoio, un canovaccio o una tovaglia, un cucchiaino da tè o un raccoglitore per pulire il beccuccio della teiera.
Ogni singolo passaggio deve poi essere eseguito con estrema calma, precisione e contemplazione. È possibile vedere i passaggi nel video YouTube “Il Thè del Loto” sul canale di Marco Montagnani https://www.youtube.com/watch?v=uv6kVofvjYg