Vedrai, Vedrai

Vedrai, Vedrai

Quando la sera
me ne torno a casa
non ho neanche voglia di parlare:
tu non guardarmi con quella tenerezza,
come fossi un bambino
che ritorna deluso.
Sì, lo so che questa
non è certo la vita
che ho sognato un giorno
per noi.

Vedrai, vedrai..
vedrai che cambierà,
forse non sarà domani,
ma un bel giorno cambierà.
Vedrai, vedrai…
non son finito, sai,
non so dirti come e quando,
ma vedrai che cambierà.

Preferirei
sapere che piangi,
che mi rimproveri d’averti delusa,
e non vederti sempre così dolce
accettare da me
tutto quello che viene.
Mi fa disperare
il pensiero di te,
e di me che non so
darti di più.

Vedrai, vedrai…
vedrai che cambierà,
forse non sarà domani,
ma un bel giorno cambierà.
Vedrai, vedrai…
non son finito, sai,
non so dirti come e quando,
ma vedrai che cambierà.

di Luigi Tenco

Articolo precedenteNotte New Trolls: 50 anni di musica e una prestigiosa targa consegnata dal presiente di PMI
Articolo successivo“La notte della Tosca” al Teatro Martinitt. Il dramma umano di tre donne (e un uomo) al bivio