Mercoledì, 29 settembre 2021, ore 18:00, presso la Sala conferenze della propria sede(Piazza José de San Martin 1), l’Accademia di Romania in Roma, in partenariato con FVE Editori di Milano, con il patrocinio dell’Ambasciata di Romania in Italia, presenterà una nuova edizione degli incontri „I Mercoledì Letterari”. L’incontro sarà dedicato alla scrittrice romena Liliana Nechita e al suo volume L’Imperatrice, pubblicato recentemente in lingua italiana presso la FVE Editori di Milano.
Protagonista della presentazione del volume in anteprima sarà la scrittrice stessa, accanto alla quale interverranno Valentina Ferri, giornalista, scrittrice e editrice dellaFVE Editori di Milano e Giorgio Chiotti, poeta e pubblicista.L’evento è organizzato dall’Accademia di Romania in Roma con il sostegno dell’Istituto Culturale Romeno di Bucarest e promosso da TVR Internațional, Radio România Actualități e Radio România Internațional.
L’acceso del pubblico all’evento, in ottemperanza alle norme sanitarie vigenti, sarà limitato e si farà soltanto previa prenotazione via e-mail all’indirizzo accadromania@accadromania.it. Per accedere all’evento è necessario esibire la Certificazione digitale europea COVID (Green Pass), in formato digitale o cartaceo) o presentare il referto negativo di un tampone antigienico o molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti, insieme a un documento di riconoscimento valido. Le disposizioni non si applicano ai bambini di età inferiore ai 12 anni. All’interno permane l’obbligo di indossare la mascherina e il distanziamento interpersonale di almeno 1 metro.
Iniziato nell’autunno del 2018, il programma “I Mercoledì letterari” intende presentare e promuovere opere di scrittori romeni tradotte e pubblicate di recente presso case editrici italiane, accanto a libri di autori italiani che trattano dei temi collegati alla cultura romena.
Informazioni sul volume:
Si fa così nei villaggi: le donne tirano su case impastando calce e pittando muri, i mariti compaiono nei loro sogni dopo esser morti al mattino prima, mentre tornavano in bicicletta dal nido di una qualche prostituta.
Le famiglie si allargano e non sempre si amano, i fulmini possono falciare i figli oppure i figli stessi possono prendere treni per andare a vivere altrove. Il comunismo è una promessa che si è esaurita presto entro i limiti di un orizzonte di povertà. A Bucarest le fabbriche producono bulloni al ritmo del progresso, ma appena fuori città, nelle campagne, la vita viene scandita ancora nei ritmi delle stagioni, dei raccolti, delle leggende. Nei paesini si muore e si vive sotto il peso di un malocchio o d’una benedizione, o si sta legati a un albero come per pazzia. Lo sa bene Olga, che vive là da sempre, matriarca di una strampalata stirpe di cinque figli, due mariti, un amore giovane e biondo che la fa struggere ancora il cuore. Se avesse studiato di più, Olga sarebbe diventata imperatrice. D’latra parte Elena, sua nuora, vede, ricorda e racconta tutto questo dalla città dove vive e da dove viene a trovarla e a darle una mano: piccole vite di piccoli eroi ed eroine qualunque, sperse in un campo sotto il sole, esistenze che orbitano attorno alla loro buona o cattiva stella.
Con una lingua incantata, comica e potente, capace di reinventare il mondo, Liliana Nechita allestisce una irresistibile saga famigliare in cui le parole hanno “effetti immediati e durevoli”, e ci ricorda perché ciò che abbiamo davvero amato non fugge mai troppo lontano da noi.
Liliana Nechita è nata nel 1968 in Romania e vive in Italia da più di 15 anni. Esordisce nel 2013 con un libro sul drammatico fenomeno migratorio delle donne e delle madri romene, “Cireşe amare”, che ottiene grande attenzione da parte del pubblico e della critica, pubblicato in Italia nel 2017 dall’editore Laterza col titolo “Ciliegie amare”, con la traduzione di Elena Di Lernia. Nel 2013 le viene conferito il Premio Donna dell’anno per la promozione e la difesa dei diritti delle donne. Tra i suoi libri, caratterizzati da forti tematiche sociali e impegno civile, ricordiamo “L’imperatrice” (2016; prima ed. italiana FVE, 2021), “Bambole di fango” (2019) e “Piccola mamma” (2020), il suo primo volume scritto direttamente in lingua italiana.